Dal lato grafico, dunque, noteremo subito un irrobustimento del
Si capisce, quindi, che abbiamo tra le mani una conversione quanto più fedele possibile all’originale, che non si lascia andare a “stupide” mancanze come il suo illustre predecessore, mantenendone (quasi) tutti gli aspetti peculiari. Ma quanto descritto finora, purtroppo, non restituisce ancora un gioco del tutto perfetto.
La grafica risulta si più corposa che nel primo capitolo, ma altresì più lenta e molto più sfarfallante. Quest’ultima sbavatura era presente anche nella prima conversione di R-Type, ma in maniera molto più lieve e, quantomeno, lo scrolling fluido di cui disponeva quest’ultimo riusciva a coprirne lievemente le tracce. In questo secondo episodio, oltre ad uno sfarfallare più marcato degli sprite, trova spazio un rallentare quasi disturbante, che in certi momenti riporta alla mente gli slow motion di film come Matrix o il bullet time del noto videogioco Max Payne. Ironicamente potrebbe apparire anche come un bene visto con occhi odierni ma, purtroppo, tecniche del genere nel periodo d’uscita del prodotto in questione non esistevano neanche lontanamente, e un rallentamento come quello presente nella conversione Amiga di R-Type 2 poteva, e può tutt’oggi, essere descritto solo come puro e semplice PROBLEMA DÌ PROGRAMMAZIONE. Sempre sul versante grafico si fanno particolarmente notare i due ultimi livelli per un calo di stile quantomai eccessivo. Colori e disegni non reggono il passo, soprattutto se confrontati con i primi tre ottimi livelli, lasciando la triste sensazione di essere stati chiusi in fretta e furia pur di finire il gioco in tempi ottimali, poiché se cosi non fosse, non saprei proprio come giustificare un tale crollo qualitativo.
Volendo, ad ogni modo, fare un paragone tra le due conversioni di R-Type per macchina Amiga, direi che l’ago della bilancia esiti perfettamente al centro. Il lavoro svolto dell’accoppiata Factor-5/Rainbow Arts viene superato da quello proposto da Arc Developments/Activision per ciò che concerne l’impatto tecnico/grafico. Quest’ultimo, tuttavia, perde notevolmente terreno sul lungo andare, dove il porting del primo R-Type saprebbe catturarvi sicuramente di più, regalandovi una giocabilità capace di spronarvi a proseguire sino a portarlo a termine.
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