Durante la partita dobbiamo sovrintendere i settori essenziali per lo sviluppo della colonia: il supporto vitale, l’energia, la ricerca, le risorse, la difesa e la produzione. Il settore energia ci consente di migliorare le capacità energetiche della base installando vari tipi di generatori elettrici, questi devono prima essere studiati e realizzati. Le risorse consistono nelle materie prime estratte dal sottosuolo della colonia, per poter avviarne l’estrazione è necessario avere un adeguato output energetico. La produzione utilizza i minerali estratti dal polo minerario per costruire astronavi e tecnologia in generale, anche in questo caso è necessario un adeguato approvvigionamento di energia. Il supporto vitale ci offre invece delle informazioni sul numero e sullo stato degli abitanti della base, permette inoltre di aumentare il numero degli alloggi mediante la produzione di appositi moduli abitativi. La ricerca è indispensabile per avviare lo studio di nuovi progetti scientifici e tecnologici mentre la difesa consente di respingere eventuali attacchi con il lancio di astronavi o l’utilizzo di sistemi di difesa automatici. In genere si prende una certa decisione: si avvia un progetto di ricerca, si inizia una produzione, si lancia un’astronave o semplicemente si attende che lo stock dei minerali estratti aumenti, e in seguito si usano le icone per far avanzare il tempo di gioco. Mentre aspettiamo che un particolare compito si completi, possiamo sempre dedicarci ad altro, come ad esempio l’esplorazione dello spazio circostante.
All’inizio abbiamo il controllo della sola base lunare, questa si trova in uno stato di estrema precarietà poiché la poca energia disponibile non consente il funzionamento degli impianti per l’estrazione delle materie prime. La Luna inoltre è sprovvista dei minerali più rari e necessari per la realizzazione dei progetti più avanzati, perciò dovremo esplorare il sistema solare esterno lanciando delle sonde automatiche. Queste ci indicheranno gli oggetti celesti più ricchi di metalli pregiati. Per poter lanciare le sonde dovremo prima risolvere i problemi energetici della base costruendo ed effettuando delle ricerche su generatori di energia più efficienti. Una volta risolto il problema energetico, potremo avviare le miniere e con lo stock di minerali acquisito realizzeremo, tra le tante cose, anche le sonde. Una volta costruite, saranno trasferite sulla rampa di lancio e inviate verso una destinazione di nostro interesse.
Dopo un certo tempo, che varia a seconda della distanza dall’obiettivo desiderato, otterremo delle informazioni geologiche. A seguito di un’ulteriore breve studio su di esse lanceremo un’astronave in grado di stabilirvi una nuova base. Tramite un apposita nave cargo dovremo poi trasferirvi tutti i sistemi necessari al suo sostentamento, come generatori elettrici ed astronavi per la difesa, poiché le colonie non sono in grado di avviare una produzione propria. Inoltre, sempre con un particolare tipo di nave spaziale, dovremo trasportare i minerali estratti dal sottosuolo della nuova colonia sulla Luna, dando così origine ad una fitta rete di trasporti spaziali. A mano a mano che si procede, i problemi produttivi ed energetici diventano sempre più complessi e le stesse riserve di materie prime lunari iniziano a non essere più sufficienti. La creazione di altre colonie su mondi più ricchi diventa perciò un passaggio indispensabile. A seconda del tipo di atmosfera presente su un pianeta si possono verificare delle mutazioni tra i coloni di una base, questi non solo avranno un aspetto diverso ma assumeranno degli atteggiamenti imprevisti fino a rivendicare la propria indipendenza. Come alternativa alla creazione di una nuova colonia è possibile sfruttare la fascia degli asteroidi con il lancio di speciali astronavi in grado di estrarne le risorse.
Fin da subito ci renderemo conto di non essere l’unica specie intelligente del sistema solare, dovremo cioè avere a che fare anche con gli interessi espansionistici dei cugini Marziani che rivendicheranno addirittura il possesso della Terra! Ad un certo punto il conflitto diventerà inevitabile e saremo costretti allo scontro. Lo sforzo bellico porterà alla creazione di nuovi progetti che, per la loro realizzazione, richiederanno delle materie prime sempre più rare e pregiate. Il nostro impero coloniale sarà messo a dura prova. Gli scontri avvengono mediante un semplice motore 3D che utilizza dei modelli poligonali in flat shading. Il combattimento consiste nel mirare e far fuoco sulle astronavi nemiche, in genere basta colpire pochi bersagli per sventare l’attacco. Per difenderci meglio dalle incursioni marziane può essere realizzato anche un sistema automatico di difesa che riduce di molto il numero dei nemici.
La grafica è caratterizzata da innumerevoli schermate statiche che sfruttano un sapiente uso dell’ombreggiatura per donare al gioco una riuscita atmosfera spaziale. Le animazioni sono pochissime, ma visto il particolare genere della produzione non deve essere necessariamente considerato come un difetto. Il comparto audio è molto limitato, sono presenti un paio di musiche ed alcuni effetti sonori che comunque contribuiscono a calare il giocatore nel giusto stato d’animo. Il fatto poi di dover esplorare un intero sistema solare non fa altro che aumentare l'interesse e la longevità del titolo. Concludendo, Millennium 2.2 è stato un titolo originalissimo ed innovativo che ha dato origine ad un genere tutto suo, tra l’altro poi ripreso dal suo seguito Deuteros: The Next Millennium e da altri progetti più recenti.
Nel 2006 è stato sviluppato un remake per Windows, potete visitare il sito ufficiale al seguente indirizzo: http://glitch01.wordpress.com/2006/0...ake-completed/
Più recentemente è stato sviluppato anche un gioco strategico online ispirato a Millennium 2.2 ed al suo seguito Deuteros:
Altro titolo strategico online, in fase di beta testing, che riprende gli spunti di Millennium 2.2 è:
Altre immagini: