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ID: 266774Sin dalla sua nascita, AmigaOS4 ha sempre beneficiato di porting videoludici, seguendo una prassi piacevole e ben accetta. Quest'ultima, di certo atta a far guardare avanti l'utenza smaliziata che ha compiuto il salto generazionale dalla cosiddetta linea Amiga "classic" a quella "new generation (NG)", mantiene sempre e comunque uno sguardo vigile sul radioso passato, appunto videoludico, che ci si è lasciati alle spalle. Parliamo in ogni modo di un mercato (quello Amiga in generale) di nicchia, una community composta di pochi utenti e programmatori, a loro volta in primis appassionati. Gli utenti di AmigaOS4 devono ringraziare solo questi ultimi e la loro sensibilità se possono fregiarsi di avere un determinato titolo "più ispirato", anziché un altro che nella massa farebbe solo numero. Nel mondo dei titoli PD (pubblico dominio), o indie games come è meglio conosciuto oggi questo vivace movimento, la scelta su un videogioco da convertire potrebbe risultare davvero ardua per il gran numero di titoli disponibili. È comunque in una logica di continuità il fatto che su l'ultima incarnazione del sistema operativo Amiga si annoverino conversioni di remake, reboot e sequel di classici che spopolavano sui nostri home computer un ventennio fa, come ad esempio Hurrican, figlio diretto di quel mai dimenticato Turrican, oppure 1941 Extreme DX, shooter che re-interpreta il fuoriclasse Capcom targato anni 80, o proprio il platform oggetto di questa recensione, Giana's Return. Ognuno dei titoli appena citati, dunque, mantiene un solido legame col sistema ospitante, andando così a perpetuare un discorso che, ripeto, armonizza il passaggio dalle vecchie macchine alle nuove, soprattutto per gli utenti che non hanno mai abbandonato le sponde Amighiste.
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ID: 266775

Giana's Return, meglio sottolinearlo subito, non è un'esclusiva OS4, bensì un titolo freeware multipiattaforma. Un puro platform come tanti disponibili in rete, un gioco, dunque, che non farebbe nessuna differenza se non si rifacesse a un titolo che ha fatto veramente storia, lasciando un segno indelebile in tutte le case dove si trovavano macchine targate Commodore, soprattutto, in questo caso, il buon vecchio C64. Si tratta di The Great Giana Sisters, gioco di piattaforme sviluppato nel 1987 per vari sistemi, a partire appunto dal Commodore 64. Tutti ricorderanno certamente l'azione legale avviata da Nintendo contro la Rainbow Arts (distributrice del gioco) a causa dell'eccessiva somiglianza del titolo in questione col suo cavallo di battaglia Super Mario Bros, vicenda peraltro analoga al “caso Katakis”, clone di R-Type della Irem. È infatti innegabile che The Great Giana Sisters sia nato nella mente dei programmatori proprio come clone spudorato del citato titolo Nintendo, puntando così a colmare quel vuoto lasciato da una conversione ufficiale dello stesso mai realizzata per i nostri amati home computer. Ecco dunque che Time Warp Productions gioca ancora una volta con i richiami "subdoli" ma comunque evidenti al videogiocatore più attento, farcendo il prodotto di facili ammiccamenti, come i cento diamanti da collezionare per ottenere una vita extra, corrispettivi delle cento monetine di Mario, la sfera/fungo che dona poteri energetici, tanto da permetterci di spaccare mura con la testa e ovviamente il titolo stesso, che, invece di proporre un "super fratello" in copertina, mostrava una bella "grande sorella". Geniale!
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ID: 266779È innegabile, quindi, che nel cuore di ogni retrogiocatore che si rispetti non manchi un cantuccio dedicato a quest'icona di fine anni '80 inizio '90, soprattutto se si parla del fronte occidentale della materia trattata. Come del resto dovrebbe essere altrettanto ovvio che il medesimo sentimento abbia spinto il team Retroguru a partorire questo bel sequel/remake freeware, realizzandone una versione per quasi tutti i sistemi operativi in circolazione.
Noi ci soffermiamo su quella dedicata all'ultima incarnazione del sistema operativo AmigaOS, il 4.1 per l'esattezza, SO che per questa prova è installato su sistema AmigaOne 500. Preciso che mentre scrivo (novembre 2013) la versione disponibile per AmigaOS di Giana's Return è la 1.0, mentre sul lato Windows si è arrivati alla release 1.1. Le differenze tra le due versioni sono minime e quasi impercettibili, riscontrabili più che altro in una maggiore fluidità della versione Windows, mentre tutto il resto viaggia sui medesimi binari.

La grafica degli ambienti che ci ritroveremo ad esplorare si presenta molto ben caratterizzata, ispirata e sapientemente colorata. Lo stile con cui sono rappresentati gli sprite è minimale ma dettagliatissimo, soprattutto per quanto riguarda i nemici, dei buffi personaggi stilizzatissimi. In generale il richiamo allo stile anni 90 è evidente quanto ben gradito. Tecnicamente abbiamo uno scrolling abbastanza fluido ma non sempre impeccabile, soprattutto sul fronte Amiga, dove delle volte tende a singhiozzare. Uno strato di parallasse è sempre presente per abbellire e dare corposità al fondale tramite splendide raffigurazioni di pianure distese e deserti interminabili. Anche sul fronte audio si è compiuto un buon lavoro, mantenendo un solido legame con il passato. Tutte le tracce presenti nel gioco in questione strizzano infatti l'occhio al SID, indimenticabile chip audio del C64, mentre ricercati sfx s'incaricano di garantire tutto il fascino di un moderno retrogiocare. La giocabilità segue a ruota quanto appena descritto per la parte tecnica, riproponendo quella particolare immediatezza che caratterizzava l'originale Giana Sisters. Immediato e semplice da padroneggiare, dunque, Giana's Return potrà essere affrontato da qualunque tipo di videogiocatore, dal più esperto al meno pratico in materia. Peccato però che, di tanto in tanto, il gioco presenti passaggi particolarmente frustranti da superare. Giana's Returns, infatti, basa la quasi totalità del gameplay sul salto misurato in pixel, di quelli che sanno irritare anche i più pazienti videogiocatori. Tengo a sottolineare il "quasi" poiché, anche se il 70% del prodotto segue queste ultime direttive, il restante 30% propone un valido e godibile platform game, dove si procederà tra sezioni semplici e divertenti da affrontare. Anche gli scontri con i boss di fine livello sono altalenati sul fronte giocabilità, oscillando tra il semplice e l'irritante spacca-joystick, precisando però che in ogni caso si beneficia di una buona dose di fantasia e di un ottimo character design. Insomma, se non si è proprio videogiocatori dell'ultima ora, Giana's Return non sarà sicuramente un problema insormontabile, fermo restando che alcune sezioni faranno sudare le proverbiali sette camicie per essere superate.
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Note:
- Oltre alla versione freeware di cui parliamo in quest'articolo, Giana si è vista protagonista di altri due rivisitazioni ufficiali: la prima su Nintendo DS, la seconda su PS3, X360 e Wii U. Nel 2009, infatti, nasce dalla mente degli Spellbound il primo Giana Sister DS, mentre nel 2012 i Black Forest Games partoriscono il più originale e controverso Giana Sister: Twisted Dreams. Interessante notare come sia stata proprio la Nintendo, che pur aveva intentato causa al capostipite di questo brand, a produrre il primo titolo. Quando si dicono i casi della vita!

- Le versioni disponibili per il download di Giana's Return sono: Windows, Linux, MacOS, GP2x, Wiz, Caanoo, Dreamcast, Pandora, AROS, MorphOS, Symbian e naturalmente quella ivi recensita AmigaOS 4.x. Tutte le release sono fruibili al seguente indirizzo: www.gianas-return.de. Scaricatele e buon divertimento!


COMMENTO FINALE


"Giana's Return è indubbiamente un titolo di sicuro richiamo per tutti i videogiocatori più anzianotti che, di certo, conservano un simpatico ricordo legato alle vicende di questa strampalata eroina videoludica nella sua incarnazione originale. Le nuove leve, viceversa, potrebbero trovarlo inutilmente frustrante e piuttosto ripetitivo nel gameplay. Di fatto se non si è a conoscenza dell'originale questo titolo rischia di perdere veramente gran parte del suo fascino. Per il resto, si tratta comunque un puro platform old-style carino e tondeggiante, con un tot di power-up da raccogliere e zone segrete da scovare, insomma un classico."