The Strangers è un picchiaduro realizzato per gli ultimi personal computer sviluppati dalla Commodore, i sistemi Amiga basati sull’architettura AGA. A livello di gameplay, prende spunto da titoli come Renegade, il primo picchiaduro della celebre Technos, e Combatribes. A differenza di altri famosi capisaldi del calibro di Double Dragon e Final Fight, incentrati sul fare a cazzotti lungo le vie ed i quartieri di una vasta città malfamata, ci limitiamo a scorrazzare e menare le mani in piccoli scenari urbani simili ad arene a se stanti, sulla falsariga di una fabbrica, di una prigione o di un cantiere. Durante il corso dell’azione, pertanto, non assecondiamo lo scorrimento dello sfondo facendo a cazzotti con tutti gli innumerevoli gruppetti di energumeni che via via fanno capolino alla spicciolata, ma bensì ci ritroviamo coinvolti in vere e proprie risse da stadio capaci di contare dozzine d'individui per volta.
Le nostre tecniche di combattimento non solo ci permettono di dare un ampio sfoggio di pugni, calci, gomitate e ginocchiate, ma ci consentono anche di afferrare e scagliare gli avversari in pieno stile wrestling, senza scordare, in verità, anche l'interessante possibilità di infierire sui poveri malcapitati privi di conoscenza. Nel corso della rissa, ci serviamo anche di alcuni oggetti per cercare di arrecare il maggior danno possibile ai nostri nemici, a tal proposito vale la pena di citare i barili esplosivi e vari tipi di arnesi contundenti, come ad esempio: spranghe, martelli e catene metalliche, benché non manchino inoltre delle vere e proprie armi sulla falsariga di spade, asce, coltelli e mitragliatrici.
L’energia persa durante il combattimento, può essere rimpinguata dissetandosi con delle apposite lattine ristoratrici. Il gioco contempla, ovviamente, anche alcuni power-up che, una volta raccolti, ci consentiranno via via di essere più forti (bottiglie), di saltare più in alto (scarpe) e di guadagnare un credito extra (medi-kit). Qualora venissimo sopraffatti dai nostri aguzzini, potremo anche assistere a vari tipi di fatality effettuate ai nostri danni. Queste ultime, ad onore della cronaca, non lesineranno decapitazioni, mutilazioni e smembramenti vari. Ogni rissa deve concludersi entro un certo tempo limite e comunque non prima di aver avuto a che fare con gli avversari più coriacei di ogni arena: il boss e rispettivo braccio destro.
The Strangers si articola in otto livelli differenti, richiamabili fra l’altro tramite un comodo sistema di password, ed offre tre modalità di gioco. A parte il modo Action equiparabile al classico Story Mode, per uno o due giocatori contemporanei, abbiamo anche due diverse modalità multiplayer: Death Match e Gang War. La prima consente ad un massimo di sei giocatori umani, ciascuno rappresentante una determinata banda, di darsele di santa ragione nel tentativo di prevalere l’uno sull’altro. Vince, ovviamente, chi rimane in piedi per ultimo, entro un tempo massimo pari a mezzora. La seconda, sebbene molto simile alla precedente, non permette di infliggere danni agli avversari, che, di fatto, non rimangono esanimi, ma al contrario assegna dei punti ad ogni colpo inferto. Allo scadere del tempo limite, vincerà chi ha accumulato il punteggio più alto. Oltre a queste, vi è poi il modo allenamento per far pratica con le meccaniche alla base del gioco.
Nonostante un comparto grafico non eccelso, bisogna ammettere che, dal punto di visto tecnico, The Strangers non se la cava poi tanto male. A scapito di uno stile alquanto amatoriale, contraddistinto da personaggi disegnati a mano su sfondi che appaiono renderizzati, non manca di una certa fluidità complessiva, in particolare per quanto riguarda le animazioni che contraddistinguono le movenze dei combattenti e lo scorrimento dello sfondo. A tal riguardo, vale la pena di porre in risalto anche come la resa complessiva sia impreziosita dalla presenza di particolari davvero truculenti, come le gocce di liquido ematico che imbrattano il pavimento e le già summenzionate fatality. L’azione è accompagnata da una colonna sonora per lo più onesta, cioè da una serie di motivetti quantomeno orecchiabili e da una manciata di effetti sonori e campionamenti vocali tutto sommato adeguati.
Segnalo, infine, che il gioco supporta numerose lingue, tra le quali anche l’italiano, ed è stato pubblicato in formato CD-Rom.