È con sempre tanta nostalgia che ricordo la Sensible Software. Gente che è stata capace di dare al mondo videogiochi pregni di passione, talento, un pizzico di pazzia e genialità. Non dovrebbe sorprendere che un giorno, forse nei momenti liberi, abbiano pensato e realizzato quello che è a tutti gli effetti il primo gioco dedicato al Train Spotting, cioè l’attività di un feramatore, l’appassionato di cose ferroviarie, di osservare i treni che passano. Si, un po’ come accadeva nel film di Pozzetto Il ragazzo di campagna, lo ricordate?
Distribuito in omaggio nella rivista Amiga Power 53, nell’ormai lontano 1995, Sensible Train-Spotting può essere considerato tranquillamente come l’ultima produzione originale uscita su Amiga. Diciamo non un’uscita di scena grandiosa, ma in un certo senso curiosa.
Forse ci sarà anche un lato poetico ad osservare treni che passano. Chissà quante storie trasporta, se sono in ritardo, dove sono diretti, chi li conduce. Ma forse a noi non interessa tanto, armati della nostra giacca a vento verde e un termos di buon tè siamo pronti a spuntare dal nostro elenco tutti i treni presenti in esso. L’unico nostro grande nemico sarà l’inesorabile tempo che passa.
Dobbiamo essere vigili: i treni, contraddistinti da un loro ID, passano a velocità diverse, alcune volte si sovrappongono e il nostro obiettivo e non farcene scappare neanche uno. Ecco, arriva il R6545, ma non ce l’ho nell’elenco, ma dietro c’è il T3256 che invece ho in elenco, eccolo mi stava scappando, spuntiamolo! Mi manca solo E865, per finire il primo elenco, ma sta arrivando, che felicità ed emozione, ho vinto. Si passa alla prossima scheda: “Well done my sad friend. On to the next card” ci dicono i programmatori con il loro fare sarcastico. Una bella sorsata al tè e il gioco andrà avanti, livello dopo livello, con sempre più treni, ID sempre più lunghi in quello che possiamo definire un piccolo passatempo, proprio come nella realtà. E forse per i Sensible non doveva essere nient’altro che un piccolo omaggio a questa curiosa pratica. Forse, chissà, uno di loro era un grande appassionato di treni.