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ID: 271990Esiste una terra incantata, di quest'ultima un RE. E come in ogni buona fiaba fantasy che si rispetti, il RE è custode del gioiello magico utile al vigore della terra. Può esistere tutto ciò senza un buon cattivone di turno che ruba determinata pietra magica distruggendo cosi il perfetto equilibrio del vivere in questa terra magica? No, non può esistere. Ma tale cattivone forse ha dimenticato che nelle fiabe appare sempre un eroe a contrastare il male, e in questa fiaba l'eroe porta il nome di Woody. Chi è Woody?! Nientemeno che un amico del RE, talvolta suddito, talvolta eroe del posto incaricato di fermare il cattivone di turno (senza nome e senza volto (nel senso che nel gioco non appare per davvero...) e riportare il cristallo magico indietro nelle mani del RE, contrastando, nello stesso tempo, gli abitanti del villaggio oramai divenuti nemici in rivolta come in preda ad una crisi mistica. Impugnate il vostro fido Joystick/pad, inserite il floppy disk nell'Amiga, ed entrate nel mondo di Woody.

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ID: 271993

Licenza poetica a parte, pressappoco questi sono i fatti narrati come background alle avventure di Woody's World, platform game "strizza occhio" al Mario di casa Nintendo. Girovagando nel mondo di Woody, di fatto, si possono scorgere non poche analogie con il capolavoro Miyamoto, condividendo con esso svariate sfumature degne del buon platform game di mestiere. Woody può saltare in groppa agli avversari per stenderli col proprio peso, può dare capocciate al soffitto in cerca di power–up nascosti, raccogliendo monetine sparse per gli scenari atte a ... no... le monetine in Woody's World non servono ad accumulare vite extra, bensì aiutano a stabilizzare l’energia andata persa durante il percorso. Travata del tutto originale quest'ultima, che spezza col solito clichè delle cento monetine da raccogliere utili per aggiudicarsi una vita extra, cui quasi tutti i platform game fanno capolino. Woody dovrà superare sette livelli prima di poter mettere le mani sulla fatidica gemma magica, livelli denominati "I CASTELLI", di cui l'ultimo, il settimo appunto denominato quello che non c'è, accessibile solo dopo aver ripulito i restanti sei. Il gioco mette a nostra disposizione una bella mappa della terra da salvare, molto comoda e utile per spostarsi in piena libertà e per avere, nel frattempo, sotto controllo i nostri progressi. La longevità è ben assicurata da una lunghezza di gioco del tutto modesta, accoppiata a una giocabilità raffinata e mai punitiva nemmeno nei livelli finali. Va segnalata anche la presenza delle sempre ben accette password, che in questo caso non sono spontaneamente regalate dal programma in questione, bensì relegate a bonus da scovare e raggiungere. Al videogiocatore di turno tutto il piacere di capirne il come.

Woody's World è sviluppato dai Vision Software qui alla loro terza prova nel mondo dei videogame. Titolo che può essere definito a tutti gli effetti un puro e classico platform game, di quelli che ne seguono pedissiguamente e rispettosamente gli stilemi. Tutto è programmato con certosino sguardo verso il videogioco di stampo orientale, seppur l’occidentalismo dei programmatori, alla fin fine, venga fuori fiero e predominante.
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La macchina scelta per ospitare le avventure del piccolo Woody è l’Amiga con a bordo il chip set OCS–ECS e un mega di ram, il tutto riversato in tre floppy disk. Vision software, pur non lasciandosi andare a tecnicismi vari tipo parallasse (purtroppo assente), riescono ugualmente a donare al gioco uno stile ordinato e pulito. Tutto nel mondo di Woody funziona alla perfezione, dalla grafica al sonoro, passando per uno scrolling che, ripeto, esente da parallasse ma fluido e privo d'incertezze. Woody dispone di poche ma adeguate animazioni, lasciandosi guidare con estremo piacere anche grazie all'opzione che consente di utilizzare il doppio tasto fire dei pad, andando a scontrarsi con nemici rappresentati in modo chiaro e anch’essi discretamente animati.

Insomma, il titolo di cui parliamo in quest'articolo può rappresentare a pieno merito quel tipo di programma che proprio non ci si aspetta, fermo poi restare incollati al computer finché non si arriva alla fine dell'avventura.

Nota:
Una simpatica nota venuta a galla rileggendo la recensione di Woody's World apparsa nel numero di Settembre 1993 di The Games Machine, dove quest'ultima, a fine articolo, dava il benvenuto "ufficiale" ai Vision Software nel mondo dei videogame, sottolineando come Woody's World fosse, appunto, il primo lavoro di questi coders Neozelandesi. Purtroppo l'informazione era del tutto errata poiché Woody's World, di fatto, è il settimo lavoro della software house Neozelandese che, prima di questo bel platform game, diede i natali a: Cybernetix, Gnome, Kiro's Quest, Microbes, Zombi Apocalipse e Overkill (quest'ultimo addirittura proclamato come uno dei primi giochi venuti fuori puramente AGA). Svista non da poco quella della gloriosa rivista, che oggi lasciamo cadere tra una lacrimuccia di nostalgia e una grassa risata. Tengo a precisare che i Vision software sarebbero poi stati artefici degli ottimi: Zombi Apoclipse 2, RoadKill e Seek and Destroy.

COMMENTO FINALE


"Pur non essendo un capolavoro, tantomeno un must ave della macchina ospitante, Woody's World può a tutti gli effetti camminare a testa alta tra le fila dei migliori esponenti del genere in ambito Amiga. Ben evidente il volersi limitare a un buon dettato della materia nipponica, riesce comunque ad appassionare grazie a trovate originali, giocabilità sopraffina e modesto comparto tecnico. Ripescatelo se avete voglia di andare saltellando di piattaforma in piattaforma sul vostro fido Amiga, assumo la piena responsabilità sul fatto che non vi annoierete di certo. Peacez!"