Sinceramente ho sempre trovato ottimo questo tipo di approccio, anche avendo le sue giuste limitazioni. Questo perché emulando entrambi i chip, non veniva alla fin fine sfruttato fino in fondo né l’uno né l’altro. Nel caso di Tower Assalt, l’Ocs era il più penalizzato dei due, infatti, visto in questa modalità, impallidiva perfino contro il primo capitolo della serie datato 1991, proponendo cromature forzate e tagli netti al sonoro. Caricato invece sotto Aga (cui facciamo più riferimento) le cose tornavano alla ”normalità”, ma anche in questo caso il peso del richiamo al doppio chip si faceva notare, ponendo questo terzo episodio graficamente sotto il secondo capitolo creato appositamente per Aga. Lì dove gli scenari si presentano ai nostri occhi più ricchi di dettaglio, i colori risultano meno nitidi, ponendo la risoluzione a modalità leggermente più bassa. Il sonoro diversamente faceva la parte da leone, proponendo tutta l'atmosfera cupa e claustrofobica ben nota alla serie, abbondando con frasi digitalizzate della famosa donna del terminale, che risultano di una qualità cristallina esaltante. Passando alla seconda novità proposta da Tower Assalt, si notava subito il differente approccio alle mappe di gioco. Abbandonato del tutto la costrizione di seguire un unico tracciato ben delineato dai programmatori, qui le strade per arrivare alla fine diventano multiple. In ogni livello avrete in media almeno tre/quattro strade su cui poter scegliere il vostro cammino, starà a voi quindi scegliere quella che ritenete sia giusta. Per il resto le cose da fare sono le medesime dei capitoli precedenti: guardarsi alle spalle ogni attimo per non essere assaliti dagli schifosi alieni, raccogliendo quanto più denaro sia possibile durante il cammino, per potersi cosi potenziare non appena ci si ritrovi davanti ad un terminale intex.
La difficoltà pur restando alta (Team17) è comunque più affilata da una giocabilità più equilibrata. Tower Assalt vi darà la possibilità di ragionare bene su cosa fare e quale strada percorrere, la strategia da adottare sarà quindi vostra e, posso assicurarvi, che con una giusta visione della cosa (e tanti buoni tentativi) potreste ritrovarvi già al terzo livello con una buona arma distruttiva, possedendo chiavi e munizioni in alta quantità. Ovviamente potrebbe succedere anche l'esatto contrario, costringendo il giocatore occasionale a lustrarsi occhi e orecchie per il lato grafico/sonoro, ma facendolo fuggire frustrato dinanzi l'impossibilità "apparente" di andare oltre il terzo/quarto scenario, tutto questo sta solo a voi...
Da notare anche una dose più massiccia di gore presente in questo terzo capitolo. Corpi mutilati in ogni modo sono cosparsi nelle basi da esplorare e, di tanto in tanto, gli alieni si divertono anche a mostrarci in che modo piace mangiarli, ottimo. Segnalo infine una versione di Tower Assalt per Amiga CD32 identica al 100% a quella Aga, se non per il fatto di possedere filmati strepitosi nell'intro e nell'outro assenti nella versione su dischetti (e ci credo) che mostrano come sempre, non solo una superiorità artistica devota al Team17, ma anche un’avveniristica visione di quale rotta avrebbero preso tali peripezie grafiche nei videogame, creando, nel 1994, filmati in misto recitazione/computer grafica che non sfigurerebbero in prodotti recenti. Meditate gente, meditate.
Nota:
• Nella versione CD32, sul medesimo cd, è presente come gradito regalo da parte del Team17, Alien Breed 2 The Horror Continues Aga.
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