Sword, come dicevo, è un platform con forti venature da shooter. Un misto che su Amiga è dominato da capisaldi del genere come Turrican o, appunto, il già citato Ruff’n’Tumble. Ma è più a quest’ultimo che il gioco recensito si accosta mostrando, come nel titolo Renegade, un’ambientazione più fantasy e meno seriosa che quella proposta in titoli come quello Rainbow Arts.
La grafica è su buoni livelli. Il gioco nasce per sfruttare al meglio i chip Ocs/Ecs e si adatta in caso di caricamento sotto Aga. Giocato su macchine aventi questo chip (Amiga 1200/4000) beneficerà di un sonoro migliore con maggior numero di sfx, nonché di caricamenti più veloci lì dove fosse scelto di giocarlo tramite floppy. Il sonoro comunque resta ottimo. I moduli presenti sono tutti suonati con buon gusto dall’inizio alla fine, si faranno ascoltare tutti con piacere e sono tutti adeguati alle situazioni. Stessa sorte per gli effetti sonori, nulla di trascendentale, ma tutti messi al posto giusto a svolgere il loro giusto ruolo.
La parte più debole del lato tecnico (anzi dell’intera produzione, se proprio vogliamo dirla tutta) risiede nel character design del nostro personaggio. Quest’ultimo dimostra la natura inizialmente shareware alla quale probabilmente il gioco era destinato prima che il publisher lo scovasse e gli desse connotati commerciali. Di fatto, il personaggio principale è in netta contrapposizione con il resto della produzione, mostrando un”semi eroe” che più ridicolo non si potrebbe! In pratica guideremo Heidi (sì, la ragazza a cui le pecorelle fanno ciao!) vestita da maschio che imbraccia un fucile a ripetizione cui non mancano nemmeno le fatidiche schiocche rosse tonde stampate sul viso! Ridicolo a dir poco. Come possono i programmatori pensare minimamente che qualcuno si possa immedesimare in un personaggio simile? Sarebbe andato anche bene se il prodotto fosse stato rilasciato nella districata rete dello shareware, un occhio si sarebbe anche chiuso, ma qui si parla di prezzo pieno e distribuzione commerciale, dove leggerezze del genere sono pagate con lo scotto di un non riuscito successo di vendita. In fase di beta testing, la Titan Computer (produttori del gioco in questione) avrebbe dovuto porre rimedio a questa sciocchezza, dirigendo i grafici dei Serio Comic (programmatori del gioco) a un accorgimento verso il protagonista, cambiandolo magari con un ragazzotto più stereotipato, ma che almeno non facesse venire la pelle d’oca nel pilotarlo verso la sua lunga avventura.
Chiudendo questa triste parentesi sul personaggio che guideremo verso mondi sconosciuti, resta da dire che Sword, come action-platform, raggiunge un buon livello qualitativo. La varietà è anch’essa assicurata da parecchi cambi di scena come la corsa sullo snowboard per superare il livello ad ambientazione invernale, oppure da quello all’interno di una caverna totalmente buia, illuminata solo da una piccola luce proveniente da una torcia animata che ci segue durante tutto il tragitto. Resta da sottolineare una difficoltà di fondo veramente marcata, per questo consiglio Sword ai veri hardcore gamers, a tutti quelli che sono in cerca di una sfida con i controfiocchi, senza disdegnare un discreto lato tecnico, a colpi di sano saltellare in pieno stile anni Novanta che a noi retrogiocatori piace tanto.
Nota:
• Il gioco dei Serio Comic è posto su quattro dischetti comodamente installabili su hard disk. Per avvalersi di questa possibilità, però, bisogna avere almeno 1,5 mb di memoria libera. Un Amiga 500 espanso, dunque, o un normale Amiga1200/4000. Giocato direttamente da dischetti, basterà il vecchio Amiga500 con caricamenti nemmeno tanto fastidiosi.
• Il gioco dei Serio Comic è posto su quattro dischetti comodamente installabili su hard disk. Per avvalersi di questa possibilità, però, bisogna avere almeno 1,5 mb di memoria libera. Un Amiga 500 espanso, dunque, o un normale Amiga1200/4000. Giocato direttamente da dischetti, basterà il vecchio Amiga500 con caricamenti nemmeno tanto fastidiosi.
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