Spider-Man - Atari VCSIl malefico Green Goblin ha piazzato le sue super bombe per i grattacieli di New York al solo scopo di minacciare la città. Riuscirà Spider-Man a fermare i folli piani del suo arci nemico?

Quando Parker Brothers decise nel 1982 di comprare la licenza per sviluppare un videogioco per Atari VCS dedicato a Spider-Man nello stesso momento stava per creare non solo il primo tie-in sull’ Uomo Ragno, ma anche il primo dedicato ad un supereroe Marvel.

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Ma, basterebbero veramente poche parole per descrivere Spider-Man: un simpatico gioco di azione, che ricorda vagamente Crazy Climber, in cui nei panni del mitico Spidey dovremo scalare, a colpi di ragnatele, un grattacielo per raggiungerne la sommità, evitando i nemici che escono dalle finestre e il Green Goblin (la scelta del cattivo ricadde su Green Goblin poiché era il principale antagonista dell'epoca ed era anche il più facile da disegnare perché poteva volare), cercando di disinnescare le bombe con un occhio attento alla barra delle regnatele, che pian piano va in esaurimento, e un occhio al punteggio, che sarà il vero fulcro del gameplay.

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Più livelli/grattacieli terminiamo più punti otteniamo, più punti otteniamo e più siamo forti. La semplicità assoluta.
E forse partendo da questa semplicità che sarebbe anche ingiusto giudicarlo con gli occhi del retrogiocatore moderno. In fondo a chi importerebbe sapere se è ancora divertente, se tecnicamente è ancora valido. Eppure, se si fa un viaggio temporale con la mente agli inizi degli anni 80, possiamo parlare di un tie in che ha saputo divertire e attrarre l’appassionato del fumetto di Stan Lee e degli action di quel tempo.

Spiderman and Stan LeeSpiderman and Stan LeeSpiderman and Stan LeeSpiderman and Stan Lee

E sorprende pensare che all’epoca, in un mondo totalmente maschile e maschilista, il progetto fu affidato, pensato e programmato da una donna, Laura Nikolich.
Laura NikolichAl contrario di come accade oggi, all’epoca la Nikolich ebbe totale liberà, tanto che Marvel non si intromise nello sviluppo creativo.
Secondo Laura Nikolich il design di Spider-Man fu il risultato degli allora limiti tecnici dell’Atari VCS. Il marketing voleva un gioco a scorrimento orizzontale, ma si optò per un più semplice verticale e la grande sfida fu non utilizzare tante risorse per la realizzazione della ragnatela che nel gioco è possibile lanciare per coprire diverse distanze.




COMMENTO FINALE


"La valenza storica videoludica di Spider-Man non sta nel suo gameplay o in quali peripezie tecniche, ma nel fatto di essere stato il primo tie-in dedicato ad un eroe Marvel ad entrare nei salotti di tutti i possessori di Atari VCS. Una buona prima volta e un discreto successo commerciale che andrebbe giocato anche adesso, giusto per capire cosa volesse dire essere videogiocatori e fan di Spider-Man ad inizio anni 80."