Asterix - Atari 2600
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- Pubblicato: 17-10-2011, 00:50
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Asterix
Introduzione
E un fatto noto che la Atari degli anni 80 localizzava le proprie ragioni inventive, produttive e commerciali nel nuovo continente in cui gli autoctoni () americani, forti del loro status quo, osavano e facevano praticamente tutto ciò che gli passava per la mente ! Un tipico atteggiamento americano, peraltro mai cambiato nemmeno di una virgola, che spesso portava ad oscurare completamente quello che, invece, poteva essere, per Atari come per molte altre aziende non solo del panorama commerciale videoludico, il terreno più fertile, più produttivo ed economicamente più redditizio... lEuropa, in questo specifico caso, non era, infatti, stata propriamente toccata da quellondata apocalittica culminata con la ben nota crisi del videogame dell83. Come già più volte detto in altri miei articoli, infatti, qui da noi si pensava quasi esclusivamente a comprare software e a giocarci, fregandosene altamente (e per certi versi era anche lecito farlo !) di ciò che succedeva dallaltra parte dellOceano Atlantico...
La Storia
Detto ciò, a partire da quello stesso drammatico periodo, in Europa cominciarono a proliferare numerose software house che, a differenza della Atari-U.S.A., vollero sfruttare il momento propizio per potersi accaparrare una ingente fetta del mercato locale dei videogiochi. La conseguenza estremamente positiva, sia dal punto di vista commerciale che ludico, di questa operazione fu la produzione di una colossale quantità di titoli di ogni genere, esclusivamente in formato PAL e perciò giocabili pressochè solo sulle console di produzione europea ! Questa tendenza si stava diffondendo anche in svariate altre zone del pianeta, anchesse come lEuropa escluse dai già noti piani commerciali di Atari, causando, comera prevedibile, anche linsorgere di veri e propri mercati paralleli ed anche delle prime forme di pirateria !
[ Una ragione, questa, da sola sufficiente a spiegare linnumerevole quantità di cartucce gioco di qualsivoglia tipo, forma, caratteristiche in generale tuttora esistenti disponibili nel solo formato PAL ! ]
Fortunatamente, ad un certo punto della sua lungimirante epopea, Atari si accorse FINALMENTE che l Europa avrebbe potuto essere una grossissima fonte di guadagno, e pensò, quindi, di rendere partecipe del suo successo anche una parte di essa, anche se, in questo specifico caso, il coinvolgimento non vedeva implicato un paese piuttosto che un team di sviluppo locale, bensì solamente uno dei personaggi europei più noti al mondo... Un personaggio immaginario, inventato da due dei più famosi e fortunati disegnatori di fumetti che la storia abbia mai potuto conoscere !
Ed ecco che dalle menti dei designer americani, dai codici dei programmatori americani e anche dalle idee degli addetti al marketing americani, nasce il primo gioco prodotto da Atari ufficialmente destinato esclusivamente al mercato europeo !
Almeno, questo è quanto hanno fatto credere agli allora ignari giornalisti locali del settore videoludico...
Il motivo di questa mia ultima affermazione lo svelerò in seguito, anche se so benissimo che una buona parte di pubblico atariano di RH che sta ora leggendo queste righe già ha capito di cosa si tratta...
Il gioco
Uno staff ancora interamente statunitense, quindi, tanto per non uscire completamente dai canoni e sbilanciarsi in una maniera tale che per gli americani stessi sarebbe quasi assimilabile ad una sottomissione, per un prodotto magistralmente plasmato a seconda delle preferenze riscontrate dal pubblico nostrano durante il periodo di beta-testing !
Asterix è infatti risultato dai sondaggi effettuati uno dei personaggi più amati da ragazzi, ragazze,uomini, donne, bambini ed anche anziani ! Complici la sua carica di simpatia e le note, rocambolesche e divertentissime avventure che lo vedono protagonista negli omonimi famosissimi fumetti a colori !
Da qui ne è scaturito questo gioco, estremamente semplice e di facile approccio per chiunque, indipendentemente dalletà o dal sesso del videogiocatore !
In sostanza si tratta di un platform in cui il protagonista principale è costretto in una sorta di griglia formata da 8 corridoi contigui e a sviluppo orizzontale nei quali entrano, scorrono ed escono svariati tipi di oggetti, taluni benèfici ed altri invece nocivi. Il classico joystick Atari ad 8 direzioni permette di controllare i movimenti di Asterix (visualizzato sullo schermo con un blandissimo sprite monocromatico di forma vagamente somigliante al volto del protagonista e provvisto del suo personale e famoso elmetto alato): movimenti che sono continui se ci si sposta a sinistra o a destra allinterno di un determinato corridoio orizzontale, e invece a scatti se ci si vuole spostare verso lalto o verso il basso, saltando in unaltro corridoio.
Tra gli oggetti da raccogliere, tutti eccellentemente rappresentati da sprites multicromatici, si possono identificare alcuni paioli (ovvero i tipici pentoloni nei quali il druido del vilaggio era solito preparare la famosissima pozione magica), gli elmi dei soldati romani (oggetti da collezione per i guerrieri gallici), alcuni scudi, sempre dei romani, e delle lampade a petrolio. Tutti questi oggetti hanno un loro valore in punti e la loro raccolta consente, quindi, di incrementare il proprio punteggio di gioco, indicato dallunico contatore numerico presente, posto nella parte bassa dello schermo. Gli oggetti assolutamente da evitare sono invece di ununico tipo : le temibili lire dello stonatissimo ed odiatissimio bardo del villaggio ! Il solo contatto con uno di questi piccoli strumenti musicali causa la perdita di una delle tre vite inizial a disposizione del giocatore, il numero delle quali è indicato da altrettanti volti identici a quello controllato sullarea di gioco e posti su di una fila orizzontale sita nella parte bassa dello schermo, proprio appena al di sopra del punteggio. Vite residue che si possono incrementare raggiungendo e superando determinati punteggi: 10000, 30000, 50000, 80000, 110000 e successivamente ogni 40000 punti !
In dettaglio...
Innanzitutto comincio a specificare che in ognuno dei corridoi può venire a tovarsi un solo oggetto alla volta, e non è detto che se questi esce dallo schermo come paiolo, per esempio, debba per forza rientrare ancora come paiolo... infatti alcune volte non è producente aspettare unoggetto al varco, perchè ci si può trovare improvvisamente di fronte ad una delle temibili lire!
Ognuna delle quattro ondate di oggetti da raccogliere è composta di 50 unità, ed una volta arraffato il cinquantesimo oggetto, si passa automaticamente allondata di oggetti successiva, integrata anche da un sostanziale aumento della difficoltà del gioco ! Quando Asterix prende lultimo oggetto della quarta ondata (una lampada, quindi) il gioco si interrompe per unistante e sullo schermo compare uneloquente scritta... inizia a questo punto la Obelix Wave !
Fase di gioco, questa, caratterizzata dal preannunciato cambio di protagonista, che in questo caso è nientemeno che lamico per eccellenza del piccolo guerriero, ovvero il GROSSISSIMO, fortissimo, infaticabile, sempre affamatissimo, timido portatore di menhir Obelix, rappresentato da unancor più scialbo, monocromatico sprite !
Sin da subito il giocatore si accorge del considerevle aumento della velocità di gioco che comporta un livello di attenzione e di riflessi assai maggiore rispetto alla fase dedicata ad Asterix !
Oggetti da prendere sono n questo frangente dei cibi di vario tipo quali mele, pesci, cosce di cinghiale e bicchieri di birra, mentre da evitare sono sempre le medesime lire del bardo.
Terminate anche le quattro ondate di Obelix, la scena riparte dai livlli con Asterix, stavolta, però, con gli oggetti che vanno alla stessa velocità di quelli degli schermi di Obelix.
Il libretto distruzioni dichiara che dopo aver completato le 8 ondate, sullo schermo apparirà di tanto in tanto unoggetto misterioso... ma non essendo MAI riuscito a perdurare oltre la 7 ondata (quella dei cosciotti di cinghiale) il sottoscritto non può purtroppo descrivere tale oggetto...
Considerazioni
Un gioco dal gameplay estremamente semplice (non è neppure necessario azionare il tasto di fuoco, se non per iniziare un partita) ma caratterizzato da una difficoltà piuttosto sbilanciata verso lalto, talmente è in grado di mettere alla prova riflessi e capacità di maneggiamento del controller ! In effetti serve un bel po di pratica con il joystick per riuscire ad effettuare veri e propri slalom fra gli oggetti ... il saltare correttamente i corridoi è unoperazione da eseguire con la massima cautela e, a volte, dando solamente dei piccoli tocchi in alto o in basso, per evitare di trovarsi nella corsia sbagliata al momento sbagliato !
Particolarità
La più plateale ?
Il fatto di non essere propriamente quel prodotto tanto acclamato come europeo del quale vi ho parlato nellintroduzione a questa stessa recensione...
Innanzitutto cè da dire che il gioco veniva venduto anche negli USA, seppur la sua produzione era stata volutamente imitata ad un ristrettissimo numero di cartridges silver label in formato NTSC !
[ motivo per il quale al giorno doggi questa cartuccia è conseguentemente bollata con un livello di rarità pari a 10 , mentre invece alla corrispettiva diffusa versione PAL viene assegnato un ben più modesto 5 !!! ]
L altra oscura verità nascosta ma non troppo a riguardo di Asterix è riconducibile alla presenza sul mercato americano di un gioco del tutto IDENTICO, sprites e alcune routine di gioco a parte, commercializzato giusto qualche mese prima della comparsa del titolo gallico sugli scaffali dEuropa, che fa capolino al nome di Taz.
Il gioco in questione ha come protagonista il simpatico e maldestro diavolo dela Tasmania, personaggio più conosciuto come Taz, appunto, che fà parte di una serie dei Looney Toons, cortometraggi animati di proprietà esclusiva della Warner Bros. (per inciso: risaputa PARTNER di Atari U.S.A. !!! ...) nei quali miitano anche i più famosi Bugs Bunny, Daffy Duck ed altri ancora...
Lo sprite principale del gioco è qui costituito da una sorta di mini-tornado, tipico del Taz in azione, animato con 2 frame diversi, mentre i vari oggetti che corrono allinterno dellarea di gioco, hanno sembianze di candelotti di dinamite (da evitare, ovviamente !), sandwich, boccali di birra (toh! ... allora quelli del gioco gemello sono stati riciclati da questi !), coni gelato e ghiaccioloni ! Superate le 4 ondate (sempre di 50 oggetti ciascuna) il gioco cambia registro, esattamente come allinizio della ObelixWave, e la velocità degli oggetti aumenta vertiginosamente ! In queste ondate veloci, denominate Craze Wave, Taz deve accaparrarsi dei torsoli di mela, delle rape, pomodori, gigantesche coppe di gelato e, come anche per Asterix, un misterioso oggetto segreto !
Gioco piuttosto comune negli states (rarità 4), Taz è stato realizzato anche in una versione PAL-prototipo (Tazz), pressochè inutile ma che però ha dalla sua parte il fatto di essere al giorno doggi una rarità assoluta, forse più della cartridge NTSC di Asterix !
Insomma... due giochi praticamente identici, partnership Warner Bros, diritti esclusivi di produzione del gioco di Asterix in Europa... Atari lha combinata proprio bella, in questo caso come anche in altri, riuscendo a guadagnarci sopra quel qualcosa che sarebbe servito a risanare parzialmente il suo bilancio atrimenti quasi (...) fallimentare, ma BEFFANDO copletamente con una storia a dir poco campata per aria la stampa videoludica europea che si era illusa di aver divulgato unimportante notizia !
La programmatrice Suki Lee aveva, comunque, realmente partecipato allo sviluppo ed alla scrittura del codice di Asterix, mentre Jerome Dourat e, soprattutto, lamericanissimo Steve Woita (Quadrun !!!) hanno realizzato Taz !
Conclusioni
Divergenze commerciali (e a questo punto anche etiche, oserei dire !) a parte, lottima definizione grafica (splendido, anche se monocromatico, lo screenshot introduttivo al gioco !) e giocabilità intrigante fanno di Asterix unottimo passatempo, forse più indicato per coloro che di anni non ne hanno proprio tanti alle spalle... i riflessi di un quindicenne non sono, infatti, nemmeno lontanamente comparabili a quelli di un quarantenne, anche se sano di mente, e questo Asterix, credetemi, di riflessi e di rapidità nellimpartire i comandi ne è piuttosto affamato !
VOTO : 7,0Ultima modifica di MacDLSA; 09-06-2022, 10:54.-
#1Ikaris ha commentato17-10-2011, 10:22Modifica di un commentoCurioso che sull'Atari 2600 ci fosse un "Asterix" che di fatto era un prodotto "di seconda mano" e dal gameplay abbastanza classico, condito però da una difficoltà di tutto rispetto, e viceversa un "Obelix" dalle meccaniche di gioco molto originali e che avrebbe potuto essere una vera perla, non fosse stato per la curva di difficoltà troooooppo dolce...
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#2Ocram0806 ha commentato17-10-2011, 22:17Modifica di un commentoSempre molto preciso e impeccabile, quando si parla di software per ATARI 2600 riesci a snocciolare tutti i segreti del gioco (ha no..... non sei riuscito a vedere l'oggetto segreto).Comunque, il gioco è molto divertente e longevo, consigliato a tutti i retrogamers che si avvicinano per la prima volta, al piccolo di casa ATARI.Bella recensione Mac!
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