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ID: 246093L’industria videoludica dei primi anni ’80 vide il proliferare di un’innumerevole quantità di titoli CLONI di quel famigerato Pac-Man che tanto successo stava riscuotendo nelle sale giochi di tutto il mondo.
Logicamente, per evitare di produrre copie SPUDORATE della pallina gialla “tritatutto”, i programmatori di videogiochi apportarono le loro personali modifiche al semplice schema di gioco “personaggio-labirinto-inseguitori”…
Ci fu così chi ideò giochi con strani “pennellini-calamaro” inseguiti da altrettanto strani pesci-killer (Crush Roller), ladri braccati da guardie (Lock’n Chase), cuochi perseguitati da salsicce,uova e cetrioli malefici (BurgerTime) e, come nel caso del gioco che mi accingerò a recensire, coccinelle inseguite da cattivissimi insettoni di svariate specie quali grossi coleotteri e artropodi assassini!

Lady Bug, realizzato, prodotto e distribuito dalla Universal, fu introdotto nelle sale giochi americane nel 1981 ed approdò qui da noi nell’ 82. Sfortunatamente, nonostante il gameplay offrisse parecchio di più del “titolone” firmato Namco-Bally Midway, la povera coccinella non ebbe assolutamente un grande successo in sala giochi. Anzi, con tutta probabilità ne ebbe molto di più nel mercato dei videogames “casalinghi”, con quel capolavoro che fu la fedelissima trasposizione per la potente console di casa CBS: la ColecoVision, con una conversione che ALL’EPOCA era considerata una delle migliori, in generale, disponibili nel fiorente settore delle home consoles.

… ALL’EPOCA…


Nel 2006, John W. Champeau, estremo appassionato Atari, sfornò un homebrew game (letteralmente “prodotto in casa”), la cui cartuccia è acquistabile ancora oggi tramite lo store del sito Atari Age, che altro non è che la trasposizione di Lady Bug su Atari VCS.
Già! Uno dai tanti giochi veramente ATTESISSIMI da tempo immemorabile da tutti gli Atariani!
Come anche altri (pochi, fortunatamente) titoli arcade, infatti, di Lady Bug ne fu ufficialmente annunciata la conversione per la piccola console Atari, ma, a differenza della già menzionata e stupenda versione per ColecoVision e anche di quella per la Mattel Intellivision, questo porting non vide mai “la luce”, nemmeno sotto forma di prototipo!

...INSERIAMO LA CARTRIDGE

All’atto dell’accensione della console notiamo subito una cosa mai vista prima d’ora: sullo schermo compaiono per circa 4 secondi le scritte “ROM-OK , RAM-OK”...

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Verrebbe da pensare che con questa cartridge inserita il VCS necessiti di un determinato tempo per poter effettuare una sorta di controllo “di stato” dei suoi moltissimi (...) kilobytes di memoria! Niente di tutto ciò, ovviamente! Il buon programmatore ha semplicemente deciso di inserire anche questa caratteristica nel porting per la console Atari per evidenziare ulteriormente la straordinaria affinità con il suo genitore in versione cabinata, la cui scheda elettronica, come del resto quasi tutte le circuiterie realizzate per i coin-op, necessita di un ampiamente giustificabile check della memoria all’atto dell’accensione...
Un particolare pressochè insignificante ai fini del gioco, ma che è considerato dagli “esperti” una vera e propria “chicca” e che esula dal concetto fondamentale dettato dall’imperativo “SALVARE OGNI SIGOLO BYTE CHE SI HA A DISPOSIZIONE”, assai ricorrente quando si tratta di programmare una console che ha una capacità totale di memoria ROM disponibile su supporto cartridge pari a QUATTRO kilobytes che possono essere “estesi” a 8, 16 (come nello specifico caso di QUESTA cartuccia) ed ultimamente 32K, anche se con parecchie limitazioni e con particolari “trucchetti” hardware! Volendo fare un paragone per assurdo potrei dire che nella memoria “spesa” per scrivere su foglio Microsoft Word questa stessa recensione ci si potrebbero “infilare” CINQUANTA giochi per VCS!!!

IL GIOCO

Superata questo lunghissima (...) attesa compare la schermata iniziale, nella quale il giocatore (UNO soltanto) può scegliere tramite il selettore “Game Select” TRE livelli di difficoltà: Novice-Standard-Advanced

Una pressione sul solito tasto di fuoco del fido joystick e la partita comincia...

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Scopo del gioco è guidare una coccinella attraverso il labirinto, consentendole di divorare tutti i fiori (puntini...) in esso disseminati. Ovviamente il suo operato verrà ostacolato dai soliti “cattivoni” di turno, che in questo caso assumono le sembianze di terribili insettoni, sempre diversi e veloci a mano a mano che si progredisce nei vari livelli del gioco e, a differenza dei nemici presenti nel già citato Pac-Man ed in molti altri giochi simili, MAI eliminabili, in alcuna maniera! Tali nemici escono da una specie di gabbia posizionata al centro del labirinto (...mi pare già di sentire delle voci in lontananza: “...anche i fantasmini di Pac-Man...”!!!) ed una volta fuori tutti (sono sempre QUATTRO) in questa gabbia appare un vegetale. Se la nostra Lady Bug riuscirà a mangiare questa prelibatezza potrà acquisire un cospicuo bonus di punti e nel contempo farà sì che i quattro insettoni restino storditi (ma sempre NON eliminati...) per un certo tempo. Oltre ai fiori, nel labirinto sono presenti alcune lettere e dei “cuoricini”, entrambi di colorazione mutevole tra rosso, giallo e blu (mutazione che avviene in relazione ad una particolare cadenza temporale...). Mangiando le prime si andranno pian piano a costituire due differenti scritte, visibili nella parte alta dello schermo di gioco e diversificate per colore:

-“SPECIAL”, costituita da lettere di colore ROSSO, permetterà alla coccinella di accedere ad un livello “bonus” in cui non si deve far altro che accumulare punti semplicemente raccogliendo alcune verdure sparse nel labirinto entro un determinato tempo (nel coin-op il completamento di questa scritta permette invece di vincere addirittura una partita, ed infatti in questo specifico caso il tempo in cui le lettere restano di colore rosso è infinitamente inferiore sia rispetto allo stesso tempo ma riferito al porting su VCS che a quello in cui restano di colore giallo piuttosto che blu;

- “EXTRA”, costituita invece da lettere di colore GIALLO, elargirà una vita aggiuntiva alle tre disponibili in partenza.

I cuoricini, se mangiati quando sono di colore BLU, causano l’incremento del “moltiplicatore” di punti, visibile nella parte bassa dello schermo; opzione questa che consentirà alla “signora insetto” di guadagnare parecchi più punti mangiando qualsivoglia oggetto presente sullo schermo... fatta eccezione per alcuni raccapriccianti TESCHI, anch’essi presenti in numero variabile all’interno del labirinto e che, manco a dirlo, andrebbero giustamente evitati, pena la scontatissima perdita di una vita!



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Un particolare che, esattamente come succede per il coin-op, salta all’occhio immediatamente è la progressiva colorazione “mattone per mattone” del muro perimetrale che va dal bianco al verde per poi ritornare ancora al bianco... il tutto è assimilabile ad una sorta di UTILISSIMO “timer” che il giocatore esperto adopererà per sapere esattamente il momento in cui un’insettone deve fare il suo ingresso in campo piuttosto che l’istante in cui avviene il cambio di colore dei bonus disseminati nel labirinto.

Altro particolare utile mutuato pari-pari dal coin-op è la schermata che appare all’inizio di ogni livello, in cui viene rappresentata una sorta di descrizione del “contenuto” del livello stesso: il frutto nascosto dall’ultimo insetto nella gabbia ed il suo valore, il numero dei teschi , quello dei cuoricini e le lettere presenti nel labirinto. In più vi è anche un TERRIFICANTE “Good Luck”, augurio assai sgradito da ogni videogiocatore (e non solo...)!!!

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Ma vediamo ora la caratteristica prima che contraddistingue Lady Bug da TUTTI gli altri giochi di labirinto: la possibilità per il giocatore di variare la configurazione del labirinto stesso mediante l’utilizzo di alcuni segmenti girevoli! Particolare veramente molto interessante questo perchè, per esempio, dà a tutti gli effetti la possibilità di difendersi “in extremis” dal cattivone che ci insegue, magari anche spedendolo dritto dritto da uno dei teschi sparsi in giro! Fortunatamente, infatti, anche i nemici schiattano quando ne toccano uno... il fatto è che dopo che l’insettone si è suicidato ne ricompare subito un altro nella gabbia, pronto ad uscire ancora e ad aggiungersi ai suoi compagni nell’inseguimento della povera, sola ed indifesa coccinella!
E proprio a proposito di queste porte girevoli ci sarebbe da fare la prima considerazione meno positiva di altre a riguardo dell’altrimenti più che eccellente conversione: oltre al fatto che il labirinto di Lady Bug per VCS è discretamente “più piccolo” (meno corridoi) rispetto a quello della versione da sala giochi, in quest’ultima ogni porta girevole aveva un movimento a sè stante, mentre nella versione per la console Atari tali porte si girano “A COPPIE” in maniera simmetrica rispetto allla mezzaria verticale dello schermo di gioco... una pecca non indifferente per gli esperti del coin-op, i quali avevano ben in mente la loro configurazione “ideale” del labirinto, atta a far compiere ai nemici dei “giri” obbligati e contemporaneamente a consentire alla coccinella di conseguire uno dei bonus “a lettere” al massimo ogni 4-5 schermi (e quindi non costringendola a mangiare una lettera di colore “errato” solo perchè si sta scappando da un nemico e tale lettera è proprio sul tragitto di fuga...).
Vabbè... pazienza ! E’ un “difettuccio” che può essere tranquillamente perdonato, vista l’elevata qualità globale di tutte le altre peculiarità del gioco!


COMMENTO FINALE


"Quella frase “...ALL’ EPOCA...” scritta ed evidenziata parecchie righe più in alto e riferita al fatto che negli 80’s il miglior “porting” di Lady Bug su console casalinghe ERA considerato la versione per Colecovision, sta a significare che ora abbiamo un “nuovo” miglior adattamento coin-op>console della nostra coccinella!
Proprio così! Il VCS batte il ColecoVision!
La grafica è veramente OTTIMA, SUPERdettagliata e fluidissima, con pochissimi fenomeni di “blinking”!
Il sonoro è a dir poco IDENTICO al coin-op! Tutti gli effetti e le musichette sembrano essere stati COPIATI e INCOLLATI dai chip della PCB arcade ai “poveri” ma onestissimi processori “factotum” 6507 e TIA !!! La giocabilità, poi, è eccelsa (valutazione ovviamente sempre riferita ad una struttura “limitata” che è caratteristica di un gioco di labirinti in stile primi anni ’80). Si possono anche utilizzare alcune delle tecniche di gioco tipiche del coin-op, perchè i pattern di movimento dei nemici sembrano anch’essi presi pari pari dal gioco da sala.
Una piacevolissima sensazione, perciò, per tutti coloro che avevano gettato tonnellate di 100/200£ nel raccoglitore di monete del cabinato di Lady Bug... ed un gran bel gioco per tutti gli altri.
Un altro MUST-HAVE per tutti i possessori di VCS/2600!!!"


Marco "MacDLSA" Marabelli