Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   jag%20kasumi%20ninja.jpg  Visite: 2  Dimensione: 38.1 KB  ID: 241732Una console senza un perchè?
L'inutilità dell'Atari Jaguar nella storia dei videogiochi è così palese che diventa impossibile non affezionarcisi. Doveva essere il simbolo della riscossa del suo produttore, ne divenne la pesantissima pietra tombale. Eppure c'erano delle interessanti soluzioni tecniche al suo interno, soprattutto un'avanzata struttura a multiprocessore dalle grandi ambizioni, ma era anche talmente complessa da celare al suo interno bug compromettenti e da scoraggiare le migliori intenzioni di qualsiasi team di sviluppo. Pubblicizzata come un 64-bit, intendeva ingannare l'ingenuo consumatore sedotto dal marchio Atari, perchè di bit ne aveva 32 e nemmeno tanto in forma.
Con queste premesse, il Jaguar non poteva che divenire il regno del trash: i pochi buoni esempi di software pubblicati vennero sepolti da una pioggia di immondizia, giochi terrificanti che tradivano le speranze degli utenti e li umiliavano persino di fronte alla 3DO (il che è tutto dire).
Tutti fuggivano dalla piattaforma, nessuno voleva lavorarci e tutto si risolse con la forte presenza di team di scarso talento che buttavano sul mercato di tutto nel tentativo di approfittare della quasi inesistente concorrenza a fronte di un numero di console vendute che costituiva comunque una certa platea. Di solito, in questi casi, è il first-party, ovvero l'offerta dello stesso produttore, a dover aggiustare un po' le cose. Ed il team Hand-Made Software, da sempre scudiero di Atari, si mise al lavoro su Kasumi Ninja.


Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   587341.jpg  Visite: 1  Dimensione: 12.2 KB  ID: 241733Uno sviluppatore senza un perchè?
Di programmatori giunti alla gloria sotto il marchio Atari ce ne sono un'infinità, ma di un'altra Atari, di quella del VCS e dei tempi d'oro. Quella dell'era Jaguar di talenti del codice ne conosceva pochi, ma allevava qualche team promettente già dai tempi del suo sfortunato portatile Lynx. Tra questi vi era proprio la Hand-Made che sulla consolina americana aveva lavorato in maniera dignitosa, ottenendo risultati tecnici di buon livello soprattutto con l'ambizioso Dracula, ma senza seminare alcun capolavoro. Hardware troppo limitato per la loro creatività? Pochi stimoli? Beh, il Jaguar li metteva di fronte ad una nuova avventura, con una potenza difficile da tirar fuori, ma comunque presente, e con un mercato intero da conquistare anticipando i colossi Sega, Sony e Nintendo nella nuova generazione. La maggior parte degli elementi del team originale è ancora oggi attivo ed alcuni vantano nel curriculum titoloni come Call of Duty 2, Viva Pinata o Rise of the Robots... ehm, magari quest'ultimo meglio nasconderlo, ma l'industria videoludica non li ha certo dimenticati. Forse perchè Kasumi Ninja ha raggiunto i suoi propositi? No.


Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   501745-s_kasumininja_2_super.jpg  Visite: 1  Dimensione: 40.3 KB  ID: 241734Un gioco senza un perchè?
Non se ne sa il motivo, ma quando un gioco è trash lo si capisce da subito. La schermata introduttiva di Kasumi Ninja sembra una di quelle che si vedevano nella tarda produzione Amiga, di quelle dal taglio spiccatamente amatoriale anche se non brutte in assoluto. La sensazione di qualcosa di storto dilaga un istante dopo, quando lo speaker giapponese (ma tristemente anglofono) annuncia il nome del gioco. Non va bene, non va affatto bene. Se poi lasciamo il pad per qualche istante parte il racconto della sceneggiatura: un'altra schermata, questa volta digitalizzata, che sembra la foto di un laghetto qualunque. Invece è il luogo in cui l'universo può conoscere la sua fine, perchè il malvagio Gyaku ha aperto un temibile portale nell'isola di Kasumi. Un'altra entità, stavolta benigna, si è però curata di trasportare sull'isola i più valorosi lottatori del pianeta: ci sono due cloni di Sub-Zero, uno di Liu Kang, la regina delle amazzoni dei poveri, un'appassionata del fetish violento, un indiano d'America con chiari problemi di obesità, un tossico vestito a caso e mal pettinato, ma soprattutto Angus, il character dei character, uno scozzese che alzandosi il kilt spara fireballs! Un turbinio di scelte infelici la cui combinazione restituisce il roaster più involontariamente demenziale di sempre. La grafica è digitalizzata e poi ritoccata, peccato che i grafici abbiano eseguito un pessimo lavoro su degli attori che erano già in partenza poco tagliati per il ruolo. Thundra avrà anche il suo fisico, ma sembra una parrucchiera uscita da qualche B-movie italiano anni Settanta, per non parlare di Alaric, sgraziato e palesemente a digiuno di palestra, sembra quasi Paolo Villaggio coi capelli cotonati nel primo piano che anticipa i match. Angus è invece un vero colpo di genio ma, c'è da scommetterci, del tutto casuale. Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   angus2.jpg  Visite: 1  Dimensione: 3.2 KB  ID: 241735
Non va molto meglio con i fondali degli stage. Avete presente quei cartonati che si usano talvolta per addobbare il palco? Sono piatti, senza profondità. Così è la grafica di Kasumi Ninja, composta da alcuni layer che scorrono in parallasse con risultati che proprio non convincono se non per la fluidità, sinceramente impeccabile. Anzi, sapete una cosa? Il problema dell'estetica di questo gioco è stilistico e non tecnico. Pensate che per realizzare il pavimento prospettico, quindi l'effetto di parallasse, hanno usato un piano texturizzato e non il solito effetto raster. Davvero ingegnoso, peccato che non si sposi benissimo col resto. Anzi, diciamo pure che ci sta malissimo. Curiosa anche la scelta del lottatore e dell'avversario: la effettueremo all'interno di uno spazio tridimensionale con statue che rappresentano i vari protagonisti. Tutto l'ambiente è fortemente texturizzato, niente male per un Jaguar che non supporta questa operazione in hardware, peccato che si noti anche tutta la fatica che gli costa, considerando che il frame-rate è impietoso, glissando sulla qualità delle tessiture. Naturale domandarsi perchè abbiano mantenuto questo tipo di selezione così mal riuscito, ma spulciando per Internet si scopre che in realtà doveva esserci una sorta di labirinto nel quale scovare i vari lottatori per sfidarli, idea abbandonata per rispettare i tempi di sviluppo. Mi vengono i brividi solo immaginando lo scempio che avrebbero combinato...


Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   angus1.jpg  Visite: 1  Dimensione: 20.4 KB  ID: 241736In Kasumi Ninja, ovviamente, c'è anche il sonoro. Come anticipato, la voce dello speaker pseudo-giapponese è quanto di peggio possa capitarvi di ascoltare, mentre sorprende che il tema principale del gioco sia davvero orecchiabile. Epico, non sintetizzato ma campionato, perfettamente calzante ad un glorioso picchiaduro, un po' fuori luogo per un bidone come Kasumi Ninja. Se potevamo almeno illuderci di ascoltare buone musiche durante i combattimenti, meglio abbandonare ogni speranza: ogni stage presenta un accompagnamento di infimo livello, ritmicamente inopportuno e goffamente legato al contesto nazionale della scena, quindi ora simile alle sonorità cinesi ora a quelle celtiche. Scoprirete che non sarà mai un pregio.


Ok, siamo arrivati ad un'altra nota dolente: il gameplay. Premettiamo che il pad del Jaguar è assai poco reattivo ed ha seri problemi con le diagonali, quindi non tutte le colpe sono dei programmatori, ma non si può negare che i controlli siano pigri come non mai, che il tempo di reazione del software sia irritante e che durante alcuni movimenti non accetti le mosse. Peggio di così davvero non si sarebbe potuto. Il pad della console offre tre pulsanti principali, oltre al tastierino numerico sottostante, e due di essi sono adibiti a pugni e calci mentre quello restante alle mosse speciali. I lottatori hanno davvero poche soluzioni e l'appiattimento strategico che ne deriva è sconfortante. Inoltre, credo che ci impiegherete davvero poco a capire che usando il solo calcio volante potrete arrivare alla fine del gioco (ops, ve l'ho detto). Abbandonate qualsiasi idea di combo, contrattacco, scordatevi i combattimenti emozionanti ed anche le partite in doppio con gli amici perchè non troverete nessuno disposto ad accompagnarvi. Kasumi Ninja fa male anche alle vostre qualità sociali.
Di buono ci sono le fatality. Già, perchè il gioco sembra davvero in toto la bruttissima copia di Mortal Kombat ma almeno in questo frangente i designer si sono inventati delle scenette cruente niente male, che culminano con la geniale esecuzione. di Angus, da non perdere nel filmato correlato all'articolo. Con il noto picchiaduro Midway, Kasumi Ninja condivide anche il gore, solo che stavolta il sangue scorre veramente a fiumi, colando dalla barra dell'energia e posandosi sullo scenario. Una trovata, vi dirò la verità, non cattiva...


Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   Kasumi+Ninja+(1994).jpg  Visite: 1  Dimensione: 28.4 KB  ID: 241737Una recensione senza un perchè?
Finiamola, le risposte ai titoli dei paragrafi sono tutte negative! Il Jaguar, gli Hand-Made, Kasumi Ninja rappresentano il fenomeno del trash nella maniera più cristallina. Può sembrare perverso, ma questo prodotto merita di essere giocato, eccome. In fondo, la voglia di andare avanti per vedere cos'altro c'è non è un sintomo di qualità? Troverete tanti brutti giochi nella vostra carriera di videogiocatori, ma pochi in grado di spronarvi così frequentemente a ricaricarli. Perchè essere trash non vuol dire solo essere brutti: è certamente una condizione imprescindibile ma che va a braccetto con il potere attrattivo congenito della produzione. Kasumi Ninja ha dei momenti memorabili, è incontestabile. Potreste passare decine di ore su di un gioco di ruolo per poi dimenticarlo dopo qualche tempo, mentre due soli minuti di questo picchiaduro potrebbero rimanervi impressi per sempre. Allora, vale la pena acquistare un Jaguar? E' bene spendere dei soldi per Kasumi Ninja? Può essere interessante o divertente scavare nell'immondizia? SI! SI! SI!

VIDEORUBRICA

COMMENTO FINALE


“Kasumi Ninja è un fallimento quasi completo. Il divertimento per come lo si intende tradizionalmente è del tutto inesistente a causa di controlli pessimi ed un insulso repertorio di mosse. Tecnicamente è sorprendentemente a posto, ma è lo stile a proiettarlo nella storia: ogni elemento della grafica, dai lottatori al menù iniziale, è un aborto artistico ed il roaster dei personaggi è una trafila di fenomeni da baraccone. Giocarlo fa un male indimenticabile, da provare assolutamente!”





Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   501754-s_kasumininja_6_super.jpg  Visite: 1  Dimensione: 57.0 KB  ID: 241738Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   501751-s_kasumininja_4_super.jpg  Visite: 1  Dimensione: 43.1 KB  ID: 241739Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   501747-s_kasumininja_3_super.jpg  Visite: 1  Dimensione: 49.3 KB  ID: 241740Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   kasumininja.jpg  Visite: 1  Dimensione: 15.9 KB  ID: 241741Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   0.jpg  Visite: 1  Dimensione: 29.4 KB  ID: 241742
Gianluca "musehead" Santilio