Mario Bros.Prima che Mario diventasse Super scorrazzava per le fogne, insieme al fratello Luigi, a fare pulizia di tartarughe, falene e granchi (e cosa ci facessero dei granchi nelle fogne non è dato saperlo). 1983, sale giochi, platform a schermate fisse, numerosi conversioni, divertimento genuino, baffi e salopette.

Mario Bros. è l’esemplare esempio di videogame di inizio anni 80: gameplay semplice votato al punteggio. Più animali ammazzo e più aumenta il punteggio. Più monete raccolgo e più aumento il punteggio. Niente storia, niente varietà nei livelli, niente principesse da salvare, ringraziando la Triforce. Basico, no?

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Il nostro baffuto eroe non aveva all’epoca i poteri di schiacciare con i propri piedi le teste dei suoi nemici, ma doveva prima colpirli da sotto (facendo una bella onda d’urto con il pavimento) per stordirli e poi raggiungerli e calciarli fuori dallo stage. Animalisti smettete di leggere!

Completa il tutto una corsa sbarazzina con frenata con inerzia giusto per non farci mancare nulla. E la recensione potrebbe finire qui, non ci sarebbe altro da scrivere. Giocateci, è un pezzo di storia.

E invece, come menzionato ad inizio articolo, Mario si accompagnava a Luigi per il lavoro sporco, in quello che ad un'occhiata superficiale poteva sembrare un multiplayer collaborativo, quando alla fine si tramutava nel più competitivo e “distruggi famiglie, amicizia, umanità, ecc.” dei multiplayer dove la cazzimma la regnava sovrana. Provare per credere, solo chi ci ha giocato può capire, perchè, mentre noi stiamo qui a raccontarci di collaborare insieme per il bene delle fogne, Shigeru Miyamoto se la ride con ghigno nipponico di chi sa di averci fregato con la storiella dei fratelli gemelli, amici inseparabili, uniti superiamo tutto e diabete assortito.

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Immaginatevi una delle scene: lo stage inizia, Mario da una parte e Luigi dall’altra. Si corre verso i nemici, i due si possono toccare e quindi ostacolare. Ma l’obiettivo comune è liberare le fogne, ma anche fare punteggio. Mario stordisce una tartaruga, ma Luigi subito la calcia rubando al fratello dalla salopette blu dei punti preziosi. Mario si incazza. Il baffuto stordisce di nuovo un nemico, questa volta la più difficile falena dai balzi imprevedibili e Luigi riprova a fare il furbo, ma questa volta, mentre si accinge a calciare, Mario da un bel colpo al blocco ad esaurimento POW, tanto in voga in quegli anni, e con un'altra onda d'urto risveglia il nemico proprio nel momento esatto che Mr salopette verde si stava avvicinando. Bye Bye Luigi. Ecco questi sono tipo i primo 50 secondi di gioco, immaginatevi una partita intera: sarà rissa da lì a poco. Se fossi in Nintendo avrei già lanciato Mario Bros. nel mondo degli e-sport, c’è del potenziale.

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Altre versioni

Al contrario di oggi dove Nintendo non ti fa vedere i suoi giochi su altre console manco a pagarla oro (a parte la parentesi mobile degli ultimi tempi) all’epoca non era raro vedere la conversione di un classico Nintendo girare su altre piattaforme. Quindi, a parte la scontata conversione per NES, Mario Bros. arrivò su C64 (addirittura due versioni: una pubblicata da Atari e un’altra da Ocean), Atari VCS, Amstrad CPC e ZX Spectrum con risultati più o meno soddisfacenti. Da menzionare però sono alcuni rifacimenti, ad opera di Hudson, usciti nel 1984 solo in giappone per NEC PC-8801 e Sharp X1: Punch Ball Mario Bros. e Mario Bros. Special dove venivano riscritte le regole del gioco. Infatti nel primo Mario armato di una palla poteva bloccare i nemici per poi sconfiggerli e nel secondo Mario doveva scalare vari tipi di livello fino a raggiungere l’uscita. Due esperimenti interessanti.

Mario Bros classicMario Bros classicMario Bros e-readerMario Bros e-reader

Altrettanto interessanti sono i più recenti Mario Bros. -e, curioso modo di far girare il classico Nintendo su Game Boy Advance grazie all’add-on e-Reader, dispositivo hardware prodotto da Nintendo stessa, capace di leggere speciali card, e Mario Bros Classic, curioso remake con grafica e gameplay rinnovato presente nelle cartucce dei vari Super Mario Advance e Mario & Luigi: Superstar Saga. Ultimo ma non ultimo è Luigi Bros., speciale versione, nascosta in Super Mario 3D World, dedicata alla celebrazione del fratello sfigato.

COMMENTO FINALE


"Credo che tutti noi abbiamo giocato almeno una volta a Mario Bros. che ci ha saputo divertire con il suo gameplay veloce e genuino e la sua componente multiplayer, forse nata collaborativa, ma dall’animo competitivo che ci avrà fatto litigare con amico, fratello, sorella, padre, madre, essere vivente. Un pezzo di storia che ci rimanda agli anni quando fare punteggio era l’attività fondamentale di un videogioco."