Il “cute 'em up” Konami introduce alcuni elementi specifici che non mancheranno di essere riproposti nei vari seguiti. Una particolarità della serie risiede senz’altro nella “personalizzazione” di Twinbee e Winbee. Questi robot volanti, infatti, sono distinti per “genere” (il primo “maschile” -colore blu- e il secondo “femminile” -rosa-) e i rispettivi piloti, Annamon e Donnamon, replicano la differenziazione di cui sopra. Le curiose navicelle hanno forma simile a quella di un’ape e sono dotate di braccia, utili per scagliare bombe distruggendo le postazioni a terra in perfetto Xevious-style e “agganciare” il compagno/a per potenziare così il volume di fuoco. Twinbee e Winbee possono poi avvalersi di power-up sparando con il “primary shot” sulle onnipresenti “nuvolette”. Esse, difatti, rilasceranno degli item a forma di campanella che dovranno a loro volta essere colpite a più riprese per trasformarle in bonus, riconoscibili dal colore diverso dallo standard. Il power-up system di Twinbee esercita una rilevante influenza sul gameplay. Dato che le navicelle possono ottenere campanelle “più utili” sparando su quelle gialle e cambiando il loro colore in bianco, blu, verde e rosso secondo il numero di colpi incassati (rispettivamente: 5, 10, 15 e 20), il giocatore è obbligato a dosare il primary shot dedicando al “bells sub-game” la giusta quota di attenzione.
Se il coin-op Konami e soprattutto i rispettivi seguiti si presentano con un rassicurante cute look e una spiccata connotazione anime-like che attinge alle invenzioni figurative dell’OAV Laputa, il castello del cielo di Hayao Miyazaki e dal mondo di Akira Toriyama, con particolare riferimento a Dottor Slump & Arale, non si rivela tuttavia altrettanto “tenero” sul fronte della difficoltà. Per fortuna i power up sono abbastanza sostanziosi, proponendo il classico “double shot” (campanella bianca), tre repliche di Twinbee / Winbee che seguono l’originale quadruplicandone la potenza di fuoco (gli utilissimi “followers” - c. verde-) e l’inevitabile scudo (c. rossa) che si caratterizza per una struttura “stratificata”, rendendo più ingombranti le navicelle ma proteggendole comunque da diversi proiettili. Annamon e Donnamon, inoltre, possono fruire di alcuni bonus item che consentono di accrescere il punteggio (“Apple” e “Peach”), distruggere tutti i nemici a video (“Crash Star”), ottenere un 3-way spread shot o la super-arma “Baseball power” (“Bell Bonus”) e riparare con l’”Ambulance” le braccia dei robot volanti distrutte.
La struttura del capostipite è in gran parte riproposta nel 5° titolo della saga che nel 1991 segna il ritorno della serie nelle sale giochi, dopo un’assenza protrattasi per sei anni a tutto vantaggio dei sistemi domestici. Il periodo 1988-90, infatti, vede la realizzazione per Famicom e Game Boy di Moero! Twin Bee: Cinnamon Hakasei wo Sukue, Twin Bee 3 Poko Poko Daimaou e Twin Bee Da!!.
Se peraltro Detana!! Twin Bee incrementa a 7 il numero dei livelli e introduce il BIG SHOT, uno dei numerosi eredi del Wave Cannon / Beam di R-Type, non si discosta tuttavia molto da quanto già mostrato dal predecessore arcade, proponendo solo due nuovi power-up bell (una seconda tipologia di scudo e uno speed-down) e Gwinbee, un pod-character che si può "associare" a Twinbee / Winbee, con rilevanti benefici sul volume di fuoco delle navicelle. Ancora una volta gli sviluppatori riservano al 2-player mode alcuni "special power", attivabili tramite specifiche interazioni tra i due protagonisti e il nuovo personaggio di cui sopra: “Twin Attack”, “Bumping Attack” e “Gwinbee Attack”.
Il secondo coin-op della serie, intitolato Bells & Whistles / Here Comes Twinbee!! nelle localizzazioni occidentali, si avvale di una delle flessibili schede utilizzate da Konami nei primi anni ’90. Grazie appunto alla versatile GX060 board, questo "reboot" del capostipite sfoggia un comparto tecnico di assoluto rilievo: sprite finemente disegnati e ricchi di colori, suggestivi fondali miyazakiani in scenografica parallasse, notevole densità di elementi a video senza alcun rallentamento, apprezzabili effetti di hardware scaling e un ottimo audio stereofonico.
Complici le azzeccate scelte estetiche, impreziosite dal contributo dell'animatore Jujiro "Shuzilow.HA" Hamakawa, la piacevolissima colonna sonora e i simpatici FX, Detana!! Twin Bee riesce ad attuare un piccolo incantesimo: catalizzare l'attenzione del giocatore e "flipparlo" nel mondo di Light e Pastel, figli di Annamon e Donnamon e giovani piloti di Twinbee e Winbee. L'arcade hit Konami, infatti, propone un affascinante cocktail tra confezione distensiva e serrate dinamiche shootemuppare e, pur concedendo una sfida abbordabile, non risparmia sezioni di grande frenesia e livelli avanzati assai ostici. Incisiva poi la realizzazione dei fantasiosi boss, efficaci corrispettivi in verticale dei più noti "cugini" della serie Parodius.
Detana!! Twin Bee si distingue dagli sparatutto coevi grazie alla cura profusa dagli sviluppatori in ogni dettaglio dell'accattivante veste grafica, alla solidissima giocabilità che sublima nell'ottimamente implementato 2-player mode e all'ammaliante soundtrack firmata da Michiru Yamane, talentuosa autrice cui, a partire da The New Generation per Mega Drive e Symphony of the Night per Saturn / PlayStation, si devono le OST di ben 12 titoli della Castlevania series.
Il successo del coin-op Konami è testimoniato dal riconoscimento "Best Shooting Game of 1991" tributatogli dal magazine nipponico Gamest e confermato dalle valide conversioni per Sharp X68000 (1991) e PC Engine (1992), cui seguirono quelle incluse nelle compilation Detana Twinbee Yahoo! Deluxe Pack (1995) per Saturn / PlayStation e nel più recente Twinbee Portable (2007) per PSP. Dopo il primo “ritorno arcade” della serie, la storica etichetta giapponese realizza ben 5 titoli legati a questa "saga": Pop'n Twinbee (1993) e Twinbee Rainbow Bell Adventure per Super Famicom (1993), Twinbee Taisen Puzzle Dama (1994) per PSOne, il coin-op Twinbee Yahoo! (1995), i relativi porting di quest’ultimo per PSOne / Saturn / PSP e Twinbee RPG (1998) per PSOne.
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