Chi non ha mai desiderato di fare un piccolo viaggetto nel passato per poter “dare una sbirciatina” alla combinazione vincente del Superenalotto, per rimediare ad un proprio errore o per spaccare il c..o a chennesòio ? Oppure ancora chi non ha mai desiderato di andare nel futuro per poter vedere che volto avranno i propri nipoti?
Innumerevoli romanzi, lungometraggi e serie tv di fantascienza ne parlano a volte quasi come se fosse una “prassi”. Il più delle volte, però, da affrontare con le dovute cautele per non causare una catastrofe spazio-temporale! Chi è “avviato” all’universo di quei capolavori che sono le serie di Star Trek ma anche chi ha semplicemente visto almeno una volta nella vita il grandissimo “Ritorno al Futuro” può facilmente comprendere tutto ciò.
La Storia
Ecco quindi che i programmatori di videogiochi arcade coin-operated della giapponese Konami, nel lontano 1982 (quindi ancora PRIMA che il già citato film di Zemeckis facesse la sua comparsa nelle sale cinema), se ne fregarono altamente di tutti questi “dogmi” imposti dalle direttive StarTrekkiane sui viaggi temporali e i probabili relativi e catastrofici paradossi , e pensarono addirittura di dare in dotazione ad una sorta di prototipo di aereo “supercaccia” un dispositivo per il viaggio temporale.
Lo scopo era quello di collaudare l’aereo mettendolo a confronto con pressoché tutte le specie di aeromobili da guerra ideate dall’uomo per poter in tal modo prepararlo ad una eventuale battaglia con extraterrestri... Ed infatti questi extraterrestri sono lì “dietro l’angolo” nella sola attesa che il nostro caccia finisca di abbattere tutti quegli sciagurati aerei “umani”!
Cosa che detta così SEMBRA SEMPLICE...
Il gioco
Da tutta questa premessa si evince ovviamente che questo Time Pilot è uno shooter, per la precisione uno
“shooter multidirezionale a schema libero”. L’ aereo, controllato dal giocatore tramite uno stick ad otto direzioni che consente movimenti a 360° e da un tasto di fuoco, è posto sempre in centro allo schermo mentre l’area di gioco (il cielo) scorre in modo multidirezionale, appunto, ed è costellata di alcune nuvolette sparse qua e là. Nuvole che sembrano essere state ideate a solo scopo di “abbellimento” scenografico, ma che in realtà hanno un ben preciso motivo “funzionale”: sono “impresse” in due livelli di scrolling in parallasse, dei quali uno “lento”, al di sotto del piano su cui è posto il nostro aereo, ed uno “veloce” posto al di SOPRA... ciò significa che nel passaggio al di sotto di una di queste nuvole, il caccia e QUALUNQUE altra cosa, sia esso un velivolo nemico o un proiettile, viene occultato alla vista del giocatore, impedendo così a quest’ultimo di individuare eventuali minacce.
Scopo del gioco è (scusate se rischio di essere ripetitivo... ma è cosa ovvia che lo scopo degli shoot’em up degli anni ’80 è sempre quello...) di totalizzare punti distruggendo quanti più nemici possibile ed evitando allo stesso tempo qualsiasi collisione con i nemici stessi o con i loro proiettili, pena la perdita di una delle vite a disposizione all’inizio della partita. A proposito di “vite”: il settaggio “tipico” dei dipswitches del gioco era all’epoca “standardizzato” (almeno sulle macchine presenti qui nella “mia” zona, tutte, peraltro, corredate di scheda bootleg/pirata con “Space Pilot” come titolo “alternativo” del gioco!) sulle 3 vite iniziali e la vincita delle vite extra a 20000 e poi ogni 60000 punti.
Alle fasi di gioco, cinque in tutto, corrispondono altrettante epoche della storia, ed ognuna di esse è a sua volta caratterizzata dal tipo di velivoli nemici presenti in quell’epoca e che saremo costretti ad affrontare ed abbattere. Nemici che hanno comportamenti e tecniche di attacco assai differenti di epoca in epoca, e che possono sempre apparire sia in ordine sparso che in vere e proprie agguerritissime squadriglie!
Dopo un certo numero di velivoli distrutti, rappresentato dalla barra posta in basso a sinistra dello schermo e composta da diversi aerei stilizzati che vanno via via a decrescere da destra verso sinistra a mano a mano che vengono annientati, appare un vero e proprio “boss” di fine livello, rappresentato da un immenso aeromobile dal movimento esclusivamente in linea orizzontale, il quale per essere distrutto dovrà essere colpito per sette volte... dopodiché il nostro caccia si teletrasporterà alla fase successiva .
In tutti i livelli del gioco TRANNE L’ULTIMO fanno di tanto in tanto la loro comparsa alcuni paracadutisti “solitari” che se raccolti (è sufficiente passarci sopra con il caccia) elargiscono un bonus di punti via via crescente, a partire dai 1000 del primo per finire con i 5000 che si acquisiranno dal quinto in poi.
Nella prima fase di gioco, ambientata nel 1910, il nostro bel velivolo si deve confrontare con svariati biplani ad elica tipici della Prima Guerra Mondiale, i famigerati PT-17 americani, che hanno a disposizione sia delle mitragliatrici con cui spararci i loro lenti (ma indistruttibili) proiettili sia una specie di lanciabombe con il quale sganciarci addosso (da distanza piuttosto ravvicinata...) dei pesantissimi ordigni, distruttibili ma dotati di una fastidiosissima traiettoria iperbolica!
Distruggendo completamente una delle tante squadriglie di velivoli, il cui arrivo è sempre anticipato da una sorta di “sirena sonora”, si ottiene un bonus di 1000 punti, mentre annientando il “boss” di fine livello, un dirigibile “Zeppelin” in questo caso, il bonus è di 3000 punti (oltre agli altrettanti 3mila circa che si ottengono semplicemente colpendolo con i 7 colpi necessari a distruggerlo).
Il secondo livello di gioco è ambientato nel 1940, nel bel mezzo, quindi, della Seconda Guerra Mondiale.
Il compito di tentare di abbattere il nostro supercaccia è affidato questa volta a degli aerei monoplano, credo simili ai P-51 americani, sempre con spinta ad elica ma senza dubbio più veloci ed agili di quelli già incontrati qualche anno prima! FORTUNATAMENTE questi velivoli sono sprovvisti di lanciabombe, ma per compensare questa lacuna ogni tanto fa la sua comparsa un cacciabombardiere (guardandolo mi viene in mente il B-17) che, assumendo una traiettoria su linea orizzontale (come quella dei “boss”), spara contro al nostro aereo dei “comunissimi” proiettili... quattro i colpi necessari ad annientarlo e 1500 i punti elargiti a distruzione avvenuta, mentre 2000 sono quelli acquisiti sconfiggendo un’intera squadriglia di caccia.
Il boss di fine livello è un gigantesco bombardiere tipo B-29, del tutto somigliante a quell’ “Enola Gay” che sganciò la prima bomba “H” sul Giappone... niente bombe atomiche per noi, in questo caso, ma “solo” i classici 3000 punti per la distruzione del boss.
Anno 1970, guerra in Vietnam: è questo il periodo selezionato per il terzo livello e stavolta a contrastare il nostro “pilota temporale” sono dei velocissimi elicotteri di tipo Huey (Bell AB212) i quali, oltre a sparare i soliti colpi tipici anche dei nemici precedenti, lanceranno di sovente degli insidiosissimi missili a ricerca di calore, affamati (e perciò a volte “depistabili” dal pilota più esperto...) dei gas di scarico del nostro caccia ma fortunatamente vulnerabili ai colpi da esso sparati! 2000 sono i punti che verranno accreditati allo score per l’abbattimento di una squadriglia, mentre per l’annientamento del boss di fine livello, un gigantesco ACH-47A a due rotori, vi sarà il consueto bonus di 3000 punti .
Quarta epoca, Guerra delle Falkland, 1982: in un’era in cui anche gli aerei di linea sono capaci di velocità supersoniche (emblematici i “botti” che si avvertivano a terra, tipici dell’avvenuto superamento della velocità del suono, e che facevano vibrare i sottili vetri dei serramenti delle case di quegli anni...), il giocatore-pilota si vede impegnato a fronteggiare dei potentissimi e velocissimi Harrier capaci di sparare i soliti proiettili e i già visti missili a ricerca di calore, e dotati di motori a reazione che donano loro una velocità esattamente uguale a quella del supercaccia! Pericolosissime in questo “round” sono le squadriglie, perché i velivoli di cui sono composte fanno il loro “ingresso in campo” tutti insieme con la stessa direzione e stessa (elevata) velocità! Ancora 2000 i punti accreditati per l’eliminazione di una di queste squadriglie, e i soliti 3000 per la distruzione del poderoso bombardiere Vulcan, boss di questo livello.
Ed ecco che nel 2001, quinta ed ultima epoca di questa “vicenda”, il pilota terrestre è proiettato assieme al suo bel caccia nello spazio! In questo oscuro ambiente le fastidiose nuvole che hanno sinora caratterizzato la scenografia del gioco sono rimpiazzate da alcuni asteroidi, più consoni alla situazione e con le medesime caratteristiche “scenografiche” (e, fortunatamente, non dannosi per il caccia!). Nemici del livello sono quei velocissimi UFO per i quali il pilota ed il suo aereo erano stati originariamente preparati a combattere: velivoli dai movimenti imprevedibili (ma pur sempre con un loro pattern...), questi UFO, a differenza dei precedenti nemici “umani”, che non compaiono mai in squadriglie e sparano due diversi tipi di proiettili, entrambi a ricerca e dal comportamento veloce e imprevedibile (ma anch’essi, come i missili visti in precedenza, vulnerabili ai proiettili del supercaccia). Boss di fine livello è una gigantesca “Astronave-madre”, sempre del valore di 3000 punti, capace di sparare insidiosissimi ammassi di plasma!
Considerazioni
Time Pilot è un tipico “endless shooter”, perciò, ultimato anche il livello degli UFO, il gioco ricomincerà dalla prima epoca, con una maggiore velocità dei nemici e di conseguenza una più marcata difficoltà per il giocatore . I pattern di movimento dei nemici e dei loro proiettili sono sempre gli stessi per tutta la durata del gioco, quindi il pilota più smaliziato sarà sicuramente in grado, dopo aver studiato correttamente questi comportamenti, di destreggiarsi nell’inferno di “roba” che caratterizza i livelli avanzati e di raggiungere in tal modo punteggi elevati.
Esistono oltretutto dei modi per acquisire un maggior punteggio stando “comodamente” (per chi ha riflessi pronti...) in un determinato livello, raccogliendo quanti più paracadutisti gli è possibile (ricordo che dal 5° in poi i punti raggranellati sono ben 5000 cadauno!) e/o sparando solamente a bersagli come il piccolo bombardiere del 2° livello... Ben realizzato il comparto sonoro, per quanto perlopiù caratterizzato da fragori di spari, esplosioni e rumori “vari” (come quelli che accompagnano il viaggio temporale o quello fastidiosissimo che segnala la vincita di una vita) e corredato da due soli motivetti ascoltabili all’inizio della partita e durante la fase di “scrittura della sigla” sulla tabella degli hi-scores!
Conversioni
Veramente ben fatte entrambe le versioni per CBS ColecoVision ed MSX (praticamente uguali tra di loro e molto simili, fatta eccezione per i pochi colori utilizzati, al coin-op), “essenziali” quelle per Atari VCS/2600 e Intellivision, pessima (anche se con un buon dettaglio grafico) quella (pirata) per C=64! Di altre non posso dirvi le mie impressioni perché non le ho MAI viste...