In quest'ottica Turbo Outrun rappresenta il tentativo (perfettamente riuscito) effettuato da Sega di dare un seguito al celeberrimo Out Run, capolavoro assoluto di Yu Suzuki, che ottenne nelle sale giochi un successo straordinario pochi anni prima.
La struttura del gioco originale era molto semplice: una pazza e spensierata corsa contro il tempo a bordo di una sfavillante Ferrari Testarossa. Sembrerebbe ben poco (soprattutto agli occhi dei videogiocatori contemporanei) ma la realizzazione grafico/sonora eccezionale (siamo nel 1986!) e la perfetta calibratura e la curata raffinatezza del tutto trasformarono un semplicissimo concept di base in uno dei giochi più memorabili e divertenti del panorama videoludico mondiale e del quale ancora oggi, a quasi venti anni di distanza, se ne ricordano i pregi!
Ora, date queste premesse già all'epoca riconosciute, non fu certo facile per Sega realizzare un seguito di tale fenomeno ma ci riuscì in modo egregio proprio con Turbo Outrun.
In pratica il concept di fondo è sempre lo stesso, ovvero la corsa folle contro il tempo ma sono state fatte delle aggiunte e dei ritocchi tentando di donare alla formula originale una profondità maggiore ed introducendo ulteriori e molteplici livelli di sfida oltre a quello rappresentato dal cronometro (ed ovviamente dal traffico presente sulle strade).
Sega, con un'idea semplice ma "geniale", pensò infatti di sfruttare uno dei personaggi del gioco (NPC diremmo oggi), la biondina seduta accanto a noi sulla scintillante Ferrari F40 Spider, utilizzandolo come appagante "premio" per un tratto di strada percorso nel modo più veloce e spericolato possibile! La "splendida" (ricordo siamo sempre a cavallo tra gli anni '80 e '90!) ragazza, infatti, è contesa tra noi ed un terzo incomodo (impersonato dalla CPU) a bordo di una rombante Porsche 911 bianca anch'essa spider.
A questo proposito anche la scelta del mezzo del nostro avversario rappresenta un tocco di classe da parte di Sega, infatti la competizione tra marchi automobilistici storicamente da sempre rivali come Ferrari e Porsche rappresenta un'ulteriore stimolo alla gara serrata e quindi al divertimento. In pratica, il primo a sfrecciare sulla linea del check-point si aggiudicherà l'onore di avere accanto a sè la bella bionda oltre ad un cospicuo bonus di un milione di punti (!) nel caso in cui, anziché cambiare auto, la ragazza non decida di rimanerci accanto nel corso della tratta successiva!
Tuttavia i programmatori Sega non si limitarono solo a ciò ma con Turbo Outrun introdussero tante e tali varianti al gameplay rispetto al prequel che ne fecero un gioco quasi completamente diverso!
Se infatti nell'originale il segreto del successo risiedeva nel "pennellare" le traiettorie nel modo più pulito e veloce possibile (diciamo che si doveva adottare uno stile di guida da Formula 1...), nel sequel la guida risulta molto più sporca ed accidentata (potremo quasi dire di tipo rallystico...) grazie alla presenza di condizioni ambientali e climatiche avverse (pioggia, neve, olio e detriti vari sulle strade lungo le quali ci troveremo a gareggiare) che influiranno sulle prestazioni della nostra Ferrari in modo sensibile. Inoltre è stata introdotta oltre alla normale presenza di "traffico" anche quella della polizia che tenterà in tutti i modi di porre fine alla nostra galoppata trionfale verso il successo e le belle donne, inseguendoci lungo il percorso e tentando di speronarci per ricondurci alla ragione e ai limiti di velocità imposti dalla legge! C'è da dire che questo provocherà facilmente scontri ed incidenti spettacolari che potranno coinvolgere sia la nostra Ferrari, sia la Porsche dell'avversario (il quale ci invierà gli insulti del caso!) ma soprattutto anche tutte le macchine dei malcapitati automobilisti presenti oltre a noi sulla strada, creando ulteriore confusione (i relitti delle auto restano in pista!) e conseguente godimento del giocatore.
Per fortuna però ci è stata data anche una possibilità facile facile di sbarazzarci degli sbirri, dell'impiastro che tenta di rubarci la ragazza e delle altre vetture-lumaca in generale: si tratta del turbo (da cui il nome del gioco) attivabile a comando e che per un breve periodo di tempo (rappresentato a video da una barra di surriscaldamento della turbina) concederà ulteriore potenza al nostro motore facendo schizzare la Ferrari ad una velocità pazzesca per alcuni istanti. In questo modo potremo letteralmente far mangiare la polvere ai nostri avversari e goderci un'inebriante iniezione d'adrenalina e divertimento.
Per quanto riguarda l'aspetto puramente tecnico, invece, anche in questo caso Turbo Outrun riprende in maniera egregia tutti gli aspetti positivi del predecessore, ovvero grandissima velocità e fluidità e pittoresca bellezza dei paesaggi e dei fondali di gioco, ampliandoli e migliorandoli ulteriormente. La grafica è infatti bellissima, coloratissima e piena di dettagli e tocchi di classe, di una varietà incredibile ed appagante (ulteriore stimolo a giocare ancora ed ancora per apprezzarne a pieno tutta la sgargiante bellezza) e tutto ciò senza inficiare minimamente la sensazione di altissima velocità e fluidità con il quale il tutto scorre via davanti ai nostri occhi. Insomma, anche dal punto di vista tecnico, Turbo Outrun è una vera e propria gioia per i giocatori i quali ricompensarono Sega per tutti gli sforzi compiuti garantendogli una grande accoglienza in sala giochi.
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