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ID: 239571Il potenziale creativo di un videogioco non dipende interamente da esso. Il software va inteso come un involucro, più o meno largo e sagomato, che ogni giocatore deve riempire con la propria intelligenza, imprevedibilità, scaltrezza, al fine di determinare un'opera completa. La capacità del giocatore di influenzare le pieghe di un programma è il tema dominante del lavoro di numerosi studi di programmazione e rappresenta nondimeno l'aspetto nuovo della fruizione di un'arte, se tali vogliamo definire i videogiochi, o quantomeno uno step di avvicinamento tra il creativo e chi gode della sua opera. Tutto è relativo allo spazio concesso al giocatore, alla rigidità dell'involucro che gli si concede, passando per i lasergames, che consentono a volte un'influenza sul mero scorrere del filmato, ed arrivando ai celebri “god games” che ci pongono come arbitri di vita e morte di intelligenze artificiali che scimmiottano la nostra reale esistenza. Per fortuna, si può godere di una partecipazione creativa anche con molto meno.

Viaggiando a ritroso fino al 1982, ci imbattiamo in Mr. Do!, titolo prodotto dalla Universal che, come vedremo, condivide alcuni importanti aspetti col più noto Dig Dug. Facile fantasticare sulla sceneggiatura, vista anche la penuria di informazioni fornite: impersoniamo tale Mr. Do e sarà nostro compito raccogliere tutte le ciliegie presenti nell'area di gioco, vagamente rassomigliante ad un giardino, sebbene la fisica restituisca l'impressione di un ambiente sotterraneo. Ci toccherà farci spazio fra l'erba, evitando di farci raggiungere da agguerriti animaletti che non ci penseranno due volte a rincorrerci. Essi potranno muoversi esclusivamente attraverso i solchi tracciati dal nostro movimento, salvo sporadici abbattimenti di sottili barriere dovute al nostro passaggio in zone molto vicine tra loro. Assieme alle ciliege, troveremo anche dei frutti più grossi, probabilmente mele, che, una volta scavato un tunnel aldisotto di essi, precipiteranno verso il basso travolgendo ogni eventuale nemico. Altra soluzione per disfarci dei nostri nemici sarà il lanciarvi contro la nostra arma, una pallina capace di rimbalzi poco prevedibili, l'importante sarà tenere a mente che se non centreremo il nemico essa continuerà a muoversi fin quando non la raccoglieremo.


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ID: 239578Come anticipato, Mr. Do! viene accostato frequentemente a Dig Dug della Namco pur avendo un feel assai differente, eppure considerato da una critica piuttosto superficiale quasi alla stregua di un clone, a dispetto della contemporaneità di produzione. Il denominatore comune, tuttavia, riguarda l'ampio potere concesso al giocatore: in entrambi abbiamo a disposizione un'area di gioco da definire alla stessa maniera, scavando dei tunnel. In Dig Dug lo si faceva per stanare i nemici, qui per raccogliere delle ciliege, ma quel che importa è il legame dei tunnel con le traiettorie dei nemici: essendo questi ultimi capaci di muoversi solo lungo tali percorsi, rientrerà fra le possibilità del giocatore quella di approntare simpatici tranelli portatori di punti e facilitazioni. Mr. Do! rincara anche la dose con la possibilità di superare il livello tramite l'annientamento di tutti i nemici o il raccoglimento di un diamante che sporadicamente comparirà sullo schermo. Meccaniche di gioco che consegnano al giocatore le chiavi della regia, consentendogli di sperimentare le strategie a lui più congeniali, elevandolo più che mai a protagonista assoluto.


Che optiate per un atteggiamento aggressivo volto alla caccia del nemico oppure per un metodico approccio alle ciliegie, Mr. Do! vi offrirà un gameplay ugualmente avvincente. Assai gradevole è il ritmo di gioco, influenzato da nemici tangibilmente più rapidi di noi, che ci intimeranno celerità nelle nostre azioni. Non sono governati da un'intelligenza artificiale evoluta e molto raramente si mostreranno in grado di sottrarsi allo schiacciamento delle mele che li faremo crollare addosso, e non riusciranno nemmeno ad inseguirvi sempre efficacemente nei labirinti di tunnel scavati, tuttavia la loro velocità di spostamento è tale da complicare ogni azione evasiva. I controlli, per nostra fortuna, offrono una risposta pronta e la difficoltà non soffre di impennate improvvise, anzi, propone una curva prevedibile e confortante che ci accompagnerà per i quaranta livelli di gioco.


Tecnicamente, siamo di fronte a quello che ci si può attendere da un videogioco del 1982: la grafica offre una manciata di colori, ma sono adeguati allo scopo così come la risoluzione adottata. Il nostro Mr. Do è disegnato simpaticamente con la sua tenuta da maghetto, semmai sono i nemici ad esser confusamente definiti. L'accompagnamento è costituito da qualche jingle e dalle note di una famosa marcia, abbastanza ripetitiva da suggerirvi di abbassare il volume dopo pochi livelli.


Mr. Do! non è un titolo che lascia spazio a facili critiche: è frenetico, strategico ed allegro, ed anche se l'obiettivo di raccolta degli item nell'area di gioco non può definirsi originale, qui viene implementata con la massima efficacia.



ALTRE VERSIONI


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ID: 239572Atari 2600
Il principio del gioco è lo stesso, ci mancherebbe, ma l'impressione che se ne trae è quasi quella di un prodotto differente. E' realizzato complessivamente male, le animazioni sono approssimative e lo schermo è pieno di flickerii. C'è anche una importante differenza nella giocabilità: scavando due tunnel adiacenti non permane la sottile linea di separazione presente nel coin-op e ciò impoverisce questa conversione di alcuni spunti strategici.
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ID: 239573Colecovision
Sprite monocromatici, ma fedeltà generale più che buona. Le ciliegie qui possono anche essere mangiate a metà, ma è un dettaglio ampiamente trascurabile, al quale ci si abitua molto velocemente. L'incedere degli sprites è leggermente scattoso e, in casi di massimo affollamento, si intravede qualche flickerio. Nulla di preoccupante, rimane una godibilissima conversione.
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ID: 239574GameBoy
Conversione? Qui possiamo tranquillamente parlare di rivisitazione. Nessun elemento del coin-op è stato trasferito senza essere ridisegnato. Il lavoro è stato svolto anche bene, ma questo Mr. Do! si discosta troppo dall'originale. Il protagonista somiglia ad un nano di Biancaneve, gli sprites sono molto più grossi e l'area di gioco è dotata conseguentemente di scrolling. E' presente addirittura una mappa per tenere tutto sotto controllo, ma non chiamiamolo Mr. Do!
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ID: 239575Super Nintendo
Sul Nintendo a 16-bit, Mr. Do!, per nostra fortuna, non prova a strafare. La conversione è quasi un pixel perfect e non si avvertono tangibili differenze, una vera manna per i fan. Apprezzabilissima l'introduzione dell'opzione Battle Mode che ci presenta un comparto grafico aggiornato ed una modalità a due giocatori. Uno splendido lavoro!
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ID: 239576MSX
Una delle caratteristiche distintive dell'originale era l'elevato ritmo di gioco, completamente perso in qiesta trasposizione. Mr. Do! su MSX non è affatto brutto, ma lento da morire e per questo meno appassionante. Grafica e sonoro sono ben riprodotti, la giocabilità un po' meno.
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ID: 239577Commodore 64
Sprizza aria sessantaquattrista lontano un miglio ed anche se non è fedelissimo all'estetica dell'originale, ne conserva intatto lo spirito. Colori e risoluzione della macchina Commodore impongono un marchio e dei limiti, ma il gioco è fluido e veloce, peccato solo per alcuni elementi a video che tendono ad impastarsi.
VIDEORECENSIONE


COMMENTO FINALE


"Nella rigidità di una schermata fissa, la Universal racchiude un classico, proprio come la Namco fece per Dig Dug e Pacman. Mr. Do! è frenetico, innatamente simpatico grazie ad una tecnica non molto più che essenziale, con pochi elementi ma tutti azzeccati. Il concetto di scavamento dei tunnel offre al giocatore il potere di disegnare la propria strategia influendo attivamente sul percorso dei nemici, poco intraprendenti ma abbastanza rapidi negli spostamenti da costringerci ad elaborazioni immediate. Ancora oggi straordinariamente giocabile."





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Mr. Do! video gameplay