Anche se oggi, vedendo il titolo Activision, non vi dirà niente, al tempo, avere l’opportunità di rivivere in prima persona il secondo film degli Acchiappafantasmi, era motivo di entusiasmo per un fan come me.
Sono passati cinque anni da quando gli Acchiappafantasmi hanno distrutto Gozer, ormai di fantasmi in giro non se ne vedono più, e il gruppo si è sciolto: Peter è diventato presentatore di un programma televisivo, Egon continua i suoi studi da scienziato, Rey dirige un negozio di cose occulte e Winston anima le feste dei bambini. Un giorno, però, il figlio di Dana (ex di Peter e protagonista anche del primo film), Oscar, viene portato da una strana forza occulta, mentre era nel passeggino, in uno strano punto della strada; Dana impaurita chiede aiuto a Egon che riunisce i Ghostbusters per indagare sull’accaduto. Nel frattempo nel Museo cittadino in cui lavora Dana, arriva uno strano quadro con soggetto un inquietante uomo; Janosz, che è il capo di Dana, viene ipnotizzato da questo uomo che si dichiara essere Vigo il flagello dei Carpazi: egli vuole rinascere nel mondo,
Vedetevi il film o giocate a questo gioco che come detto sopra vi farà ripercorrere i momenti più particolari della pellicola dividendolo in tre Stages. Nel primo impersoneremo Rey, nell’intento di scendere giù nelle fogne per recuperare un campione di uno strano liquido rosso. Se nel film questa scena risultava abbastanza calma e tranquilla, nel gioco i programmatori han ben pensato di inserire tutta una serie di mostri che, oltre a terrorizzare il povero Rey (segnalata da un’apposita barra del terrore dove vedrete la sua faccia che si spaventerà ad ogni contatto con un fantasma, una volta esaurita la barra si avrà il game over), vi ostacoleranno non poco nella discesa (come per esempio le mani che escono dai muri che vi prenderanno, lasciandovi in preda degli altri mostri). Fortunatamente avrete dalla vostra tutta una serie di aggeggini capaci di polverizzare tutte le minacce (come i mitici zaini protonici).
La maggior difficoltà di questo primo livello sta nel fatto che si devono recuperare anche tre pezzi della aggeggio “succhia melma”, indispensabile per finire il livello; il problema subentra le prime volte che ci giocherete perché a causa anche la poca nitidezza della grafica, manco riuscirete a vederli questi pezzi, con conseguente arrivo alla fine dello stage (dove c’è il fiume di melma) senza poterlo riuscire a finire.
Superato questo ostacolo (io ci ho messo una vita), verrete accolti dall’intro del
Nel terzo ed ultimo livello impersonerete la squadra al completo (“swichandoli” a seconda delle esigenze) che arrivati al museo dovranno salvare il figlio di Dana, Oscar, prima che Vigo si impossessi del suo corpo.Tramite una funzionale grafica isometrica, dovrete recuperare il bambino dall’altare (prima che la barra presente alla sinistra della foto di Vigo si riempi), eliminare Janosz e poi scontrarvi contro Vigo in persona.
Sebbene nel 1989 si siano visti titoli tecnicamente migliori di questo su altre piattaforme, su Amstrad non era malaccio, e anche se la grafica era poco nitida, faceva il suo lavoro; stessa cosa per il sonoro: classici effetti “gracchianti” da Amstrad.
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