Roland Goes Square Bashing, mai nome fu più lungo, è un particolare puzzle game che ricorda per certi versi Q*Bert. Nei panni del cubissimo Roland dobbiamo risolvere particolari schemi in cui saltare da una piattaforma all’altra alla ricerca del percorso giusto. La difficoltà maggiore sta nel fatto che le piastrelle andranno scomparendo appena Roland ci si posa sopra, dando al giocatore poco tempo per riflettere su quale percorso possa essere quello giusto, anche perché una volta che sparisce la piastrella, la nostra “zolletta di zucchero con gli occhi” cadrà nel vuoto. Interessante il fatto che l’ambiente sia rappresentato in grafica isometrica, così da occultare alcune mattonelle dietro ad altre che solo ad una attenta e veloce analisi del percorso si possono svelare. Il titolo Amsoft si rivela, in questo modo, divertente e stimolante per la mente nonché abbastanza ostico. Il maggiore difetto sta nel fatto che i 20 schemi sono da risolvere in un unico colpo e, se all’inizio i primi livelli ci potranno sembrare abbastanza semplici, dopo il settimo schema tutto inizierà a complicarsi con percorsi tanto complessi che per assimilarli ci vorrà più di un tentativo. Purtroppo una vita ci è concessa e una volta arrivati al game over si dovrà ripetere tutto daccapo. Frustrante.
Passando al lato puramente tecnico, troviamo uno stile grafico semplice e povero di colori ma comunque funzionale al tipo di gioco. Menzione particolare va al sonoro: i programmatori hanno ben pensato di dare un suono diverso ad ognuna delle quattro direzioni in cui si può muovere Roland. Il risultato è una fusione dei suoni in concomitanza con il movimento del nostro alter ego che creano quasi una musica, peccato che, nonostante l’idea simpatica e originale per l’epoca, alla lunga stufi presto diventando quasi insopportabile, cosa non da poco considerando che tale tipologia di gameplay richiede un sottofondo più armonioso per favorire la concentrazione.
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