Piko Interactive, famosa nel riprendere vecchi giochi unreleased e pubblicarli a distanza di anni si è accaparrata la licenza di ben 4 titoli per gli appassionati collezionisti di macchine Nintendo. Stiamo parlando del picchiaduro action Exploding Fist per NES, poi abbiamo per SNES Tinhead un discreto platform impegnativo e Iron Commando, un picchiaduro a scorrimento che è sempre interessente (e che ricorda un po' il capcominano Cadillacs and Dinosaurs) e poi arriva il N64 con il platform 3D 40 Winks, uscito poi su PSX e mai arrivato sul 64 bit Nintendo.
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Fonte: Nintendolife
Come AlextheLioNet ho la cartuccia di Tinhead per Genesis e lo trovo divertente ma difficilotto e ripetitivo , graficamente è caruccio ,basta un pò di costanza ...però mi basta questa versione ,semmai vorrei Iron Commando ma ,ancora confido di trovare a prezzo umano la cartuccia giapponese ,a me basta solo la cartucci
Comunque sembra esserci anche giochi per MegaDrive e Jaguar ,ma mancano alcuni pubblicati in USA ...chissà come mai
The Way of the Exploding Fist (questo il tuo titolo integrale) era, fino a pochi anni fa, una versione beta di un titolo uscito nel 1985 per Commodore 64 e diversi home computer anni '80, la cui conversione per NES ad opera della TradeWest finì poi sulla rete sotto forma di ROM scaricabile (ne esistono due versioni, ma quella rifinita e senza bug per ora è disponibile solo su Evercade). Piko prese quella ROM e ne terminò la programmazione: in pratica è un titolo a metà tra Yie Ar Kung Fu (versione NES/Famicom) e Karate Champ (la ben più riuscita versione Arcade), dal gameplay simpatico ma dal sistema di salto un po' macchinoso.
Tinhead, presente sulla collection in versione Mega Drive, è anch'esso simpatico, forse a tratti un po' punitivo e ripetitivo, ma si lascia giocare: peccato per la colorazione dei nemici la quale ne impasta i colori con lo sfondo....spero che la versione SNES non soffra del medesimo difetto.
Discorso del tutto diverso per Iron Commando, puybblicato nel 1995 da Arcade Zone (è tutto dire....) sul solo Super Famicom in Giappone col titolo "Iron Commando: Koutetsu no Senshi" e ristampato per la prima volta nel 2017 in versione internazionale proprio da Piko Interactive: il titolo presenta un design generale noiosamente anonimo, e dopo ben pochi istanti di gioco appare chiaro di come non fosse altro che una copia spudorata del caro vecchio giocone Arcade dedicato a The Punisher - quello assieme a Nick Fury - (le bombe ad esempio si lanciano saltando e pure i calci aerei sono praticamente gli stessi), ma il problema principale è la difficoltà di gioco e la sua AI fin troppo punitiva.
Su Evercade è presente la versione SNES, la quale mostra un posizionamento dei tasti di controllo davvero astruso e soprattutto una eccessiva difficoltà di gioco, nonostante il gioco sia inizialmente settato già al livello più basso. E' già assai se si riesce ad arrivare ai tre quarti del primo livello, figuriamoci al Boss dello stesso: i nemici ti attaccano alle spalle e ti sparano da più fronti senza lasciarti respiro, rendendolo estremamente frustrante e davvero poco godibile!
Se si perdono tutte e tre le vite disponibili, cosa estremamente facile, si riparte dall'inizio del livello.
Peccato per gli effetti sonori, che danno davvero soddisfazione, e la buona colonna sonora.
In una sola parola: evitabilissimo.
Non capisco davvero il senso di ripubblicare un titolo così mediocre....
Ti sta parlando uno che prima di provarla la denigrava anche ben più pesantemente di te.
Iron Commando comunque non è tosto, ha semplicemente una AI programmata male assieme ad una hit detection davvero approssimativa e delle lifebar dei nemici davvero eccessivamente lunghe, difetti su cui Piko non è mai intervenuta (forse per preservare il materiale originale), e la versione Evercade è la rom che la stessa Piko ha poi riversato sulle cartucce fisiche sia prima che ora!
E' un titolo clone con una bella colonna sonora, effetti sonori soddisfacenti, ottimo comparto grafico ma pessima giocabilità. Non sono solo io ad affermarlo, ma anche chi ha avuto la "fortuna" di provarlo su hardware originale per poi rendersi conto della sua spiccata mediocrità.
Titoli tosti nel vero senso del termine sono altri, come ad esempio Holy Diver di Irem, ristampato da Retro-bit anch'esso esattamente com'era, tosto fino a farti impazzire, ma non è un difetto come nel caso di Iron Commando: voglio dire, spesso tende al quasi impossibile ma, per porlo a termine, basta studiarti una strategia, avere tanta pazienza e lo si fa. Iron Commando a malapena riesci ad arrivare al primo boss di fine livello.