La decisione di quest'ultimo di puntare tutto sul settore computer mise di fatto "in naftalina" la nuova console per un anno e mezzo.
Questo impasse si sbloccò solo a fine 1985, quando, sulla scia delle buone vendite natalizie del 2600, Tramiel ritenne che la carta Atari 7800 poteva essere giocata. La console venne così presentata ad inizio 1986 al Winter CES di Las Vegas (9-12 gennaio).
Atari investì un budget alquanto ridotto per la commercializzazione del 7800 ProSystem, sistema che comunque, grazie soprattutto alla retrocompatibilità con il 2600 (i titoli in esclusiva non superano la sessantina), gli valse una quota di mercato intorno al 10%.
Basata sulla CPU MOS Technology 6502C a 1,79 Mhz e sul chip grafico MARIA (fino 25 colori a video da una tavolozza di 256; risoluzioni: 160 × 240 / 160 × 288 / 320 × 240 / 320 × 288; fino a 100 sprite a video), questa console paga lo scotto del "livellamento" al VCS sul lato sonoro con la mancanza di un più polifonico chip POKEY (benchè Atari ne avesse previsto l'utilizzo direttamente via cart appositamente chippate su richiesta dello sviluppatore, questa possibilità venne sfruttata solo per Ballblazer e Commando).
Buon compleanno Atari 7800!
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"Despite having the capability to support sound chips in cartridges, almost no 7800 cartridges feature POKEY hardware for enhanced sound. Ballblazer, released in 1987, uses the POKEY to generate all music and sound effects. Similarly, Commando, released in 1989, uses a POKEY to generate in-game music while the TIA generates the game’s sound effects for a total of 6 channels of sound." ( http://retrovideogamesystems.com/atari-7800-prosystem/ )