In vendita già a partire dal settembre dello stesso anno come "Amiga" tout court (almeno in una fase iniziale -si trattava appunto dell'A1000, ma la differenziazione in modelli era ancora di là da venire-), questo computer si caratterizzava dunque per una spiccata attitudine "multimediale", così sottolineata 9 anni dopo, in riferimento alla bancarotta di Commodore International, dalla rivista Byte Magazine: [Amiga 1000 was] "the first multimedia computer... so far ahead of its time that almost nobody -including Commodore's marketing department- could fully articulate what it was all about.".
In effetti questi computer firmati dal grande Jay Miner risultavano più avanzati sul fronte grafico e sonoro rispetto a qualsiasi altro sistema del periodo, eccetto ovviamente le costosissime workstation grafiche e, se si prende in esame anche il mercato giapponese e si includino i sistemi usciti due anni dopo, lo Sharp X68000 e l'Acorn Archimedes. Gli Amiga, infatti, sono caratterizzati da una complessa quanto efficiente architettura custom basata su co-processori dedicati, come Fat Agnus (con relativi Copper e Blitter), Denise e Paula. Grazie a queste specifiche, questo 16-bit Commodore può essere considerato rivoluzionario per il suo proporsi già a metà anni '80 come una vera e propria "workstation economica" particolarmente adatta per l'editing audio e video, oltre che, naturalmente, per l'intrattenimento elettronico.
Un altro importante punto di forza degli Amiga è costituito dal preemptive multitasking, feature già esclusiva dell'OS1.x che consente di eseguire più programmi in contemporanea attuando un'"intelligente" condivisione della CPU tra più processi concorrenti. Per farsi un'idea della modernità di questa caratteristica, basti pensare agli altri sistemi operativi che lo hanno adottato, SO sviluppati negli anni 1991/93/95 come Linux, OS/2.x, Windows NT 3.1 e Windows 95.
Buon compleanno Amiga!
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La migliore grafica dell'epoca, il miglior hardware dell'epoca, il miglior audio dell'epoca, preemptive multitasking os, prezzo piu' basso dei competitors (ibm/apple) , compatibilita' 8088 (con sidecar), testimonial "importanti" e ZERO interesse per la macchina negli stati uniti...
@dark: In America c'era la nazionale IBM che producevano PC a basso costo e si sa più nazionalisti degli americani non ci sono. Per fortuna noi europei siamo di mentalità più aperta ,ne abbiamo capito le potenzialità e ne abbiamo decretato il successo. meritato per me.
Direttamente dagli articoli su ars technica ecco LA pubblicita' con cui commodore avrebbe dovuto "spingere" amiga
@maxtex74
Commodore international aveva sede legale nelle bahamas MA il quartier generale e' sempre stato negli USA, cosi' come la controllata mos technology era al 100% statunitense. La stessa nintendo probabilmente temeva il nazionalismo degli americani, tanto da voler inizialmente far distribuire il NES da atari, dopo il rifiuto di atari si mise in gioco in prima pertsona E in poco tempo tempo conquisto' il mercato semplicemente adattando l'advertising al lifestyle americano. Si era SEMPRE nel 1985
Purtroppo non sono mai riuscito a comprendere "quanto" fosse importante il fenomeno sharp x68000/fm towns in asia