Atari 520STLa presentazione dei primi computer della serie che avrebbe contrassegnato la 16-bit generation di Atari, il 130ST, il 260ST e il 520ST, fu appunto uno degli eventi clou del Winter Consumer Electronics Show tenutosi a Las Vegas nel gennaio 1985.

Nel corso del medesimo evento e nella stessa giornata del 5 gennaio furono inoltre presentati Commodore 128, Commodore LCD, Atari 65XE e Atari 130XE.

"ST" stava per "Sixteen Thirty-two" e si riferiva alla CPU Motorola 68000 montata su questi sistemi. Tale processore, infatti, si caratterizza per un'architettura a 32-bit (Thirty-two: "T") e per un data bus a 16-bit (Sixteen: "S").

Gli Atari ST, dunque, puntavano sulla medesima CPU dei Macintosh 128K e 512K presentati l'anno prima da Apple e, come questi ultimi, proponevano un'interfaccia grafica di tipo WIMP (Window, Icon, Menu e Pointing device), su ST denominata GEM (Graphical Environment Manager) e sviluppata da Digital Research.

Atari 520ST

Benché inizialmente presentato in tre modelli, l'Atari ST iniziò ad affermarsi con quello dotato di 512 kB di RAM: il 520ST. Il prototipo 130 e il 260ST, infatti, non avevano abbastanza memoria per far girare buona parte dei software più importanti ed erano vincolati ad un sistema operativo (TOS: The Operating System) su floppy disk. Il 520ST, viceversa, aveva il TOS 1.0 memorizzato in ROM.

Articolata in un totale di 12 modelli, la serie ST/STE ha avuto un ciclo di vita pari a 8 anni (1985-1993), alcuni dei quali piuttosto prolifici anche sul fronte videoludico, con un picco nell'anno 1989, quando erano davvero numerosi i titoli sviluppati anche per questo sistema.

Atari 1040STF

La linea ST fece registrare buoni numeri di vendita, in particolar modo in Germania, UK, Francia e Finlandia. In effetti, al netto di una certa freddezza riscontrata nel mercato statunitense, dove Atari Corp. riuscì a vendere solo un computer su quattro, si trattò comunque del miglior risultato commerciale mai ottenuto da questa storica casa nel settore dell'informatica.

Quantificare oggi la diffusione degli ST
, con i modelli 520STF e 1040 STFM in pole position per quanto concerne le vendite, è piuttosto difficile, ma un totale di 3-4 milioni di unità potrebbe comunque essere un ragionevole ordine di grandezza.

Il motivo di questi numeri è efficacemente sintetizzato dallo slogan atariano "Power Without The Price". Si trattava infatti di un sistema piuttosto flessibile e complessivamente apprezzabile a livello di potenzialità, che già nel 1986 poteva essere acquistato in un bundle con incluso il monitor monocromatico SM124 ("HD", ovvero 640x400) a "soli" 1000 dollari.

Atari 520 e 1040STF

Un prezzo indubbiamente competitivo per un computer con 512 kB di RAM che montava un 68000 a 8 MHz, sfoggiava per la prima volta un'interfaccia grafica a colori (fruibile per i possessori di monitor SC1224) e vantava specifiche tecniche complessivamente superiori a quelle dei più costosi Macintosh.

Buon Compleanno Atari ST!

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