Nel corso di un'intervista rilasciata a Lemonde.fr, il game designer nipponico noto per titoli del calibro di Resident Evil (1996), Dino Crisis (1999), Resident Evil (remake -2002-), Resident Evil 4 (2005), Vanquish (2010) e il recentissimo The Evil Within ha "rivelato" quanto segue riguardo alle origini del capostipite della RE series:
"Quando Sony ha annunciato le caratteristiche tecniche [della PlayStation] e il numero di elementi in 3D che si potevano mostrare a video, eravamo scettici [...] Ho così ripensato il gioco [Resident Evil] partendo dal principio che la console sarebbe stata il 50% meno potente rispetto a quanto annunciato. Ho dunque optato per uno sparatutto in prima persona. In questo mondo gli unici elementi in 3D da mostrare sarebbero stati i fondali e i nemici."
"Fu allora che giocai ad Alone in the Dark, titolo che si componeva di fondali statici. Risultò molto interessante, poichè l'espressività dell'insieme si rivelò davvero notevole. Fu così che la tappa successiva consistè nell'adattare Resident Evil a quel modello" [...] "Senza [Alone in the Dark] Resident Evil sarebbe probabilmente divenuto uno sparatutto in soggettiva." (Shinji Mikami)
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Shinji Mikami: avevo concepito Resident Evil come uno sparatutto in prima persona... quando giocai ad Alone in the Dark e...
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- Pubblicato: 02-11-2014, 02:36
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Chissà se il reboot della serie prenderà questa strada.
Potrebbe essere l'uovo di colombo per rivitalizzarla dopo il tonfo del 6.
O forse no.