Le nuove rivelazioni di Joachim Kempin chiamano in causa Sega, riferendosi al periodo immediatamente precedente al debutto del Dreamcast (1998).
L'ex dirigente Microsoft, che già aveva svelato alcuni retroscena sul progetto XBox, sbilanciandosi anche in previsioni sulla nuova console della casa di Redmond, ha infatti dichiarato quanto segue (LINK):
"All’epoca c’erano tre grandi aziende sul mercato, ed erano Sony, Sega e Nintendo. Si parlava spesso di un possibile acquisto di Sega o qualcosa del genere che si è mai realizzata, ma in realtà abbiamo avuto la possibilità di vendere loro la licenza di quello che chiamavano Windows CE, un fratello minore di Windows, per girare nel loro sistema e farne la loro piattaforma [il Dreamcast -in effetti questa console usava per alcuni giochi il sistema operativo Windows CE-]."
"Ma per Bill Gates questo non era abbastanza, non pensava che Sega avesse abbastanza muscoli per riuscire a fermare Sony, quindi abbiamo fatto la nostra XBox."
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Forse Gates ha visto che i muscoli di Sega erano atrofizzati, "inallenabili", un marchio ormai troppo debole per essere aggiustato in tempo agli occhi delle masse, per cui ha ritenuto opportuno plasmare un nuovo marchio.
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Impossibile non pensare a "cosa sarebbe successo se?"