Nel corso di un'intervista rilasciata a Games Industry (LINK), il direttore di Splinter Cell: Blacklist ha espresso il proprio punto di vista sul futuro dell'industria videoludica e, nello specifico, sui titoli “tripla A” (e "tripla a" o "aaa"):
"L’intero mercato sta subendo un drastico cambiamento delle sue priorità, un allontanamento dall’importanza assoluta della grafica e dei valori di produzione e creazione di contenuti, verso una profondità sistemica. Questo trend costringerà ad aprire gli occhi agli sviluppatori come me, che lavorano su serie già affermate con molti seguiti, e sarà anche una chiamata alle armi per le software house più piccole."
"Per il futuro suggerisco una nuova classe di giochi ‘aaa”, scritto con le lettere minuscole. Fra le qualità chiave dei titoli ‘aaa’ ci dovrà essere un affidamento sul design sistemico, e dovranno essere giochi a finale aperto che permettano una vasta gamma di possibilità e strategie invece di un solo ‘giusto' approccio. Sarà importante anche avere un multiplayer asincrono. Un grande esempio di ‘aaa’ è Minecraft." (Patrick Redding)
LINK
Per questo molte materie diventano troppo complicate, anche solo da approcciare.
Questo vaneggia.
"[...] verso una profondità sistemica."
"[...] dovrà essere un affidamento sul design sistemico, e dovranno essere giochi a finale aperto che permettano una vasta gamma di possibilità e strategie invece di un solo ‘giusto' approccio. Sarà importante anche avere un multiplayer asincrono. Un grande esempio di ‘aaa’ è Minecraft."
In effetti il tutto fa un po' conferenza ad alto "tasso culturale" (per lo più apparente)... dove ti alzi alla fine cercando di convincerti del fatto che l'oratore abbia effettivamente "volato alto" (anche e soprattutto perchè non hai capito un granchè e ti scoccia ammetterlo ).
Anche se a me sorge il dubbio che alla fin fine alluda semplicemente ai free-to-play, indicandoli (al solito) come "unico futuro possibile".
Poi interviene Tizio che afferma che sia un aaa, e che gli altri non capiscono nulla, ma Sempronio puntualizza che sia un AAA invece.
Ma per Caio sarà un AaA, per via di certe sottigliezze, che pensa di vedere solo lui, ma che le vedono tutti, per cui molti altri consiglieranno di aggiungere una B: AaAB, perchè vi è una componente strategica basata sul multiplayer.
Ma poi esce il titolo che prevede l'utilizzo di una Smart Bomb, e le attuali classificazioni si fanno fottere: ora è un AaAB MMORPG, perchè si può giocare in Internet con altri 4 giocatori, ma non c'è il Co-op in locale. In Online sì però, per cui è un AaAB MMORPG CO-OP.
E chi non capisce di cosa si parli è solo un Nabbo e deve raggiungere almeno 10000 post in un forum per poter proferire verbo, altrimenti è OUT!
EDIT: poi escono i libri tipo 1001 Videogames ecc... ecc.. in cui alla scheda di ogni titolo, alla voce Piattaforma leggi per il 99% dei titoli "VARIE". Eh, ma ce la devi mettere comunque, altrimenti non sei professionale...
EDIT 2: poi arriva il vero Nabbo ed esclama: ma è come Doom!
e l'altro dice che è un ABCB perché si è visto tutta la serie di Orange Road...
I difetti più gravi (imho) sono:
-aver considerato molti titoli abbastanza anonimi (troppi per i portatili anche), a volte fissandosi e interstardendosi per mettere tutti gli esponenti di una saga, anche se rifacimenti uguali uguali
-stai facendo un libro sui videogiochi, raccontandoli o descrivendoli singolarmente: non puoi mettere per il 50% di essi la foto di una schermata e per il restante nulla. La bellezza sta anche nel guardare quello di cui parli (Mi parli di Gorf, ma non ho idea di come sia (o almeno, io lo so, ma è deprimente non vederne una schermata)).
Tra i pregi:
-il libro pesa troppo. Quando lo leggevo a letto dopo un pò mi si addormentavano le braccia...