Jonas AntonssonNel corso di un'intervista concessa ad A List Daily, il boss dell'indie developer finlandese Gogogic ha rilasciato alcune dichiarazioni relative al ruolo dei single-player games nell'attuale mercato videoludico, con annesso excursus storico sui primordi dell'intrattenimento elettronico:

"La meccanica dei giochi single-player è un trucco, questi infatti, sono realizzati per essere giocati con altre persone e non importa se online o dal vivo. I primi videogame sono stati progettati come esperienze multiplayer, ma quando nacquero titoli del genere per computer e console ci fu bisogno di realizzare un antagonista e/o protagonista per puri scopi commerciali. Non si poteva dipendere dall'unione delle persone per ottenere una particolare esperienza sincrona di un determinato gioco. Sarebbero state soffocate le vendite. E dal momento che all'epoca non si potevano connettere le persone in maniera così semplice come oggi, nacquero gli arcade."

"Un gioco è un'attività multiplayer e possiamo capirlo quando guardiamo i bambini che s'inventano degli amici immaginari con cui divertirsi, con cui parlare e interagire. Ma ora che siamo in grado di connettere le persone in maniera semplice, la necessità di giochi single-player è calata sensibilmente. Ci sono molte storie e trame a disposizione e siamo ritornati di nuovo a costruire esperienze multiplayer in linea con quella che è la vera essenza dei giochi." (Jonas Antonsson)

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