Secondo un recente studio condotto da PriceCharting, molte videogiocatrici si sentirebbero "perseguitate" da altri utenti durante le sessioni di gaming online, essendo fatte abitualmente oggetto di insulti "sessisti" e richieste a sfondo sessuale.
Tale ricerca, basata su un campione di 800 giocatori di entrambi i sessi, ha fatto registrare i seguenti risultati:
- il 63% delle videogiocatrici si è sentito infastidito durante le sessioni di gaming online a causa, per l'appunto, di insulti "sessisti" e richieste a sfondo sessuale;
- il 35% delle videogiocatrici ha reagito a questi comportamenti diradando le proprie sessioni di online gaming, mentre il 10% ha appeso definitivamente pad / tastiera & mouse al chiodo (almeno per quanto concerne i match in rete "chat integrated");
- l'80% degli intervistati (di ambo i sessi) ha dichiarato che la maggior parte delle persone con cui ha giocato ha manifestato un' inclinazione al sessismo.
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Insulti “sessisti” durante le sessioni di gioco online per il 63% delle giocatrici
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- Pubblicato: 12-09-2012, 14:11
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Dei 70 uomini 40 sono sessisti, delle 30 donne lo sono 20.
40 contro 20: aiuto ci perseguitano. Ma loro sono in percentuale di più.
Ma di quei 70 uomini, 20 si fingono donne.
Quindi risulterebbe 50 donne e 50 uomini.
L'uomo che si finge donna non è normale, quindi di quelle 20 donne finte, si tratta di 20 uomini sessisti.
Dei 50 restanti uomini ne restano 20 sessisti. Per fare 40 in totale.
Sulle 20 donne sessiste "finte" si aggiungono le 20 donne vere sessiste: 40 sessisti uomini contro 40 sessiste donne.
Non sanno più a cosa attaccarsi i difensori delle donne (al 99% proprio donne) a qualsiasi costo?
Poi decidi di uscire di casa e lamentarti che il leone voglia sbranare anche te.
Già... è bene ricordare che...
"In Africa, tutte le mattine, quando sorge il sole, una gazzella muore. Si sveglia già morta, perché si vede che non stava molto bene il giorno prima e allora... comunque, sempre in Africa, tutte le mattine, quando sorge il sole, un leone appena si sveglia comincia a correre per evitare di fare la fine della gazzella che è morta il giorno prima. E poi, correndo, vede che c'è la gazzella morta il giorno prima lì e dice 'Che cosa corro a fare? Mi fermo e gli do due mozzicate'. Comunque, dove voglio arrivare? Non è importante che tu sia un crotalo o un pavone. L'importante è che se muori, me lo dici prima."