Nel corso di un'intervista concessa ad Eurogamer (LINK), Ron Gilbert, noto game designer americano cui si devono point-and-click adventures del calibro di Maniac Mansion, The Secret of Monkey Island e Monkey Island 2: LeChuck's Revenge, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
[in riferimento alla quasi scomparsa delle avventure punta e clicca] "Io incolpo Doom. Perché prima che uscisse Doom, i giochi avevano ritmi molto più lenti e la gente era più interessata a pensare, alla strategia. Le avventure sono giochi molto lenti che ti assorbono in essi. È come se il giocatore godesse il momento di essere dentro il gioco. Poi è uscito Doom, che era viscerale, veloce, che ti faceva sparare alla gente e far saltare in aria tutto. E questo ha cambiato il modo di pensare di molta gente, ed ha attratto un pubblico più vasto verso i videogiochi."
"Le avventure non sono mai morte davvero. Hanno continuato a vendere le stesse copie che hanno sempre venduto. Il problema è che qualsiasi altro genere ha cominciato a vendere di più. Si tratta di stagnazione più che di tracollo."
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Ron Gilbert sulla quasi scomparsa delle avventure punta e clicca: "Io incolpo Doom"
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- Pubblicato: 12-09-2012, 10:47
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Sale giochi che impazzavano...
In effetti, su PC-DOS molti giochi strategici o di ruolo del tempo richiedevano molta più applicazione di pensiero e tempi morti, ma è molto riduttivo.
Per quanto riguarda la morte delle avventure grafiche: io direi che c'è stato un periodo di appannamento, ma nella situazione attuale se ne trovano molte, e continuano ad uscire.
Alla fin fine, all'epoca le migliori le sfornavano Sierra e Lucasfilm, ma quantitativamente non è che ce ne fossero così tante, visto anche che le loro uscite si spalmavano nel tempo.
La qualità? E' un intrecciarsi di ricordi e di novità.
Diciamo la verità, quante di quelle avventure grafiche erano oggettivamente sublimi? Io dico solo una: Monkey Island 2 (magari con Indy and the Fate of Atlantis).
Il primo è stato in grado di inventare il desiderio e il sogno piratesco (e ci riuscì alla grande, ma così come molti altri giochi hanno fatto in altri generi: ma svanito l'effetto novità, è giusto che poi diventi più difficile ripetersi in questo ambito, avventura o non avventura), ma come avventura grafica in sè forse è stata un pò troppo idolatrata.
Un esempio? Gli scontri a suon di battute. Possibile che, oggi, leggendone qui e lì, anche in recensioni in retrospettiva, leggo di gente che ci ride sopra? A me quelle battute non solo non hanno mai fatto ridere, ma trovavo seccante all'epoca girare come un fesso alla ricerca della battuta da scrivermi per poi assegnarci la risposta opportuna.
Non capisco. Sembra quasi un "dobbiamo dire che era meraviglioso, altrimenti non sappiamo cosa dire".
no, il genere delle AG era una miniera di buone idee, sperimentazioni e di genialità. Oggi è solo una nicchia che si atrofizza nel ricordo.Solo pochi hanno proposto qualcosa di buono negli ultimi tempi.
Per quanto riguatda il primo MI penso che si tratti di una lezione di game desing da tenersi stretta come l'oro. Un po' come il primo Maniac Mansion.
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I Have no Mouth and i Must Scream
Sanitarium (che ha avuto una specie di sorte a la Planescape Torment) e The Last Express..
Grim Fandango (addirittura molti storsero il naso quando uscì): in 3D, non si clicca con il mouse???
I Leisure ecc... e gli Space Quest erano più di nicchia. La serie di Larry, poi, se consideriamo i primi episodi, nessuno oggi li rigiocherebbe mai (parser testuale?)
Full Throttle, ammirato da molti, ma che finii in un pomeriggio... io non la vorrei mai più vedere una avventura di una longevità del genere, a prezzo pieno.
I vari Legend of Kyrandia e Simon the Sorcerer, che per quanto belli da giocare non avevano questa grande nomea, tanto che alla fin fine, per ll'interfaccia di gioco scopiazzavano alla grande dai titoli più famosi.
E se ci pensi tra un Monkey 1 e un Grim Fandango non passò solo un anno, ma qualcosa in più. Non c'era tutta questa concentrazione di uscite. Quando ne finivo una dovevo attendere il prossimo meritevole. Oggi ne finisci una, e comunque ne hai un'altra che puoi affrontare, appena uscita. All'anima della penuria di AG. Questo per dire che il genere tanto morto non lo vedo, tanto che esistono store online che vendono solo quel genere.
Aggiungerei comunque alla lista Loom.
Molta della magia di quei giochi sai in cosa la trovavo? Un dettaglio davvero strano e inspiegabile: i font usati per i testi a video... li trovavo ipnotizzanti
Magari qualcuno di oggi lo sarà in futuro.
Mi sembra che stai confondendo i tuoi gusti personali con una visione molto soggettiva e dettata dai gusti personali. Le avventure sono state uno dei generi di punta del mercato dalla fine degli anni ottanta fino quasi a metà dei novata. Tutte le grandi case si cimentavano in almeno un'avventura punta e clicca perchè il pubblico ne chiedeva molte e ce ne uscivano davvero tante. Alcune dici che non hanno fatto il botto, beh si proprio perchè era un genere molto più popolare di quanto non lo potrebbe essere adesso.
Il genere oggi è morto perchè non è più nel mercato mainstream invece una volta ne era una parte fondamentale.
Ma di fatto il gioco PC era di nicchia all'epoca: le macchine da gioco erano altre. Ed anche chi aveva il PC bisogna vedere se poteva permettersi configurazioni tali da poterle giocare.
Anche Wizardry ha raggranellato capitoli su capitoli. Era di nicchia. Una nicchia più piccola, ma sempre nicchia era (GOG rispondi!)
Edit: aggiungo. Quanti e quando hanno cominciato ad amare le avventure grafiche davvero? Il botto lo fece Monkey Island, ma soprattutto il secondo. Perchè? Perchè molti lo giocarono proprio su Amiga, macchina che veniva usata per giocare. Anche io mi ci metto: lo finii con tutti quei dischetti che rompevano le balotas. Perchè Loom non è stato così amato, da così tante persone? Eppure uscì anch'esso su Amiga (lo presi anche a 19000lire in un cestone delle offerte, insieme a Lemmings 2, ricordo benissimo).
Ci sono stati sul serio 2-3 titoli che hanno creato quella speciale magia intorno quei giochi. Gli altri, sebbene molto belli, facevano più che altro da contorno. Ma questo valeva per ogni altro genere.
Aspetta un attimo! stiamo un po' mischiando le cose. Io parlo del periodo fine 80 prima metà 90!
Negli anni 80, gli home computer erano macchine difussissime e con ludoteche molto nutrite, c'era una pirateri pazzesca vero, ma questo non ha impedito a casa come Sierra e Lucas di fare davvero tanti guadagni. Questa cosa è continuata anche negli anni 90 su DOS e Amiga. Non erano macchine di nicchia erano davvero motlo diffuse semplicemente il mercato non era lo stesso delle console, all'epoca erano due mondi abbastanza divisi e non mi sembra si contrapponessero più di tanto. Lucas e Sierra hanno fatto i milioni con i loro giochi non erano delle nicchie. Forse tu prendi come punto di riferimento esclusivamente il mercato Italiano, non saprei, però se tu ti vai a leggere riviste dell'epoca ti potresti fare un'idea di quanto davvero vendevano questo genere di giochi.
Quanti iniziarono ad amare le avventure? Dici Monkey Island? No temo proprio di no, Monkey Island è stata solo una tappa, prima ci sono tutte le avventure semi testuali di Sierra (la saga di King Quest per esempio) e quella di Larry che vendeva veramente tanto (grazie anche i "gadget" ma vendeva). Prima ancora delle sierra c'erano le avventure testuali della Infocom che erano amatissime, Zork e giù di li. Lucas ha dato una bella scossa al genere e al mercato (e anche alla storia dei videogiochi se vogliamo) ma non è stata la prima a fare avventure!