Alex Hutchinson, direttore creativo di Assassin's Creed 3In occasione del GamesCom 2012, il direttore creativo di Assassin's Creed 3 ha nuovamente difeso con dovizia di argomentazioni la controversa annualizzazione della serie, sottolineato la pressante esigenza di fare cassa nell'ambito dello sviluppo di "blockbuster da tripla A" e disquisito sull'"AC franchise", evidenziandone la "maledizione del successo" che "impone" determinate strategie commerciali:


"Da quando qualcosa è meno sorprendente se lo si rilascia una volta all'anno? Se Breaking Bad venisse mandato in onda due volte a settimana io lo guarderei due volte a settimana. Se i Radiohead facessero uscire un album ogni sei mesi, io lo comprerei ogni sei mesi. Se la gente vuole questi blockbuster da tripla A, dovrà accettare il fatto che dobbiamo guadagnare soldi in qualche modo. E' molto raro che si producano guadagni al primo episodio della serie. Assassin's Creed 3 rappresenta un impegno gravoso; abbiamo rifatto daccapo una serie di cose, tra cui la tecnologia. Eventuali guadagni che un editore può fare nel rendere più rischioso un progetto sono eccezionali. La gente dice che questo è il lato oscuro del capitalismo, ma è una questione più simile al comunismo; il successo dei grandi progetti finanzia quelli piccoli."

"Abbiamo letto le recensioni di Assassin's Creed Revelations e qualcuno si è chiesto se questo episodio rappresentasse la fine della serie. Noi invece, pensavamo ad un rallentamento, visto che il gioco ha ottenuto una votazione di 80 su Metacritic, e non è niente male. Il nostro modo di vedere Assassin's Creed 3 ora, è come un franchise, come Mario o Resident Evil, che avrà quindi, i suoi alti e bassi. Il piano originale non prevedeva una serie continuativa, ma ora il piano è cambiato. La maledizione del successo, se così si può dire. Allo stesso tempo, se riusciremo a mantenere la serie interessante e fresca, non vedo perchè non dovrebbe andare avanti. Nintendo per esempio, è stata grande a rinvigorire i propri franchise, così come hanno fatto altre software house giapponesi. Sentiamo che possiamo riuscirci anche noi." (Alex Hutchinson, direttore creativo di Assassin's Creed 3; stralci di un'intervista concessa a CVG -LINK- durante il GamesCom 2012)

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