Secondo Gordon, la casa di Kyoto seguirà le orme di Sega, diventando, così, una software house e dedicandosi allo sviluppo di titoli per sistemi Apple.
Di seguito le parole di Bing Gordon:
“Alla luce dell’andamento del mercato videoludico portatile di questi anni e della possibilità di acquistare smartphone e tablet multifunzione per poche centinaia di dollari, come nel caso recente del Nexus 7, penso che Nintendo abbia già intrapreso la strada che la porterà prima o poi ad essere solo una software house. Abbiamo visto accadere la stessa cosa con SEGA negli scorsi anni: certo, Nintendo può contare su sviluppatori di talento e su una struttura aziendale decisamente più solida, ma le pressioni esterne sono fortissime e travalicano i confini dell’industria videoludica stessa."
"Apple ad esempio non è un attore ‘primario’ del settore dei videogiochi, eppure se osservate come sta andando la guerra tra le console portatili e i device multifunzione capirete che è proprio Apple la diretta concorrente di Nintendo. Finché nel settore ci sarà un genio del calibro di Miyamoto, varrà la pena acquistare sistemi Nintendo perchè i suoi giochi sono immensi e potrebbero essere venduti tranquillamente anche a 200 dollari ciascuno. Ma in prospettiva, i boss di Nintendo dovranno pur chiedersi se ci sarà ancora spazio per loro o se, nel caso, per le prossime generazioni occorrerà trasferire le proprie migliori IP su sistemi diversi: in tal caso, i candidati principali non potranno che essere i futuri device della famiglia iOS di Apple.”
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