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Jenova Chen (Thatgamecompany): "I giochi devono avere una rilevanza intellettuale"

Jenova Chen (Thatgamecompany): "I giochi devono avere una rilevanza intellettuale"

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  • Jenova Chen (Thatgamecompany): "I giochi devono avere una rilevanza intellettuale"

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ID: 259367Nel corso di un'intervista concessa a Gamasutra, Jenova Chen, noto game designer cinese cofondatore di Thatgamecompany cui si devono titoli particolarmente apprezzati dalla critica come Cloud, Flow e Flower, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni sulla necessità di conferire una "rilevanza intellettuale" ai videogiochi non destinati ad un'utenza mainstream:

    Per far sì che gli adulti apprezzino qualcosa, devono essere stimolati intellettualmente con qualcosa che sia collegato alla vita reale. Giocare a poker insegna a ingannare le persone, e questo ha una rilevanza nella vita reale. Un headshot con un fucile da cecchino non ha rilevanza nella vita reale. I giochi devono avere una rilevanza intellettuale. C’è bisogno anche di profondità. Hai l’avventura e il brivido dell’avventura, ma vuoi anche la pelle d’oca.

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    • striderhiryu
      #1
      striderhiryu ha commentato
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      Dissento totalmente! Una headshot ha un ALTISSIMA rilevanza anche nel mondo reale!

    • Alerage
      #2
      Alerage ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da striderhiryu
      Dissento totalmente! Una headshot ha un ALTISSIMA rilevanza anche nel mondo reale!
      hai ragione specialmente quando sono in classe e ci headshottiamo fra compagni con le gomme

      in ogni caso, io sono sempre stato per l'elevazione ad arte dei videogiochi tante che ormai non apprezzo più di tanto la politica"divertimento!" di mamma nintendo, per me un gioco deve avere una rilevanza intelletuale, non come dice "tizio"(non sono a conoscenza di ciò che ha sviluppato),ma una rilevanza a livello di maturità, la trama non deve essere un semplice pretesto, ma deve essere articolata come se fosse un libro(ecco perchè amo gli stealth e gli RPG), il gameplay deve essere anch'esso maturo, nel senso ti che deve impegnare molto(psicologicamente,niente motion controller) e non ti deve addormentare(il giusto esempio sarebberò i ninja gaiden per nes, impegnativi come nient'altro o gli stessi stealth,rpg o strategici,in altre parole una difficoltà che non si supera facilmente).

    • JoustSonic82
      #3
      JoustSonic82 ha commentato
      Modifica di un commento
      Giocare a poker insegna a ingannare le persone??? Non mi sembra che insegnare a ingannare le persone sia il fine ultimo del poker e anche se lo fosse non penso che sia un fine edificante e di cui vantarsi! Quindi non condivido questa affermazione di Chen però il succo del suo discorso lo condivido e cioè che il medium videoludico può crescere molto, che non significa rinunciare alla sua componente di puro intrattenimento, però, venendo incontro alle aspettative del sempre crescente pubblico adulto e maturo, affiancare ai giochi spensierati e più fanciulleschi altri che propongono tematiche e contenuti appunto adulti e maturi, perchè i rari casi in cui ciò finora è stato fatto direi che sono stati riusciti. Ogni medium audiovisivo se sfruttato adeguatamente può essere idoneo a rappresentare uno spettro molto ampio di situazioni ed emozioni umane. Del resto, non esistono i cartoni animati drammatici? (pensiamo ad es. a Valzer con bashir)
      Quanto al "collegamento con la vita reale" devo però dire una cosa. Ho giocato a fondo i suoi giochi (ultimo, in ordine di tempo, il bellissimo Journey) però tale collegamento paradossalmente l'ho visto più in altri giochi che nei suoi. Lui mi sembra semmai più bravo a trasfigurare la realtà e a reinterpretarla con notevole sensibilità poetica e artistica.
      Ultima modifica di JoustSonic82; 20-05-2012, 15:23.

    • AlextheLioNet
      #4
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      Anch'io sono sostanzialmente d'accordo con il punto di vista di Chen. E' verissimo che, almeno a grandi linee, il divertimento è e resta lo scopo tradizionale, principale e direi statutario del prodotto videoludico, ma la forte presenza dell'elemento narrativo in molti titoli moderni fa sì che la "rilevanza intellettuale" di alcuni di questi ultimi diventi un fattore particolarmente importante. Alla fin fine il videogame può essere tranquillamente inteso come esperienza audiovisiva o narrazione interattiva, anche caratterizzata da una significativa profondità.
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