Jade Raymond, avvenente managing director di Ubisoft, ha rilasciato ad Eurogamer un'intervista incentrata sulle nuove linee guida che a suo dire dovrebbero caratterizzare i futuri prodotti videoludici:
"Sempre più persone vengono a lavorare in Ubisoft e dicono 'Amo i videogame, ho deciso di entrare nel settore portando con me tante idee, ma non posso continuare a creare sparatutto ancora e ancora.' [...] Capita di continuo, dunque credo sia arrivato il momento di dare un calcione nelle parti basse alle nostre produzioni 'adolescenti'."
"Non so quando, ma a un certo punto l'industria ha deciso che per vendere cinque milioni di copie di un gioco bisognava realizzare il corrispettivo di un film di Michael Bay. Be', è ora che l'industria cresca."
"Perché ci sono così tanti argomenti che vengono affrontati dagli altri media mentre risultano tabù per i videogame? Perché non possiamo cimentarci con le questioni che contano? Potrei fare così tanti esempi al riguardo, tematiche interessanti, problemi che andrebbero affrontati nei giochi e che potrebbero essere integrati in IP già esistenti, se proprio non si vuole metterle al centro di una nuova produzione."
"E' una nostra responsabilità. A maggior ragione la cosa mi riguarda, perché persone nella mia posizione possono fare la differenza, fare in modo che un progetto di questo tipo goda dei necessari finanziamenti."
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Bisognerebbe che RH organizzasse una bella intervista all'avvenente managing director di Ubisoft...