Atari registra perdite per 4,8 milioni di dollari e chiude lo studio Eden Games

Atari registra perdite per 4,8 milioni di dollari e chiude lo studio Eden Games

Gli ultimi rendiconti finanziari di Atari hanno fatto registrare perdite pari a 4,8 milioni di dollari e costretto la nota etichetta ad una rilevante ristrutturazione interna. Tra le iniziative messe in atto dal publisher allo scopo di tagliare le spese, spicca la chiusura di Eden Games, studio francese storicamente noto per la serie V-Rally, nonch� sviluppatore di Alone in the Dark (2008) e Test Drive Unlimited / TDU 2 (2006/2011).

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Tag: atari, curiosit�, 2012, chiusura, studio, 2011-2012, storico, perdite finanziarie, ristrutturazione, eden games, studio interno, taglio delle spese, sviluppatore francese, serie v-rally, v-rally series, v-rally, test drive unlimited
1 - 9

9 commenti
- #1
  
  maxtex74 ha commentato
  
  11-05-2012, 15:51
  
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  Dopo tutte queste perdite ,io spero un ritorno alle origini,un ridimensionamento delle produzioni e un rallentamento nelle corsa di nuove tecnologie e console sempre pi� potenti ,quando si � perso lo spirito goliardico del videogioco come puro divertimento e non come simulazione della realt�,specialmente quella militare ...
  Meditate gente ,meditate...
- #2
  
  Robbey ha commentato
  
  11-05-2012, 20:14
  
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  Ma non � giusto rinnovare si ma chiudere societ� � una gran cavolata spero solo che Atari non faccia altre scemenze
- #3
  
  igorstellar ha commentato
  
  11-05-2012, 20:54
  
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  atari ... se mai la infrogames rinominata atari ...
  ogni modo brutta notizia
- #4
  
  retrogamer ha commentato
  
  11-05-2012, 22:00
  
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  Originariamente inviato da igorstellar
  
  atari ... se mai la infrogames rinominata atari ...
  ogni modo brutta notizia
  
  lo stavo per dire io, in effetti mi sono chiesto: "ma l'Atari non � morta tanto tempo fa??"
- #5
  
  AlextheLioNet ha commentato
  
  12-05-2012, 00:02
  
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  Dispiace per le difficolt� di Atari... bench� ormai da tampo sia semplicemente un etichetta di Infogrames... e dispiace per Eden Games. Forse molti ricorderanno questo studio per la serie V-Rally...
- #6
  
  AlextheLioNet ha commentato
  
  12-05-2012, 16:39
  
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  A quanto sembra Atari ha un ridimensionato le notizie relative alla "chiusura" di Eden Games. In effetti si tratterebbe essenzialmente di un "processo di cessione":
  
  http://www.eurogamer.net/articles/20...ng-disposed-of
- #7
  
  striderhiryu ha commentato
  
  12-05-2012, 17:21
  
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  Originariamente inviato da maxtex74
  
  Dopo tutte queste perdite ,io spero un ritorno alle origini,un ridimensionamento delle produzioni e un rallentamento nelle corsa di nuove tecnologie e console sempre pi� potenti ,quando si � perso lo spirito goliardico del videogioco come puro divertimento e non come simulazione della realt�,specialmente quella militare ...
  Meditate gente ,meditate...
  
  da buon retrogamer non posso che essere d'accordo! Rallentare le super-produzioni triple A, realizzare giochi dal budget pi� contenuto, ma comunque divertenti, non pu� che portare benefici all'industria videoludica!
- #8
  
  musehead ha commentato
  
  12-05-2012, 18:33
  
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  Del resto, quante AAA valgono davvero? Dovrebbero esser tali quelle vendute al prezzo di 59/69 € ma � una fascia piena di immondizia, soprattutto � una categoria di titoli che si somigliano troppo: stessa apertura di pubblico, stesse meccaniche molto guidate. C'� bisogno di differenziazione. Se Syndicate fosse rimasto Syndicate (cito l'ultimo che ho giocato) avrebbe fatto certamente meglio e forse persino con meno soldi investiti.
- #9
  
  AlextheLioNet ha commentato
  
  14-05-2012, 18:30
  
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  Originariamente inviato da striderhiryu
  
  da buon retrogamer non posso che essere d'accordo! Rallentare le super-produzioni triple A, realizzare giochi dal budget pi� contenuto, ma comunque divertenti, non pu� che portare benefici all'industria videoludica!
  
  Quoto! Si dovrebbe pervenire ad un buon compromesso tra qualit� / contenuti tecnologici e prezzo. Gi� la progressiva scomparsa del supporto fisico dovrebbe consentire una non trascurabile riduzione dei costi... poi tutto dipender� dalla risposta del mercato e dalla sensibilit� / flessibilit� dei publisher.
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