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ID: 258890Jack Tramiel, noto imprenditore americano di origini polacche cui si deve la fondazione di Commodore e, in seguito, la "restaurazione" di Atari dopo la grave crisi del 1983, è spirato ieri all'età di 83 anni.

Figura di importanza fondamentale nella storia dell'informatica, Tramiel è anche un significativo esempio di "self-made man". Questo immigrato polacco reduce di Aushwitz e poi naturalizzato statunitense (il suo vero nome era Idek Tramielski) divenne celebre in quanto, per l'appunto, fondatore di CBM (Commodore Business Machine -già Commodore Portable Typewriter-) e imprenditore di successo impegnato nel nuovo promettente campo dei "microcomputer".

Sono legati a questo businessman sistemi particolarmente popolari quali VIC-20, C64 e anche Atari ST, dal momento che Tramiel lasciò la "sua" Commodore e divienne il CEO di Atari Corporation, la "divisione informatica" della storica casa di Sunnyvale, "rifondata" in seguito alla grave crisi del 1983. Un personaggio fondamentale, dunque, per la storia di Commodore e una figura particolarmente importante anche per la "seconda parabola" di Atari.

Di Jack si ricorda il lapidario quanto lungimirate motto che contrassegnò l'aggressiva politica commerciale legata allo straordinario successo del Commodore 64: "We need to build computers for the masses, not the classes.".

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