Il fondatore dell'etichetta indie Polytron, nonché creatore del platform-puzzle Fez, ha riservato una risposta piuttosto dura ad uno sviluppatore nipponico che, durante una conferenza svoltasi in occasione del GDC 2012, gli aveva chiesto un giudizio sull'odierna industria videoludica del suo paese. Phil Fish, difatti, ha dichiarato che attualmente i videogiochi giapponesi fanno schifo.
In seguito il developer ha precisato e leggermente temperato su Twitter il suo lapidario commento, senza tuttavia cambiarne di una virgola il merito:
"Alla Q&A di Indie Games: The Movie, un tizio giapponese mi ha chiesto cosa pensassi dei giochi giapponesi moderni, ed io ho risposto che fanno schifo. Quindi suppongo io sia un grande razzista, ora. Mi spiace, tizio giapponese! Sono stato un po' duro, ma i giochi del tuo paese sono maledettamente terribili di questi tempi."
"Beh, sapete, non tutti. Solo... molti di loro."
"[...] ho solo espresso un'opinione sui giochi sui moderni giochi giapponesi. Non sul paese, non sulla cultura."
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Il creatore di Fez Phil Fish dichiara che i giochi giapponesi moderni fanno schifo
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- Pubblicato: 07-03-2012, 21:58
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Il creatore di Fez Phil Fish dichiara che i giochi giapponesi moderni fanno schifo
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Generalizzando per il gusto di farlo, sono anche abbastanza d'accordo: l'ultimo gioco jappo fino al midollo che ho trovato veramente bello è stato Bayonetta, ma di veramente notevole e originale non ricordo molto altro.
Certo che la dichiarazione è stata lievemente a gamba tesa...
@LordBritish: le serie Nintendo metteranno anche le radici in almeno 30 anni di storia videoludica, ma resta il fatto, imho innegabile, che sono arrivate ad oggi ancora fresche e rinnovate (sì, anche il brand di Mario, per non parlare di Metroid)...quindi, secondo me, sono da annoverare comodamente tra i titoli nipponici ad oggi di estremo valore!
@Striderhiryu: guarda, ti dirò, nemmeno io apprezzo moltissimo la next generation (o dovrei dire attuale, oramai? XD)...ma non è composta solo dal trittico PS360Wii, non dimentichiamoci delle console portatili (DS e PSP intendo, ovviamente) che hanno saputo regalare perle su perle che le Home si sognano! Dal mio canto, di titoloni che consiglierei caldamente su 360 ce ne sono e il Wii la sto trovando una console fantastica...quindi, imho, il salto dovresti farlo prima o poi (magari fai come me, che ho acquistato un Wii praticamente a fine ciclo vitale)!!!
Ormai le case di software gipponesi si sono fuse quasi tutte e hanno perso la loro personalità e stile ,diventando solo delle multinazionali che pensano solo al profitto... Io ritorno agli anni 90.
Sono assolutamente d'accordo sul fatto che sia da ritenersi assurda qualsiasi generalizzazione. La produzione videoludica odierna, infatti, è amplissima ed estremamente variegata per tipologia/target e caratura tecnico-ludica, per cui è sempre possibile trovare dei titoli di alto livello qualitativo realizzati da autori nipponici, come del resto fare altrettanto in ambiti americani ed europei.
Per quanto riguarda, tuttavia, la qualità media, si potrebbe dire che la sparata di Fish sottolinei lapidariamente un tendenziale ripiegamento dell'industria nipponica nei confronti delle controparti occidentali.
La dichiarazione di questo signor nessuno è puramente ad effetto, è palesemente buttata lì tanto per épater la burgeoisie. Come si diceva più sopra i giochi belli non mancano, e non è che la "scuola" occidentale stia proprio facendo i salti mortali per non rifilarci sempre la solita brodaglia (di solito sono FPS); però ad esempio la scena indipendente mi pare più vitale nel vecchio West, mentre trovo che in media i titoli provenienti dal Giappone, che una volta dettavano lo standard di riferimento, abbiano un po' perso terreno.
In effetti la sensazione è che i giapponesi si siano un po' "isolati"... nel senso che determinati titoli e serie che da loro risultano molto popolari non godono di particolare considerazione presso gli utenti occidentali. Viceversa buona parte dei titoli nipponici che riscuotono consensi anche al di fuori dell'ambito locale tendono ad allinearsi ai gusti europei ed americani.
Se poi a tutto ciò si aggiunge il "fenomeno dell'appalto", ovvero il fatto che diversi grandi nomi dell'industria videoludica nipponica "appaltano" a sviluppatori occidentali la realizzazione di titoli legati ad alcune delle loro serie storiche (Nintendo -Retro Studios-, Capcom -Slant Six Games-, Namco-Bandai -Bugbear-, Konami -Vatra Games-), il quadro di una ridotta vivacità del mercato giapponese inizia a delinearsi chiaramente.
Molti utenti menzionano solo Nintendo ,come se fosse l'unica casa nipponica ,ma " una volta c'erano" SEGA ,CAPCOM ,SQUARE, NAMCO etc etc, che tiravano fuori dai loro studio dei veri capolavori ...ora menzionatemi qualche almeno bel gioco?
- campione di vendite in Giappone della scorsa settimana: Tales of the Heroes
- campione di vendite in Giappone di due settimane fa: New Love Plus
Praticamente una cagata e un titolo di una saga giunta, non so, al ventesimo episodio? Sono giocatori abitudinari con poca voglia (e tempo) di sperimentare, comprano solo ciò che è noto. Binary Domain, che è stato osannato da Famitsu, considerato lì un libro sacro, ha venduto pochissimo.
Certo che i giochi Nintendo sono ancora validissimi ma sempre meno sorprendenti e critica e giocatori sono sempre un po' più parchi in fatto di elogi. Ma la stessa casa di Kyoto non ha proposto nulla di nuovo dai tempi di Wii Fit e Wii Sports che fanno un po' storia a sé, non rischiano neppure loro. Skyward Sword, che è forse il titolo meno generalista dell'offerta Nintendo, ha venduto bene ma relativamente poco (tre milioni) rispetto al numero di Wii e rispetto ai precedenti Zelda (peggio di qualsiasi altro per homegaming).
Se della crisi videoludica orientale ne risente persino Nintendo vuol dire che le cose stanno male seriamente. Nella passata generazione c'era praticamente un dominio assoluto della produzione nipponica, in quella attuale, nel giro di pochissimi anni, si sono invertiti i ruoli. Direi che per loro è preoccupante.
Ueda mostraci la via!
Ecc.
Insomma di giochi belli ed originali di produzione giappica ce ne sono un bel pò, certo è che come dice Muse, non vendono neanche nella loro terra...
Comunque non è che sia tantisssssimo diverso qui, dove FPS et similia fanno da padroni e gli esperimenti, i giochi originali muoiono... Boh di certo l'occidente si è tirato su, ma non vedo questa mega qualità continua...
Attenzione! Fish non ha detto nè lasciato intendere nulla di così sfumato e diplomatico. Non ha espresso un concetto teoricamente condivisibile sulla falsariga del "non investono più nelle loro capacità creative di un tempo", ha risposto con un lapidario "Your games just suck" ( Fez Developer Slams Japan: "Your Games Suck" - News - www.GameInformer.com ).
Direi dunque che la sua posizione è troppo lapidaria e totalizzante. Si può essere d'accordo sul fatto che l'attuale mercato giapponese abbia colpevolmente perso, almeno per quanto riguarda il software, la posizione di predominio che aveva un tempo, ma da lì a svalutarne senza appello tutta l'odierna produzione videoludica ce ne corre.
“[i giochi giapponesi sono] involucri privi di sostanza e divertimento”
Phil Fish: i videogame giapponesi oggi sono robaccia! - Xbox Notizie.it