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David Jaffe (Eat Sleep Play): "i giochi sono diventati troppo costosi"

David Jaffe (Eat Sleep Play): "i giochi sono diventati troppo costosi"

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  • David Jaffe (Eat Sleep Play): "i giochi sono diventati troppo costosi"

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ID: 258504David Jaffe (a destra nella foto), noto game designer fondatore dello studio Eat Sleep Play e autore apprezzato per i titoli della serie Twisted Metal, nonché per un best seller del calibro di God of War, ha concesso a GamesIndustry un'intervista inerente alla situazione attuale del mercato videoludico:

    "I consumatori sentono che i giochi sono diventati troppo costosi e non si soffermano a pensare alla 'macchina' dietro le quinte che gli permette di giocarci."

    "Devono sentire che stanno acquistando qualcosa di valore per la cifra che spendono. Devono sentire che gli sviluppatori li hanno rispettati e che si divertono per ben oltre ciò che hanno pagato per il loro intrattenimento."

    "Penso che sarà un tira e molla unico per trovare qualcosa che sia leale e rispettoso verso i consumatori. Ma credo anche che la cosa più importante da fare adesso sia quella di ascoltare, non importa come tutto questo verrà risolto o che cosa faranno le major Sony o Microsoft, quello che conta adesso è ascoltare ciò che il cliente ci sta dicendo. Il cliente, sostanzialmente, ci sta dicendo che siamo cinici, pensa che siamo avidi e pensa anche che non sta ottenendo alcun divertimento in cambio dei suoi soldi."

    "[...] penso che abbiamo davvero bisogno di ascoltare i giocatori [...] credo che dovremmo ascoltare soprattuto quelli di loro che si lamentano dei prezzi. E' a nostro rischio e pericolo ignorare questa questione. Possiamo essere in disaccordo con la loro soluzione, pur abbracciando pienamente la componente emotiva, ma essi sentono di avere sempre più spesso il coltello dalla parte del manico, cosa che non dovrebbe accadere."

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    • AlextheLioNet
      #1
      AlextheLioNet ha commentato
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      Come dire... il refrain è ben noto...

      In ogni modo, Jaffe ha la ragione dell'ovvietà

    • Tommyhommy
      #2
      Tommyhommy ha commentato
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      Certe cose preferisco non leggerle...sono consumatore ho il coltello dalla parte del manico sempre! Non cappisco questo modo di vederci dice che ci devono ascoltare ma che non siamo noi a decidere...se il "consumatore" fosse meno cieco basterebbe evitare di comprare un titolo fatto da lui e ciao ciao!

    • AlextheLioNet
      #3
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da Tommyhommy
      Certe cose preferisco non leggerle...sono consumatore ho il coltello dalla parte del manico sempre!
      Direi... le considerazioni di Jaffe, per quanto condivisibili, sono abbastanza scontate... a differenza di molti giochi che, viceversa, scontati non lo sono affatto

    • Cthulhu
      #4
      Cthulhu ha commentato
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      Il fatto è che (per dire una banalità), in questi anni si tende a creare giochi come fossero film, nel senso, grafica bellissima, sceneggiatura da colossal (o quasi), giocabilità accessibile più o meno a tutti, online in molti casi più importante di tutto il resto in abbinato ad uscite regolari dei seguiti in modo da "rinfrescare" e vendere il capitolo successivo.
      Ora, perché dovrei spendere 60 euro per una sorta di "film interattivo"?
      Per quanto ci sia dietro un lavoro della madonna per rendere il gioco bello da vedere, affascinante nella storia, facile da giocare, poco frustrante ecc. rischia di finire poi sui nostri scaffali a prendere polvere o rivenduto dopo poco tempo.
      Io sono felice di spendere anche 60 euro, ma per un gioco che non si limita a tenermi incollato allo schermo per la durata del suo breve story mode, spingendomi all'online, un gioco da prendere, consumare e "buttare", io li spendo per un gioco che mi spinge a ricominciare a giocare, che mi invoglia a reimmergermi in esso e questo è effettivamente indipendente dalle ore effettive necessarie per completarlo, ma dal divertimento che regala, forse i nostri cari programmatori dovrebbero pensare a creare un gameplay più solido, non necessariamente troppo complesso oppure complesso ma con una sua personalità, una formula che lo renda effettivamente e potenzialmente infinito (E' chiaro che in questo caso non ho preso in considerazione i giochi di ruolo); e di esempi di questo tipo ce ne sono molti anche in questi ultimi anni, peccato che siano generalmente i giochi più scagati, ed accolti tiepidamente dalla critica.
      Ultima modifica di Cthulhu; 07-03-2012, 13:30.

    • Phoenix
      #5
      Phoenix ha commentato
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      il fatto è che il costo dei giochi è rimasto invariato per il consumatore quando però il numero di giocatori è aumentato a dismisura...

    • AlextheLioNet
      #6
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da Cthulhu
      Il fatto è che (per dire una banalità), in questi anni si tende a creare giochi come fossero film, nel senso, grafica bellissima, sceneggiatura da colossal (o quasi), giocabilità accessibile più o meno a tutti, online in molti casi più importante di tutto il resto in abbinato ad uscite regolari dei seguiti in modo da "rinfrescare" e vendere il capitolo successivo.
      Ora, perché dovrei spendere 60 euro per una sorta di "film interattivo"?
      Per quanto ci sia dietro un lavoro della madonna per rendere il gioco bello da vedere, affascinante nella storia, facile da giocare, poco frustrante ecc. rischia di finire poi sui nostri scaffali a prendere polvere o rivenduto dopo poco tempo.
      In buona sostanza è così. Dato che la stragrande maggioranza delle strade è già stata percorsa, si tende ad investire di più nella spettacolarizzazione e nei contenuti visivi e multimediali, lasciando più o meno intonse le strutture di gioco già consolidate e perciò "sicure". Peccato che la cinematografizzazione del videogioco tenda ad avvicinarlo sempre di più in termini di durata ad una mini-serie televisiva... cosa che, a conti fatti, ne rende difficilmente digeribile il prezzo.

    • Imperius_Rex!
      #7
      Imperius_Rex! ha commentato
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      Che i giochi costino troppo non è una novità... Ma al giorno d'oggi grazie al mercato dell'usato, ai negozi online, e a un po di pazienza, si possono portare a casa ottimi titoli a prezzi accettabili
      Per come la vedo io infatti 30 € possono essere un prezzo accettabile per un gioco... non di certo i 60 € che chiedono

    • AlextheLioNet
      #8
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da Imperius_Rex!
      Per come la vedo io infatti 30 € possono essere un prezzo accettabile per un gioco... non di certo i 60 € che chiedono
      Quoto! Alla fine dove ti giri spendi... siamo arrivati all'"Eat Sleep Pay"

    • For_Great_Justice
      #9
      For_Great_Justice ha commentato
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      Mm, probabilmente se spendessero meno in pubblicità, annunci, trailer hollywoodiani e conferenze per creare Hype anche a loro costerebbe molto meno produrre un gioco...
      Senza contare tutti i soldi che vengono buttati per acquistare licenze di film o comics, che poi vengono sfruttate malamente...

    • AlextheLioNet
      #10
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da For_Great_Justice
      Mm, probabilmente se spendessero meno in pubblicità, annunci, trailer hollywoodiani e conferenze per creare Hype anche a loro costerebbe molto meno produrre un gioco...
      Senza contare tutti i soldi che vengono buttati per acquistare licenze di film o comics, che poi vengono sfruttate malamente...

      Verissimo... e, a proposito di comics e relativi film, sembra che le spese pubblicitarie di The Avengers ( The Avengers - MYmovies ) siano addirittura superiori a quelle, già notevoli, della produzione vera e propria. Facendo un parallelo tra cinema e videogiochi, l'esempio è significativo....

      The Avengers: lo spot del Super Bowl | OkNovara.it

    • Axe_N_Sword
      #11
      Axe_N_Sword ha commentato
      Modifica di un commento
      i giochi hanno avuto sempre un prezzo alto, almeno quelli per console. Anzi, volendo il prezzo è diminuito rispetto al passato, a patto di comprare la versione standard di un gioco attuale la media si aggira intorno ai 60-65e, comprando online dall'estero anche meno, il potere d'acquisto di quei soldi è sicuramente inferiore alle 120.000 lire dei giochi era 16bit, lì dove uno Street Fighter 2 per snes poteva raggiungere anche le 180.000 lire, per non parlare dei giochi neogeo più costosi della stessa macchina.

      Perchè allora questo malcontento?
      Beh, molto probabilmente dipende dai "mezzucci" per contrastare un mercato libero e legalissimo come quello dell'usato, perchè spendere altri soldi per qualcosa che ho già comprato?
      O ancora i DLC, i giochi una volta completati vengono venduti soltanto parzialmente al lancio, per poi pagare ancora in modo da sbloccare contenuti magari già presenti nel disco (vedi ultimo caso di Capcom con Street Fighter VS Tekken), o ancora, caso clamoroso, pagare per poter giocare il finale vero di PoP.

      Dunque la differenza sostanziale è quella, una volta pagavi il gioco e avevi finito, adesso una volta effettualo l'investimento si tratta poi di andare a spendere comunque altri soldi per beneficiare di tutto il resto, soprattutto per i titoli multi-oriented come i vari fps, aggiungiamoci poi che l'utente MS deve investire altri soldi ancora per la componente online e il gioco è fatto, un'esperienza completa con il videogioco scelto arriva a superare tranquillamente i 100e, a patto di non comprare le versioni limited perchè in tal caso si "sfora" abbondantemente tale cifra...

      La soluzione è quella di giocare con mesi se non con un anno di ritardo i vari titoli, è quella che ho adottato il almeno, unica eccezione Uncharted 3 preso a 50e nuovo al lancio grazie ad un'offerta Euronics

    • AlextheLioNet
      #12
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da Axe_N_Sword
      i giochi hanno avuto sempre un prezzo alto, almeno quelli per console. Anzi, volendo il prezzo è diminuito rispetto al passato, a patto di comprare la versione standard di un gioco attuale la media si aggira intorno ai 60-65e, comprando online dall'estero anche meno, il potere d'acquisto di quei soldi è sicuramente inferiore alle 120.000 lire dei giochi era 16bit, lì dove uno Street Fighter 2 per snes poteva raggiungere anche le 180.000 lire, per non parlare dei giochi neogeo più costosi della stessa macchina.
      In effetti ricordo che nel 1993-95 i giochi "standard" per Mega Drive costavano 119000 lire (ovviamente nuovi)... però non so se si possano fare utili paragoni tra retrogame su supporto siliceo e relativi "pronipoti" su supporto ottico. Se infatti le console cartridge-based dovevano mentre in conto agli utenti anche il rilevante costo delle cartucce, quelle che viceversa si avvalevano degli assai più economici CD da questo punto di vista risultavano avvantaggiate.
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 12-03-2012, 10:32.

    • Axe_N_Sword
      #13
      Axe_N_Sword ha commentato
      Modifica di un commento
      si infatti, il prezzo alto dipendeva proprio dalle cartucce utilizzate, che costavano maggiormente all'aumentare della memoria tanto da fare sfoggio addirittura in copertina (quanto "pesava" SSF2 SCE su megadrive? Mi pare sui 40mega), o ancora la presenza di particolari chip grafici come nella serie fx per snes o Virtua Racing per megadrive.

      Il passaggio al supporto ottico però non è che abbia abbassato i prezzi più di tanto, in media un gioco nuovo per psx costava intorno alle 110.000lire, l'unica differenza se vogliamo è che, nel frattempo, il potere d'acquisto era diminuito quindi il prezzo era calato soltanto di rimando.

      Stesso prezzo più o meno anche per le generazioni successive, fino ad arrivare a quella attuale. Quindi il prezzo dei giochi è "virtualmente" calato, ma solo virtualmente appunto, nella pratica in un modo o nell'altro arrivi a pagarlo comunque troppo, sempre a patto di comprare il tutto (gioco+DLC) subito.
      "Sì, ma nessuno obbliga a comprare il DLC", vero, però il gioco in questi casi rimane incompleto, a volte in modo clamoroso (vedi già citato PoP), altre volte in modo meno evidente, altre volte ancora rode un bel pò comprare un prodotto per avere poi la versione successiva dopo pochi mesi che fa inevitabilmente calare la "quotazione" del precedente (SF4, SSF4).

      Il vantaggio è che, come dicevo poco più su, aspettando un annetto ti becchi la goty edition completa di tutto spendendo relativamente poco, se tutti facessero così vedi un pò come calerebbero prezzi e pretese...

    • AlextheLioNet
      #14
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da Axe_N_Sword
      si infatti, il prezzo alto dipendeva proprio dalle cartucce utilizzate, che costavano maggiormente all'aumentare della memoria tanto da fare sfoggio addirittura in copertina (quanto "pesava" SSF2 SCE su megadrive? Mi pare sui 40mega), o ancora la presenza di particolari chip grafici come nella serie fx per snes o Virtua Racing per megadrive.

      Il passaggio al supporto ottico però non è che abbia abbassato i prezzi più di tanto, in media un gioco nuovo per psx costava intorno alle 110.000lire, l'unica differenza se vogliamo è che, nel frattempo, il potere d'acquisto era diminuito quindi il prezzo era calato soltanto di rimando.

      Stesso prezzo più o meno anche per le generazioni successive, fino ad arrivare a quella attuale. Quindi il prezzo dei giochi è "virtualmente" calato, ma solo virtualmente appunto, nella pratica in un modo o nell'altro arrivi a pagarlo comunque troppo, sempre a patto di comprare il tutto (gioco+DLC) subito.

      Probabilmente il mancato calo dei prezzi è dovuto anche al fatto che le spese di produzione sono aumentate esponenzialmente. Ormai il budget di molti titoli AAA si colloca su ordini di grandezza cinematografici. Poi, se si tiene conto del fattore pirateria, appare chiaro come i publisher tirino a "cavare" il massimo da coloro che comprano per compensare i mancati guadagni dovuti a quelli che viceversa preferiscono le "scorciatoie".

      In generale, però, si tende giustamente a digerire male la ridotta longevità delle modalità single player di non pochi titoli venduti a prezzo pieno.
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