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"Mario è Troppo Mainstream" - Un nuovo divertente video della serie Dorkly Bits

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  • "Mario è Troppo Mainstream" - Un nuovo divertente video della serie Dorkly Bits

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Nome:   Dorkli-Bits_Mario-is-too-Mainstream.jpg 
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ID: 258002Un nuovo simpatico video della serie Dorkly Bits mostra il "veterano" Mario alle prese con le "nuove leve", ovvero, con i protagonisti degli Indie Games Limbo, Braid e Super Meat Boy:



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    • musehead
      #1
      musehead ha commentato
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      Bellissimo, sono un visitatore abituale dei Dorkly è questo è uno dei migliori video degli ultimi tempi. Sono fantastici perché riescono a sovrapporre una nuova personalità a personaggi che hanno comunque dei tratti già definiti (anche se i personaggi nintendiani fino a un certo punto).

    • AlextheLioNet
      #2
      AlextheLioNet ha commentato
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      Davvero gustosissimo... lo si potrebbe interpretare come un ideale passaggio di consegne... se non fosse che Mario non sembra poi così propenso al pensionamento...

    • musehead
      #3
      musehead ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da AlextheLioNet
      Davvero gustosissimo... lo si potrebbe interpretare come un ideale passaggio di consegne... se non fosse che Mario non sembra poi così propenso al pensionamento...
      C'è una differenza sostanziale oltre al simpatico contrasto indie/mainstream del video: Mario è determinato a rimanere sul mercato in quanto serie, Braid o Super Meat Boy sono espressioni singole, probabilmente belle per quello. Come dice Tim di Braid nella clip dopo il riavvolgimento del tempo: "noi siamo più qualcosa di unico", ed è vero, anche se non nella maniera in cui la intende lui

    • AlextheLioNet
      #4
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da musehead
      C'è una differenza sostanziale oltre al simpatico contrasto indie/mainstream del video: Mario è determinato a rimanere sul mercato in quanto serie, Braid o Super Meat Boy sono espressioni singole, probabilmente belle per quello.
      In effetti anche Mario era un espressione singola più di 30 anni fa... la serializzazione è figlia del successo e della relativa crescita esponenziale della popolarità episodio dopo episodio.

    • musehead
      #5
      musehead ha commentato
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      Originariamente inviato da AlextheLioNet
      In effetti anche Mario era un espressione singola più di 30 anni fa... la serializzazione è figlia del successo e della relativa crescita esponenziale della popolarità episodio dopo episodio.
      Non necessariamente. Dipende dal perché lo si fa e le logiche commerciali sono meno devastanti in certi ambienti. Sia Braid che Super Meat Boy, non a caso, sono stati distribuiti ad offerta libera per la maggior parte del tempo.

      Inoltre, molte serie sono "fittizie", come nel caso dei Final Fantasy, legati ad un nome per ragioni di marketing ma non certo per i contenuti.

    • AlextheLioNet
      #6
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da musehead
      Non necessariamente. Dipende dal perché lo si fa e le logiche commerciali sono meno devastanti in certi ambienti. Sia Braid che Super Meat Boy, non a caso, sono stati distribuiti ad offerta libera per la maggior parte del tempo.
      In generale la serializzazione non avviene sempre, ma va detto che il notevole successo è storicamente viatico ideale per un seguito e questo è quanto mai comune nel campo dell'intrattenimento (sia videoludico che cinematografico).
      Se Braid e Super Meat Boy avessero avuto un'impatto ideologico e commerciale paragonabile a quello dei primi titoli di Mario, vi sarebbero state sostanziose probabilità di dare inizio alle relative serie. Fra l'altro, se la serializzazione può essere negativa dal momento che depauperi l'idea iniziale e si traduca in clonazione mascherata, non mancano viceversa i casi di serie caratterizzate da ottimi livelli qualitativi che vengono mantenuti costanti episodio dopo episodio. Nel caso di Mario la serializzazione è stata notevolmente positiva, poichè ha permesso al personaggio di attraversare ben tre decadi di storia videoludica.
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 26-01-2012, 17:06.

    • musehead
      #7
      musehead ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da AlextheLioNet
      In generale la serializzazione non avviene sempre, ma va detto che il notevole successo è storicamente viatico ideale per un seguito e questo è quanto mai comune nel campo dell'intrattenimento (sia videoludico che cinematografico).
      Se Braid e Super Meat Boy avessero avuto un'impatto ideologico e commerciale paragonabile a quello dei primi titoli di Mario, vi sarebbero state sostanziose probabilità di dare inizio alle relative serie. Fra l'altro, se la serializzazione può essere negativa se depaupera l'idea iniziale e si traduce in clonazione mascherata, non mancano viceversa i casi di serie caratterizzate da ottimi livelli qualitativi che vengono mantenuti costanti episodio dopo episodio. Nel caso di Mario la serializzazione è stata notevolmente positiva, poichè ha permesso al personaggio di attraversare ben tre decadi di storia videoludica.
      Mario è sicuramente il simbolo di qualità media migliore fra i character, per merito di game designer pazzeschi che hanno tradotto il tutto in un beneficio per i giocatori, pur considerando che alcuni (tra cui me ma non solo) sono poco propensi a comprare altri giochi di Mario perché un po' seccati dall'eccessiva esposizione. Mi rendo conto di appartenere ad una minoranza, tuttavia. In caso di giochi meno felici, come per Sonic, il troppo uso del personaggio ha portato a risvolti negativi sia qualitativamente che, per alcuni episodi, commercialmente.

      Fra l'altro, ho sempre l'impressione che il brand nuovo (e ben fatto) sia comunque più gradito. Penso a Mass Effect, Bioshock o No More Heroes in questa generazione, i quali però dovrebbero avere il buon senso di "chiudersi" con essa. Ma ne dubito... rischiano di fare la fine di Devil May Cry e Resident Evil, però.

    • AlextheLioNet
      #8
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da musehead
      In caso di giochi meno felici, come per Sonic, il troppo uso del personaggio ha portato a risvolti negativi sia qualitativamente che, per alcuni episodi, commercialmente.

      Fra l'altro, ho sempre l'impressione che il brand nuovo (e ben fatto) sia comunque più gradito. Penso a Mass Effect, Bioshock o No More Heroes in questa generazione, i quali però dovrebbero avere il buon senso di "chiudersi" con essa. Ma ne dubito... rischiano di fare la fine di Devil May Cry e Resident Evil, però.
      In generale sono d'accordo. La serializzazione può senz'altro essere negativa... ma anche tendenzialmente positiva (o per lo meno "conservativa" sul fronte della qualità). Tutto dipende da come vengono realizzati i seguiti e da quanto si cede alla tentazione di riproporre una minestra riscaldata sotto mentite spoglie...
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 26-01-2012, 17:57.

    • Super Fabio Bros
      #9
      Super Fabio Bros ha commentato
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      Divertentissimo, come tutte le loro produzioni, del resto!
      La serializzazione rischia sempre di abbassare la qualità, ma spesso permette anche ai personaggi di esplorare strade diverse o reinventare lo stesso genere a cui appartengono. Non parlo solo di videogames, nella TV, ad esempio, i Simpson hanno avuto una vera e propria evoluzione ventennale, pur rimando fedeli alle direttive iniziali degli autori.

    • JoustSonic82
      #10
      JoustSonic82 ha commentato
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      Questo video è fantastico! Il bello è che cattura benissimo l'essenza dei personaggi (nei gesti, nel modo di parlare e nelle cose che dicono) aggiungendo anche, come diceva Muse, alcuni tratti della personalità che nei rispettivi giochi non emergono esplicitamente ma che in effetti si sposano alla perfezione con i personaggi stessi, o con il rispettivo gioco. Il Mario dall'accento italiano e dal modo di fare bonario è irresistibile, ma lo è ancor di più il Tim di Braid, supponente e intellettualoide, che prende le distanze da Mario e dai suoi giochi dal gameplay più semplicistico (Braid è un gioco abbastanza cervellotico ed enigmatico, oltre che artisticamente ispirato, quindi ci sta).
      Comunque questo video fa riflettere su come pian piano questi giochi indie stiano sempre più erodendo spazi ai giochi mainstream alla Mario ed entrando sempre più nell'immaginario collettivo dei videogiocatori, e a buon diritto direi, visto che si tratta in tutti e tre i casi di grandissimi titoli. Io li ho giocati tutti e tre, apprezzati davvero molto, e anche completati, tranne Super meat boy per evidenti ragioni e chi l'ha giocato mi capirà (ma quanto sono difficili i livelli avanzati!?! Anche se c'è da dire che la difficoltà, stile arcade anni '80, è anche il bello di questo gioco )
      Ultima modifica di JoustSonic82; 26-01-2012, 18:53.
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