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Alcuni noti publisher pretendono risarcimenti dai fruitori di copie pirata dei loro giochi

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  • Alcuni noti publisher pretendono risarcimenti dai fruitori di copie pirata dei loro giochi

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Nome:   Piracy.jpg 
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ID: 257929I protagonisti di questa "caccia al pirata" (o meglio: all'"utilizzatore finale" della copia pirata scaricata tramite client torrent) sono: Atari, Codemasters, Square Enix e Ubisoft.

    Stando a TorrentFreak (LINK), le suddette compagnie intenderebbero rintracciare i "pirati" tramite l'analisi degli indirizzi IP, per poi pretendere un risarcimento pari ad 800 € per ogni gioco scaricato illegalmente a loro danno.

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    • Glorfindel
      #10
      Glorfindel ha commentato
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      Io sinceramente non mi sono mai lamentato del prezzo dei VG.
      Alla fin fine, se ci pensate, sono uno dei pochi beni, se non l'unico, che non è mai stato colpito da rialzi ingiustificati, tenuto conto di inflazione, euro e altro.
      E tenuto conto della loro complessità attuale, dal numero di persone coinvolte ecc...
      Negli anni novanta una cartuccia per console, o un gioco nuovo PC, costavano quanto costa oggi un titolone PS3 o XBOX.
      Addirittura su PC va anche meglio.
      C'è in più, anche, una maggiore possibilità di scelta, di risparmio, offerte speciali sotto festività, che prima non esistevano.
      Anche un gioco nuovo PC, ad esempio: Skyrim, 50 euro al lancio, ma proprio al lancio lo presi su GMG a 40euro (comprai un FIFA per amiga al prezzo di 120000lire, circa 60euro...).
      Voglio spendere di meno? Trovo tanta roba buona anche a 5euro, e offerte speciali giornaliere anche su titoli abbastanza recenti.
      Secondo me il prezzo è una scusante.
      Io compro originale sempre (ormai quasi tutto in DD), ma sono arrabbiato lo stesso, ogni volta che leggo le condizioni di contratto che impongono i vari store: mi sento legalmente raggirato. Desidererei un maggior rispetto (il cliente ha sempre ragione... non vale più?) proprio per chi compra, che magari comprerebbe anche di più. E poi magari la voce gira e altri si aggiungono al carro.
      Ultima modifica di Glorfindel; 18-01-2012, 16:56.

    • LordBritish
      #11
      LordBritish ha commentato
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      Glorfindel, hai ragione sia nelle tue lamentele che nel ricordare come i videogiochi siano stati poco o per nulla interessati dall'inflazione: ricordo ancora le 180/190 mila lire che costavano le cartucce "grosse" per SNES, se ci penso non so come mio padre si trattenesse dall'ammazzarmi! Oggi il gioco appena uscito costa al massimo 60 euro: non sono pochi, ma tremo al pensiero di cosa dovremmo pagare se i prezzi del settore avessero seguito la progressione post euro, che ne so, dei libri o dei film al cinema. Questo non è certo merito dei produttori: io penso che sia una conseguenza dell'allargamento del mercato, dell'abbattimento di certi costi di produzione, e della presa di coscenza che più di tanto non potevano spremere. Ultimamente anche il Digital Delivery ha contribuito, mentre credo che la pirateria c'entri marginalmente (tolto forse il mondo PC), anzi: in almeno un caso eclatante (PSX) è stata usata senza scrupolo come veicolo di diffusione.

      Non so se le proposte che fai tu siano applicabili, e purtroppo non so farne di diverse. Trovo però che l'unica forma di protesta che noi consumatori possiamo mettere in atto sia proprio il rifiuto di acquistare la solita fuffa a prezzo pieno al day one: inutile che tutti dicano "chemmerda il nuovo COD!" se il gioco poi vende qualche milionata di copie! Dovremmo boicottare anche la distribuzione digitale, Steam si riserva troppi coltelli dalla parte del manico per i miei gusti: se tra due anni smettono di supportare il gioco che ho pagato, chi ce l'ha in quel posto? Proprio per questo su Steam compro solo in caso di megasconti. A natale mi sono "regalato" King of Fighters XIII per X360, ed è stato il primo gioco full price acquistato in due anni (e si, ne valeva la pena): se avessi potuto prenderlo in DD, avrei mandato tutto all'aria e avrei aspettato di trovarlo a 10 euro.
      Ormai il mercato del videogame è maturo, i giochi sono prodotti seriali fatti per massimizzare il profitto, non è roba fatta da nerd per il nerd come vent'anni fa: da clienti appassionati ci hanno trasformato in consumatori, pecore che belano ma intanto brucano lo stesso. La soluzione non è la pirateria, la soluzione è far capire che se noi non compriamo, loro non mangiano.

    • Glorfindel
      #12
      Glorfindel ha commentato
      Modifica di un commento
      Purtroppo le pecore non siamo noi, che ne parliamo.
      Ma i tanti che sono lì fuori, e sono loro il mercato, purtroppo.
      Per la questione pirateria, poi... ho uno zio che mastica di computer e console da quando io ero in fasce. In pratica è grazie a lui che riuscii a mettere le mani sul c64, dopo che ogni tanto lo portava a casa mia per farci vedere i giochi.
      Una persona che ha sempre copiato e scaricato illegalmente.
      Addirittura una volta gli feci vedere come funzionava un emulatore psx, e poco tempo dopo si fece tutta la libreria dei suoi giochi, e fatto una bella postazione in casa, con pad annesso, per fare giocare i figli alla psx sul PC, mentre al fianco una bella ps2 modificata con i giochi comprati tutti la domenica al mercatino a 5 euro l'uno...
      A volte ne parlavamo, e sai che mi rispondeva sempre?
      Io lavoro per mantenere la mia famiglia, per mangiare, per andare in vacanza, per togliermi gli sfizi.
      I giochi mi piace averli, ma non mi interessa comprarli. Ma perchè dovrei se li trovo gratis? Mica sono un pollo io...

      E' una forma mentale quella, indipendentemente dal loro prezzo. Se ci sono gratis, perchè pagare? Non si può fare nulla.
      Per la questione PC-console, la causa principale sono le limitazioni e i controlli che Sony e Microsoft impongono quando si va online, per cui la gente sa che conviene poco. Per questo lo si fa per PC. Magari per la PS3 in casa ogni tanto il gioco originale lo si compra.

    • musehead
      #13
      musehead ha commentato
      Modifica di un commento
      Vi propongo un altro punto di vista. Ovviamente non sono a favore della pirateria perché non avrebbe senso: i giochi sono belli perché ci sono cospicui budget di sviluppo e fior di professionisti remunerati con soldi che vanno recuperati.

      Però...

      Fosse solo che piratare è sbagliato non ci sarebbe nemmeno da dibattere. Il punto è quanto è lecito guadagnare dai videogiochi. Io, purtroppo per me, ho una situazione economica piuttosto disdicevole ma adoro videogiocare, come ascoltare musica o guardare film. Per le ultime due si può rimediare a basso costo, accontentandosi di ciò che va in tv e in radio.

      Per i giochi è diverso: vanno comprati. Ok, non posso spendere 60 euro e non lo faccio. Ripiego sull'usato che è una pratica di totale legalità. Ma se cominciano a vietare l'usato, come del resto qualcuno sta già facendo, obbligando a "riattivare" il gioco, non dovrei un attimino incazzarmi? E se un dannato Mass Effect 3 lo vendono in digital delivery allo stradannatissimo prezzo di 50 € invece che 60, non dovrei incazzarmi ulteriormente?

      All'utente incazzato e penso di poter dire anche sbeffeggiato, quanto potrà interessare delle politiche di EA e Ubisoft che, fra l'altro, sono le due compagnie più in salute del mercato?

      Alla gente interessa videogiocare e di sicuro preferirebbe farlo nella maniera più legale possibile. Se le compagnia barano come nel caso dell'usato c'è da aspettarsi che lo facciano anche gli utenti, che avrebbero pure le loro ragioni. Detto da uno che per gli Humble Indie Bundle versa almeno il triplo della media.

    • Glorfindel
      #14
      Glorfindel ha commentato
      Modifica di un commento
      Assolutamente d'accordo con te.
      Ci sarebbero tantissimi aspetti da sviscerare, dal prezzo "strano" di un titolo in DD (costa quanto lo scatolato ancora? Perchè?), al discorso dell'usato.
      Per quest'ultimo non compro nulla (dopo avere litigato con Gamestop per Dirge of Cerberus che si bloccava a metà gioco, e mi ero rifiutato di fare la loro assicurazione... io dissi loro: siete dei buffoni, mettete il prezzo del gioco 1-2 euro in più, comprensivi di assicurazione se proprio volete, ma questo lo vedo come un ricatto una volta arrivato alla cassa, mentre sto per pagare... volete che faccia pure la figura del morto di fame davanti agli altri clienti?), ma ora acquisto in DD solo in sconti (solo Skyrim e Fifa 12 appena usciti).
      Per il discorso del "quanto dovrebbero costare" anche si può ragionare tanto: io sono convinto che di mezzo ci siano persone che lavorano 16ore al giorno a salari da miseria e contratti a tempo, mentre altre che non fanno praticamente nulla che poi vanno in giro in Lamborghini. Come in tutte le attività di grosse imprese, del resto.

    • LordBritish
      #15
      LordBritish ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da musehead
      Vi propongo un altro punto di vista. Ovviamente non sono a favore della pirateria perché non avrebbe senso: i giochi sono belli perché ci sono cospicui budget di sviluppo e fior di professionisti remunerati con soldi che vanno recuperati.

      Però...

      Fosse solo che piratare è sbagliato non ci sarebbe nemmeno da dibattere. Il punto è quanto è lecito guadagnare dai videogiochi. Io, purtroppo per me, ho una situazione economica piuttosto disdicevole ma adoro videogiocare, come ascoltare musica o guardare film. Per le ultime due si può rimediare a basso costo, accontentandosi di ciò che va in tv e in radio.

      Per i giochi è diverso: vanno comprati. Ok, non posso spendere 60 euro e non lo faccio. Ripiego sull'usato che è una pratica di totale legalità. Ma se cominciano a vietare l'usato, come del resto qualcuno sta già facendo, obbligando a "riattivare" il gioco, non dovrei un attimino incazzarmi? E se un dannato Mass Effect 3 lo vendono in digital delivery allo stradannatissimo prezzo di 50 € invece che 60, non dovrei incazzarmi ulteriormente?

      All'utente incazzato e penso di poter dire anche sbeffeggiato, quanto potrà interessare delle politiche di EA e Ubisoft che, fra l'altro, sono le due compagnie più in salute del mercato?

      Alla gente interessa videogiocare e di sicuro preferirebbe farlo nella maniera più legale possibile. Se le compagnia barano come nel caso dell'usato c'è da aspettarsi che lo facciano anche gli utenti, che avrebbero pure le loro ragioni. Detto da uno che per gli Humble Indie Bundle versa almeno il triplo della media.
      Muse, non ho neanche toccato il discorso dell'usato proprio perché sono assolutamente convinto della sua legittimità, e trovo che non sia accostabile mai alla pirateria. Ora, è vero che le catene specializzate in usato (cioè ormai solo Gamestop, visto che Gamerush va a gambe all'aria assieme a Blockbuster) ci guadagnano un casino, ma non vedo perché dovrebbe essere invece il producer stesso a guadagnare due volte dalla stessa copia costringendoci a riattivarla.
      Parlando di un altro argomento che avevo tralasciato, trovo anche che sia più che legittimo "piratarmi" un gioco che ho comprato, se non altro per non rischiare di rovinare il DVD o per non avere il cd che gira sempre inutilmente. Inutile dire che sono anche per la condanna senza appello di tutte quelle procedure di autenticazione o controllo che, senza porre un vero ostacolo ai pirati, vanno in culo all'utente legittimo: epic fail, il tuo nome è Starforce!

      Sul perché i titoli DD costino quasi uguale agli scatolati non ho una risposta, tempo fa leggevo che il grosso dei costi per il produttore non è nel supporto: non sono sicuro di crederci, però non ho le conoscenze per confutare la cosa. Sicuramente qualcosa ci risparmiano, ma magari il costo dei server va a compensare quello del packaging e della distribuzione. E' anche vero che su Steam le offerte si sprecano, magari sono limitate nel tempo ma ci sono e le trovo convenienti. Trovo odioso invece il fatto di non avere nessuna reale garanzia che potrò far funzionare il gioco acquistato oggi anche tra dieci anni, o anche tra un anno se è per questo.

    • Glorfindel
      #16
      Glorfindel ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da LordBritish
      Sul perché i titoli DD costino quasi uguale agli scatolati non ho una risposta, tempo fa leggevo che il grosso dei costi per il produttore non è nel supporto: non sono sicuro di crederci, però non ho le conoscenze per confutare la cosa. Sicuramente qualcosa ci risparmiano, ma magari il costo dei server va a compensare quello del packaging e della distribuzione. E' anche vero che su Steam le offerte si sprecano, magari sono limitate nel tempo ma ci sono e le trovo convenienti. Trovo odioso invece il fatto di non avere nessuna reale garanzia che potrò far funzionare il gioco acquistato oggi anche tra dieci anni, o anche tra un anno se è per questo.
      Beh, lo scatolato, la distribuzione, gli accordi con i venditori finali, le loro percentuali, i costi di trasporto (il caro benzina...).
      Non ci credo se non sono costi alti.
      E dopotutto vendere in DD annulla drasticamente tutto: devi avere solo un server (sai che guaio, se poi sei il distributore di tutti i software di ogni produttore con cui hai accordi commerciali sui guadagni) ed una copia del prodotto. Lo scarichi all'infinito.
      Problema di banda? No, problem: se intasata l'utente ha il blocco col messaggio riprova più tardi...
      Il fatto di trovare la scusa che un gioco in DD costi quanto uno scatolato mi sa tanto di scusa del prezzo della benzina (quando il petrolio si abbassa, essa comunque cresce).
      Invece ci sono politiche ben precise dietro, nelle quali conta quanto massimizzare il guadagno, a qualsiasi costo.
      Nessuno ti regala nulla se continua a guadagnarci bene.
      Tanto che le offerte su titoli appena usciti le fanno solo per quelli che vendono male... a causa di problemi di difettosità del codice e del passaparola tra gli acquirenti delusi.

      Per l'usato, continuo a pensare che sia sempre un campo grigio.
      A me non è chiaro, legalmente, sul software, come stanno le cose.

      Una cosa è certa: alcune catene ci marciano troppo sopra sull'usato, e da questo punto di vista, io, un semplice cliente, storco il naso. Pensate coloro che sono proprietari di quel prodotto.
      Fare un secondo guadagno sullo stesso prodotto, poi è davvero illecito da parte di un publisher?
      Anche qui, campo grigio.
      Dopotutto nel DD loro fanno scaricare lo stesso prodotto da milioni di persone, guadagnandoci sopra.

      Non so dare risposte a questo.

    • AlextheLioNet
      #17
      AlextheLioNet ha commentato
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      Sembra che l'iniziativa portata avanti da Atari, Koch Media (Dead Island -Techland- e Prison Break), Eidos / Square Enix's (Deus Ex: Human Revolution, Dungeon Siege 3 e Final Fantasy series-), Daedalic Entertainment (LucasArts), Codemasters, BitComposer, Ubisoft, Kalypso Media, Dtp. Entertainment e Aerosoft sia una specie di "pilota" al momento mirato al mercato tedesco. Da verificare se e quando esporteranno l'esperienza negli altri paesi europei nel caso in cui questa risulti remunerativa.

      Report: Ubisoft, Atari, many other publishers requesting payment from German pirates | Joystiq
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 18-01-2012, 23:52.

    • LordBritish
      #18
      LordBritish ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da Glorfindel
      Beh, lo scatolato, la distribuzione, gli accordi con i venditori finali, le loro percentuali, i costi di trasporto (il caro benzina...).
      Non ci credo se non sono costi alti.
      E dopotutto vendere in DD annulla drasticamente tutto: devi avere solo un server (sai che guaio, se poi sei il distributore di tutti i software di ogni produttore con cui hai accordi commerciali sui guadagni) ed una copia del prodotto. Lo scarichi all'infinito.
      Problema di banda? No, problem: se intasata l'utente ha il blocco col messaggio riprova più tardi...
      Il fatto di trovare la scusa che un gioco in DD costi quanto uno scatolato mi sa tanto di scusa del prezzo della benzina (quando il petrolio si abbassa, essa comunque cresce).
      Invece ci sono politiche ben precise dietro, nelle quali conta quanto massimizzare il guadagno, a qualsiasi costo.
      Nessuno ti regala nulla se continua a guadagnarci bene.
      Tanto che le offerte su titoli appena usciti le fanno solo per quelli che vendono male... a causa di problemi di difettosità del codice e del passaparola tra gli acquirenti delusi.
      Beh, non so se sia così semplice: dubito che basti UN server, e oltretutto gli accordi coi produttori ci sono eccome, visto che su Steam (l'unica piattaforma DD che conosco in realtà) ci trovi roba di tante SH diverse. Il servizio fornito da Valve secondo me è di buona qualità, mi sta poco bene che il futuro del gioco che compro sia soggetto ai loro capricci futuri, ma non mi lamento della velocità dei download. Le offerte vantaggiose secondo me sono su titoli che hanno una certa età, ma io ormai parto già dal presupposto che i titoli nuovi li compro solo in società con qualche amico, quindi non li guardo neanche

      Originariamente inviato da Glorfindel

      Dopotutto nel DD loro fanno scaricare lo stesso prodotto da milioni di persone, guadagnandoci sopra.

      Non so dare risposte a questo.
      Ma che tu faccia scaricare un gioco a uno che lo ha pagato o che gli venda il DVD col gioco sopra non cambia nulla, è solo il supporto a essere diverso: il codice è lo stesso, che tu lo scarichi da un server o che qualcuno te l'abbia messo su DVD. Sicuramente quella dell'usato è una zona grigia, e il DD contribuirà a renderla più chiara solo a favore dei produttori, visto che è possibile rivendere un supporto fisico, ma non una licenza acquistata online (a meno che uno non si venda l'account con quello che ha dentro...). Personalmente non ho nulla in contrario, credo che danneggi il mercato mainstream dei giochi per console pressappoco quanto la pirateria (ossia poco), mentre non danneggia per nulla il mercato indipendente. Credo che chi si compra un gioco usato a 20 euro non avrebbe comunque comprato il gioco all'uscita, momento in cui si fanno i soldi veri secondo i produttori.

    • Super Fabio Bros
      #19
      Super Fabio Bros ha commentato
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      Basterebbe una politica dei prezzi basata sul "budget progressivo" per dare una buona alternativa alla pirateria.

      Esempio: "Pierino contro le zombesse spogliarelliste" sviluppato da Watersoft (prodotto di fantasia) è un gioco tripla A ed esce il 15 Dicembre 2012 in prima stampa al prezzo di mercato di 60 Euro tondi tondi. Dopo sei mesi, il 15 Giugno 2012 esce una nuova edizione "budget" a 30 Euro. Vi pare ancora troppo? Esattamente un anno dopo, il 15 Dicembre 2013 esce in versione "Classic" a soli 15 Euro, e, superati i due anni di età la versione finale "happy price" a soli 10 Euro...

      Se tutti i giochi seguissero questo iter non ci sarebbe affatto bisogno di pirateria o mercato dell'usato (che ricordiamolo nella mente dei produttori di software sono praticamente la stessa cosa!), basterebbe solo aspettare e decidere quando comprare il gioco.

      Questa politica adesso è realizzata quasi esclusivamente dal mercato spontaneo dell'usato, ed è un vero peccato...

    • maxtex74
      #20
      maxtex74 ha commentato
      Modifica di un commento
      Straquoto Super Fabio ,una volta era così, usciva la 1° versione a prezzo pieno ,poi dopo 6 mesi o un anno una versione badget a metà prezzo o anche a meno e infine una versione ultra badget dopo due anni a prezzo bassissimo.
      Ora non succede più così ,ci vogliono anni per vedere una versione platinium o classic e ,se lo merita solo il videogioco che vende e costa sempre troppo dalle € 29,99 alle € 19,99 ,quando va bene.
      Ma che politica del kaiser è?

    • LordBritish
      #21
      LordBritish ha commentato
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      Originariamente inviato da Super Fabio Bros
      Basterebbe una politica dei prezzi basata sul "budget progressivo" per dare una buona alternativa alla pirateria.

      Esempio: "Pierino contro le zombesse spogliarelliste" sviluppato da Watersoft (prodotto di fantasia) è un gioco tripla A ed esce il 15 Dicembre 2012 in prima stampa al prezzo di mercato di 60 Euro tondi tondi. Dopo sei mesi, il 15 Giugno 2012 esce una nuova edizione "budget" a 30 Euro. Vi pare ancora troppo? Esattamente un anno dopo, il 15 Dicembre 2013 esce in versione "Classic" a soli 15 Euro, e, superati i due anni di età la versione finale "happy price" a soli 10 Euro...

      Se tutti i giochi seguissero questo iter non ci sarebbe affatto bisogno di pirateria o mercato dell'usato (che ricordiamolo nella mente dei produttori di software sono praticamente la stessa cosa!), basterebbe solo aspettare e decidere quando comprare il gioco.

      Questa politica adesso è realizzata quasi esclusivamente dal mercato spontaneo dell'usato, ed è un vero peccato...
      Sarebbe bello, ma non sono sicuro che così possa funzionare. I tagli di prezzo vengono già fatti molto spesso, anche se magari il titolone tripla A di cui parlavi tu cala ben più lentamente. Magari non si arriva ai 10 euro in due anni, però un titolo di un paio di anni fa si trova sui 20 euro. Anzi, ho visto in passato delle politiche molto aggressive da parte di certe catene di grande distribuzione, con tagli anche su titoli appena usciti (mi pare che Mediaworld a ottobre abbia lanciato Gears of War 3 a un prezzo più basso della norma, per dire). Molto spesso un titolo non scende di prezzo per colpa del distributore: ad esempio i titoli Halifax (che tra l'altro distribuisce tante porcate) restavano inchiodati a prezzi altissimi per una vita. Oppure capita che un titolo scenda in fretta perché non ha rispettato le previsioni di vendita, e si taglia il prezzo per levarsi dal magazzino merce difficilmente vendibile che ruba spazio a titoli più redditizi. In tutto questo, ovviamente, la qualità di un titolo non viene neppure presa in considerazione, ma sto cercando di ragionare dal punto di vista di un "addetto ai lavori".
      Sempre dallo stesso punto di vista, posso dirti che il grosso dei ricavi si fa nei primissimi mesi del lancio di un gioco, addirittura nelle prime settimane almeno per i titoli con dietro investimenti pesanti. Ecco il perché delle aggressive politiche di preorder portate avanti da molti: fa gli interessi di tutti gli anelli della catena, perché molti ordini garantiscono un certo credito presso il publisher, che considera come già vendute al day one le copie preordinate e ne consegna di più al punto vendita. L'usato secondo me sposta poco i termini dell'equazione, perché nel primo periodo il prezzo è quasi uguale al nuovo, la differenza è di 5-10 euro al massimo.
      Il motivo è sempre lo stesso: escono giochi in continuazione, il nuovo avanza sempre, e la visibilità di un titolo è ridotta a un periodo breve. A un videogiocatore "vero", uno che si rigioca i titoli, li analizza e tenta un approccio "critico", questo importa relativamente. Ma, come scrivevo qualche post più su, il mercato è cambiato. Oggi l'obiettivo del produttore non siamo tu o io, che rigiochiamo titoli di vent'anni fa (perdonami la presunzione di conoscere i tuoi gusti), a meno che non ce li possano rifilare su una console nuova. L'obiettivo di ogni produttore è vendere il gioco nuovo, che viene regolarmente cacato fuori ogni 15 giorni, e per far questo gli serve un consumatore educato a desiderare sempre l'ultimo arrivo. Dell'acquirente che aspetta il taglio del 50% secondo me gli importa poco, anzi: sono convinto che i ribassi siano spesso dovuti alla necessità di far spazio in magazzino e sullo scaffale, piuttosto che dal venire incontro al consumatore.
      Se vuoi un indizio di come le cose funzionino, pensa al sistema delle recensioni e dei voti utente. Un titolo importante riceve quasi sempre voti alti all'inizio, e alcuni casi di valutazioni sgradite al publisher hanno sollevato dei polveroni mica male: pensa a Alone in the Dark o Kane & Lynch per esempio. D'altronde, dopo un po' la gente comincia a giocarci per davvero con 'sti giochi, e sul web cominci a trovare chi si lamenta come un bambino scemo, ma anche chi dà un'opinione un minimo qualificata su un titolo, e cominci ad accorgerti che se gratti un po' la superficie saltano fuori le magagne. Continuando con un recente esempio di gioco-presa per il culo: secondo te la Bethesda vende Skyrim meglio all'uscita, con recensioni polarizzate sul 9+, o quando dopo un mese i suoi infiniti bug sono ormai la barzelletta del web? Tutto il sistema è pensato per sfruttare un gioco all'uscita, dopo due mesi un titolo è irrimediabilmente vecchio.
      Ultima modifica di LordBritish; 19-01-2012, 10:45.

    • LordBritish
      #22
      LordBritish ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da maxtex74
      Straquoto Super Fabio ,una volta era così, usciva la 1° versione a prezzo pieno ,poi dopo 6 mesi o un anno una versione badget a metà prezzo o anche a meno e infine una versione ultra badget dopo due anni a prezzo bassissimo.
      Ora non succede più così ,ci vogliono anni per vedere una versione platinium o classic e ,se lo merita solo il videogioco che vende e costa sempre troppo dalle € 29,99 alle € 19,99 ,quando va bene.
      Ma che politica del kaiser è?
      Ma sei proprio sicuro? Posso sbagliarmi, ma mi sembra che le cose potessero andare così per i titoli PC, che tra l'altro si trovavano a prezzi stracciatissimi anche in allegato alle riviste. Le versioni platinum/classic su console ci sono dai tempi della PSX, e sono sempre state legate alle vendite di un titolo. I prezzi "bassissimi" sui giochi console per me sono sempre stati legati ai "cestoni delle offerte" pieni di fuffa. Che poi per il negozio fuffa significasse "titoli che non vendo" e per me volesse dire "figata, Eternal Darkness a 4.90" è un altra storia

    • Glorfindel
      #23
      Glorfindel ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da LordBritish
      Ma che tu faccia scaricare un gioco a uno che lo ha pagato o che gli venda il DVD col gioco sopra non cambia nulla, è solo il supporto a essere diverso: il codice è lo stesso, che tu lo scarichi da un server o che qualcuno te l'abbia messo su DVD.
      Beh, assolutamente non può essere la stessa cosa.
      Se un titolo vende 1milione di copie, se su supporto fisico, devi metterci un costo immane dovuto a tutto quello che ci gira intorno (costo materiali di confezionamento, del supporto fisico stesso, accordi di qui e di là per distribuzione ecc..., costi di trasporto (in tutto il mondo!!!) e altro che ora non mi viene in mente). Sul DD non c'è assolutamente nulla di tutto questo. Non ci credo che mantenere 1-2-3-4-5-6 server costi così tanto, tenuto anche conto che sugli stessi server ci metti anche tutti gli altri titoli.

    • Glorfindel
      #24
      Glorfindel ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da Super Fabio Bros
      Se tutti i giochi seguissero questo iter non ci sarebbe affatto bisogno di pirateria o mercato dell'usato (che ricordiamolo nella mente dei produttori di software sono praticamente la stessa cosa!), basterebbe solo aspettare e decidere quando comprare il gioco.
      Io sono convinto che sia una forma di pirateria (a rigore), sebbene molto più accettata perchè mette in gioco il supporto originale e lo si fa girare senza che ve ne sia un'altra copia duplicata.
      Altrimenti non verrebbe nemmeno implicitamente citata nelle condizioni d'utilizzo di un software. Per questo parlo di zona grigia. Se quelle condizioni sono "incostituzionali" qualcuno le dovrebbe proibire. Invece nessuno agisce mai. Perchè? Forse perchè nessuno le legge mai?
      Bisogna capire a questo punto cosa si intenda per pirateria.

    • LordBritish
      #25
      LordBritish ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da Glorfindel
      Beh, assolutamente non può essere la stessa cosa.
      Se un titolo vende 1milione di copie, se su supporto fisico, devi metterci un costo immane dovuto a tutto quello che ci gira intorno (costo materiali di confezionamento, del supporto fisico stesso, accordi di qui e di là per distribuzione ecc..., costi di trasporto (in tutto il mondo!!!) e altro che ora non mi viene in mente). Sul DD non c'è assolutamente nulla di tutto questo. Non ci credo che mantenere 1-2-3-4-5-6 server costi così tanto, tenuto anche conto che sugli stessi server ci metti anche tutti gli altri titoli.
      Perdonami, forse mi sono spiegato male io. Intendevo dire che è la stessa cosa in risposta alla tua affermazione che col DD guadagnano sulla stessa copia del gioco: in realtà anche col DVD è "la stessa copia", perché il codice sorgente è sempre quello. Il gioco finito è uno solo, in quel senso che tu lo scarichi o lo masterizzino loro per te non cambia nulla.

      Non dico che il DD non convenga al produttore, attenzione: sono convintissimo anch'io che abbiano una grande convenienza a usare piattaforme come Steam. Dico solo che gestire un business come il DD non credo sia semplice come può sembrare, e sono sicuro di aver letto in passato che i costi aggirati tramite esso non incidono quanto l'utente finale si aspetta. Ovviamente non mi ricordo dove avevo pescato l'articolo, se in rete o su qualche rivista. Oltretutto è roba di qualche anno fa, non escludo che la situazione sia radicalmente cambiata. Consideriamo anche che nella cara vecchia Europa ci tocca pagare in Euro, e i simpatici amici di Steam hanno fatto la splendida equazione 1$=1E, che ce lo mette in quel posto.

      Originariamente inviato da Glorfindel
      Io sono convinto che sia una forma di pirateria (a rigore), sebbene molto più accettata perchè mette in gioco il supporto originale e lo si fa girare senza che ve ne sia un'altra copia duplicata.
      Altrimenti non verrebbe nemmeno implicitamente citata nelle condizioni d'utilizzo di un software. Per questo parlo di zona grigia. Se quelle condizioni sono "incostituzionali" qualcuno le dovrebbe proibire. Invece nessuno agisce mai. Perchè? Forse perchè nessuno le legge mai?
      Bisogna capire a questo punto cosa si intenda per pirateria.
      Come dici tu, la zona è grigia, ma non si può paragonare il mercato dell'usato alla pirateria. D'altronde anche le leggi in materia sono confuse e le interpretazioni sono a volte bizzarre (almeno in Italia). Teoricamente, anche la copia di backup è in una zona grigia, e anche se io rivendessi a te un gioco che ho comprato violerei l'accordo tra utilizzatore finale e produttore (EULA), ma credo che nessuno potrebbe essere realisticamente perseguito per questo
      I problemi credo nascano nel momento in cui un terzo soggetto (un rivenditore) inizia a far da tramite tra due privati cittadini, trasformando la zona grigia in un business. In particolare, mi pare che i casini derivino dal fatto che le grandi catene (almeno negli USA) vendevano le copie usate e scontate nello stesso espositore di quelle nuove, sfruttando l'impatto pubblicitario del titolo per vendere l'usato su cui hanno un ricavo maggiore. Ecco perché assistiamo a pressioni lobbistiche finanziate da chi ha interesse a regolamentare in un certo modo il settore, e i recentissimi eventi successi in America ne sono un esempio.

    • Glorfindel
      #26
      Glorfindel ha commentato
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      Originariamente inviato da LordBritish
      Come dici tu, la zona è grigia, ma non si può paragonare il mercato dell'usato alla pirateria. D'altronde anche le leggi in materia sono confuse e le interpretazioni sono a volte bizzarre (almeno in Italia). Teoricamente, anche la copia di backup è in una zona grigia, e anche se io rivendessi a te un gioco che ho comprato violerei l'accordo tra utilizzatore finale e produttore (EULA), ma credo che nessuno potrebbe essere realisticamente perseguito per questo
      I problemi credo nascano nel momento in cui un terzo soggetto (un rivenditore) inizia a far da tramite tra due privati cittadini, trasformando la zona grigia in un business. In particolare, mi pare che i casini derivino dal fatto che le grandi catene (almeno negli USA) vendevano le copie usate e scontate nello stesso espositore di quelle nuove, sfruttando l'impatto pubblicitario del titolo per vendere l'usato su cui hanno un ricavo maggiore. Ecco perché assistiamo a pressioni lobbistiche finanziate da chi ha interesse a regolamentare in un certo modo il settore, e i recentissimi eventi successi in America ne sono un esempio.
      Sono d'accordo.
      L'unica cosa è forse parlare di zona grigia per le copie di backup, che invece mi sembra che siano tranquillamente consentite.
      Addirittura anche Steam consente di farla. Ed anche le avvertenze legali nei manuali se non sbaglio affermano che copie di backup possano essere usate solo a fini personali. Senza però divulgarle.

    • LordBritish
      #27
      LordBritish ha commentato
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      Originariamente inviato da Glorfindel
      Sono d'accordo.
      L'unica cosa è forse parlare di zona grigia per le copie di backup, che invece mi sembra che siano tranquillamente consentite.
      Addirittura anche Steam consente di farla. Ed anche le avvertenze legali nei manuali se non sbaglio affermano che copie di backup possano essere usate solo a fini personali. Senza però divulgarle.
      Si, teoricamente è consentito, ma come faccio a fare una copia di backup se il disco è protetto? In molti casi non basta masterizzare il CD o il DVD per avere una copia funzionante: bisogna crackare il gioco per farlo funzionare, o scaricare una copia piratata da un p2p, entrambe operazioni illegali. Non parliamo dei giochi per console: allo stato delle cose, come si fa a usare una copia di backup su console senza prima modificare la macchina?
      Per questo parlo di zona grigia: ci consentono di fare una cosa, salvo poi costringerci a usare mezzi illeciti per poter realizzare un nostro diritto. Simpatica come cosa, no?

    • Glorfindel
      #28
      Glorfindel ha commentato
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      Originariamente inviato da LordBritish
      Si, teoricamente è consentito, ma come faccio a fare una copia di backup se il disco è protetto? In molti casi non basta masterizzare il CD o il DVD per avere una copia funzionante: bisogna crackare il gioco per farlo funzionare, o scaricare una copia piratata da un p2p, entrambe operazioni illegali. Non parliamo dei giochi per console: allo stato delle cose, come si fa a usare una copia di backup su console senza prima modificare la macchina?
      Per questo parlo di zona grigia: ci consentono di fare una cosa, salvo poi costringerci a usare mezzi illeciti per poter realizzare un nostro diritto. Simpatica come cosa, no?
      Infatti, qui sta la confusione di chi poi chiede a noi di rispettare le regole, ma che per primo non sa quali siano in termini bilaterali produttore-consumatore (o fa finta di non saperlo).
      Che poi, stranamente, su Steam il backup si fa tranquillamente senza nessun problema...

    • Glorfindel
      #29
      Glorfindel ha commentato
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      Un quadro normativo io lo vedo come un foglio bianco su cui sono disegnati dei ghirigori.
      C'è una serie di linee con un inizio, che parte dal bordo ed arriva all'altro bordo, alla fine.
      Alcune linee ci vanno dritte, altre curvano, ma arrivano sempre alla fine.
      Altre ancora, invece, fanno percorsi tortuosi. Si intersecano con altre linee, curvano e ritornano alla partenza...
      Una matassa: è la legge.

      Le linee dritte o curve sono quelle che definiscono chiari alcuni concetti: la pirateria è un furto, ad esempio.

      In genere, però, sono quelle linee che definiscono le linee guida di chi comanda, di chi ha i veri interessi.

      Le linee che ritornano indietro, si intersecano, fanno i nodi, sono quelle che sembrino andare dalla parte della gente comune. Ti sembra... queste linee partono: e tu ti senti tutelato.
      Ma poi scavi a fondo, cerchi di farti strada nella matassa e... ritorni indietro, o segui circoli viziosi indefinitamente, o raggiungi un vicolo cieco come in un labirinto.

      E allora lo fai presente... e ti viene risposto: la legge è sempre la legge...
      Ma in realtà non importa a nessuno, tra quelli che disegnano quei ghirigori, dove vadano a finire quelle linee...
      Ultima modifica di Glorfindel; 19-01-2012, 12:35.

    • LordBritish
      #30
      LordBritish ha commentato
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      Originariamente inviato da Glorfindel
      Un quadro normativo io lo vedo come un foglio bianco su cui sono disegnati dei ghirigori.
      C'è una serie di linee con un inizio, che parte dal bordo ed arriva all'altro bordo, alla fine.
      Alcune linee ci vanno dritte, altre curvano, ma arrivano sempre alla fine.
      Altre ancora, invece, fanno percorsi tortuosi. Si intersecano con altre linee, curvano e ritornano alla partenza...
      Una matassa: è la legge.

      Le linee dritte o curve sono quelle che definiscono chiari alcuni concetti: la pirateria è un furto, ad esempio.

      In genere, però, sono quelle linee che definiscono le linee guida di chi comanda, di chi ha i veri interessi.

      Le linee che ritornano indietro, si intersecano, fanno i nodi, sono quelle che sembrino andare dalla parte della gente comune. Ti sembra... queste linee partono: e tu ti senti tutelato.
      Ma poi scavi a fondo, cerchi di farti strada nella matassa e... ritorni indietro, o segui circoli viziosi indefinitamente, o raggiungi un vicolo cieco come in un labirinto.

      E allora lo fai presente... e ti viene risposto: la legge è sempre la legge...
      Ma in realtà non importa a nessuno, tra quelli che disegnano quei ghirigori, dove vadano a finire quelle linee...
      Beh, sai, da un lato le leggi vanno sempre interpretate, e poi in Italia ce ne sono così tante che non si sa mai davvero cosa sia proibito e cosa sia permesso
      Dall'altro, le leggi sono fatte per difendere degli interessi, e in base al peso degli interessi in gioco, cioè in pratica dei quattrini in ballo.
      Sinceramente, come consumatori abbiamo poche tutele, per quello secondo me la miglior difesa è cercare di essere più informati possibile prima di fare una scelta. Se l'ultimo titolone strapompato venisse lasciato in massa a prender polvere sugli scaffali invece di vendere a busso, forse le perdite farebbero riflettere chi l'ha messo in commercio.

    • ethan
      #31
      ethan ha commentato
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      Ci sarebbe anche da dire che a volte abbiamo acquistato a 70 euro titoli imporponibili.
      Eppure non abbiamo mai pensato di chiedere un risarcimento.....

    • LordBritish
      #32
      LordBritish ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da ethan
      Ci sarebbe anche da dire che a volte abbiamo acquistato a 70 euro titoli imporponibili.
      Eppure non abbiamo mai pensato di chiedere un risarcimento.....
      Hahaha, in effetti sarebbe bello andare a chiedere 800 euro per aver comprato a prezzo pieno un gioco del menga!
      Scherzi a parte, i romani dicevano "caveat emptor", si cauteli il compratore: io proprio per questo motivo a scatola chiusa non compro più nulla che costi oltre i 20 euro. Demo, o non se ne fa niente!

    • Imperius_Rex!
      #33
      Imperius_Rex! ha commentato
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      Ah beh, con le ladrate di prezzi che propongono han pure il coraggio di lamentarsi che non guadagnano abbastanza o che qualcuno si procura i loro giochi in altri modi...
      Come si dice, chi è causa del suo mal...

    • AlextheLioNet
      #34
      AlextheLioNet ha commentato
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      Fra l'altro l'assurda cifra di 800 € per ogni titolo scaricato tramite client torrent fa pensare a quali potrebbero essere gli altrettanto improbabili "mega-astronomici" risarcimenti da chiedere a chi "fa sul serio" (sempre nel caso in cui gli indennizzi siano "proporzionati" ai rispettivi danni / illeciti).


      Sembra quasi che questa infelice "iniziativa" cerchi disperatamente di avvalorare il seguente "spot":

      Spoiler:
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