Nel corso di un'intervista concessa alla testata Official PlayStation Magazine (LINK), il noto game designer Hideo Kojima ha parlato dell'attuale deficit di competitività degli sviluppatori nipponici nel settore dei titoli "Tripla A", dei notevoli vincoli cui deve sottostare al giorno d'oggi il "creatore di videogiochi" e della difficoltà di proporre nuove idee in un settore dove l'utenza sembra tendenzialmente soddisfatta dell'offerta odierna:
"Oggi l'industria è molto più competitiva. Se guardiamo i titoli Tripla A provenienti da ogni parte del mondo, probabilmente solo dieci giochi catturano veramente l'attenzione dei giocatori e non credo che il Giappone sia in grado di competere a questi livelli."
"I miei primi lavori per PlayStation erano molto diversi rispetto a quelli di oggi. Adesso c'è molta più pressione, mentre all'epoca si godeva di una maggiore libertà."
"Fare qualcosa di completamente nuovo con una serie, cambiando i personaggi, il mondo e ripartendo da zero è davvero molto difficile, ora come ora."
"Credo che sia più una questione di cosa chiedono i consumatori, che al momento sono soddisfatti di ciò che hanno. Gli sparatutto in prima persona vendono molto, quindi non c'è una vera necessità di offrire qualcosa di nuovo."
"La gente è soddisfatta da piccoli miglioramenti di minore entità e credo che questo panorama rimarrà inalterato. Non che questo rappresenti un problema, ma allo stesso tempo è sempre bello vedere cose nuove. A volte per le nuove idee la cosa migliore è sondare il terreno attraverso i servizi online, per vedere come reagiscono i giocatori."
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Hideo Kojima: "non credo che il Giappone sia in grado di competere a questi livelli"
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- Pubblicato: 04-01-2012, 14:55
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Hideo Kojima: "non credo che il Giappone sia in grado di competere a questi livelli"
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#1AlextheLioNet ha commentato04-01-2012, 17:36Modifica di un commentoIn linea di massima Kojima ha ragione. Attualmente la prua del progresso videoludico è tornata al punto di partenza. Va però ricordato dei tre grandi produttori di hardware solo uno è statunitense e, a differenza degli altri due, non produce handheld console... quindi si può dire che almeno le console siano ancora prevalentemente Made in Japan.
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