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La Croce Rossa chiede il rispetto dei Diritti Umani nelle simulazioni belliche

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  • La Croce Rossa chiede il rispetto dei Diritti Umani nelle simulazioni belliche

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ID: 257517Questa volta la levata di scudi nei confronti dei videogiochi è particolarmente mirata e la relativa richiesta, proveniente dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, (ICRC) risulta quanto mai specifica: il rispetto della legislazione internazionale contro i crimini di guerra e dei Diritti Umani in generale nelle simulazioni belliche.

    Quelli che seguono sono stralci tratti da un comunicato dell'ICRL e uno studio dell'associazione svizzera TRIAL, cui il suddetto Comitato fa riferimento in vista di una specifica richiesta ai governi per una legislazione più restrittiva sui videogiochi che obblighi i produttori al rispetto (virtuale) dei Diritti Umani, con specifico riferimento alla Convenzione di Ginevra e a quella de L'Aia:

    "Il Movimento lavora vigorosamente per promuovere norme umanitarie in tutto il mondo, ma c'è anche un pubblico di circa 600 milioni di giocatori che potrebbero violare le leggi umanitarie internazionali (IHL) [...] non è chiaro come i videogiochi influenzino le persone." (ICRL)

    "Civili od obiettivi protetti come chiese o moschee si possono attaccare impunemente, nelle scene d'interrogatorio si può ricorrere alla tortura, degradare o minacciare il prigioniero in modo inumano, senza ricevere sanzioni, e non mancano le esecuzioni sommarie." (TRIAL)

    D'altra parte i produttori vedono come il fumo negli occhi il profilarsi di nuove restrizioni su tematiche e contenuti dei videogiochi:

    "Noi sosteniamo con convinzione i diritti degli sviluppatori e la loro libertà creativa, nel conseguimento della loro visione artistica." (Rich Taylor - Entertainment Software Association -ESA- )

    Voi cosa ne pensate ?

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    • Robbey
      #1
      Robbey ha commentato
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      Che palle, perchè non si preoccupan più di vite umane vere che videoludiche, videogiochi violenti che non rispettan l'uomo ce ne son sempre stati a migliaia e adesso si fan sentire ? in questo mondo c'è qualcosa che non quadra le grandi organizzazioni non san che fare e devon metter la voce in cose che non gli riguardano

    • AlextheLioNet
      #2
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      Se poi queste inizative cominciassero realmente a prendere piede e risultassero efficaci, che ne sarebbe dei titoli della serie GTA?
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 05-12-2011, 17:36.

    • Alerage
      #3
      Alerage ha commentato
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      ricopio pao un commento che avevo scritto in un' altra notizia simile
      mi viene in mente, il discorso di Bill Hicks sugli impulsi sessuali . ..
      avete presente?
      "il porno stimola gl'impulsi sessuali.
      No, è il porno che esiste perchè esistono gli impulsi"
      analogamente si può fare lo stesso discorso.
      "i videogiochi violenti istigano alla violenza.
      No, sono i videogiochi violenti che esistono perchè c'è l'impulso violento"

    • Super Fabio Bros
      #4
      Super Fabio Bros ha commentato
      Modifica di un commento
      E' senza dubbio vero che alcuni titoli insistano troppo sulla violenza gratuita per attirare più pubblico, ma del resto lo fanno anche molti film. Bisogna riconoscere anche l'inverso, ovvero che il videogame può essere una valvola di sfogo per molti utenti potenzialmente più violenti e eliminare del tutto la violenza digitale potrebbe, paradossalmente, aumentare quella reale...

    • Ikaris
      #5
      Ikaris ha commentato
      Modifica di un commento
      E' senza dubbio vero che alcuni titoli insistano troppo sulla violenza gratuita per attirare più pubblico
      So che probabilmente mi prenderò una vagonata di critiche, ma per gusti videoludici sono più abituato a sperimentare la "violenza" videoludica schiacciando mostriciattoli con le mele di Mr Do! o prendendo a martellate barili rotolanti in Donkey Kong, più che con le moderne simulazioni belliche, e questo mi rende forse meno "coinvolto" dalla notizia...
      Eppure, pur credendo che i discorsi sui videogiochi che incitano alla violenza siano in massima parte vaccate, non riesco a fare a meno di pensare che un eccessivo "oltranzismo" sul tema da parte dei videogiocatori sia tutto sommato eccessivo e dettato più dalla voglia (legittima e naturale) di reagire a certe provocazioni che da una reale esigenza di difesa dell'esperienza ludica...Ora il Comitato Internazionale della Croce Rossa chiede NON di abolire i giochi di simulazione bellica, ma solo di evitare scene che calpestino platealmente i Diritti Umani, e io mi chiedo -e soprattutto chiedo a voi, data la mia ignoranza sul tema: siamo proprio sicuri che porsi il limite di ammazzamenti di donne e bambini, torture o altro sia un guaio per il divertimento, che poi dovrebbe essere l'obiettivo finale di ogni sviluppatore? O non sarà piuttosto un (potenziale) guaio soltanto per chi cerca di vendere meglio giochi non eccelsi impacchettandoli in un contesto "trasgressivo" e sfruttando a proprio vantaggio le relative, prevedibili polemiche? Agli amici di Retrogaming History l'ardua risposta... risparmiandomi gli insulti, please...
      Ultima modifica di Ikaris; 05-12-2011, 17:49.

    • Phoenix
      #6
      Phoenix ha commentato
      Modifica di un commento
      rispetto tantissimo il lavoro della croce rossa,tuttavia questo genere di controversia è del tutto inutile perchè chi parla non ha capito che il media videoludico è da giudicare ESATTAMENTE come gli altri come il cinema,la letteratura etc;nessuno si sognerebbe di sollevare questioni se in un film si uccidono civili o è cruento,insomma dai con tutto il rispetto qui si cade nel ridicolo,il videogioco è un opera di fantasia mica qualcosa di realistico!

    • striderhiryu
      #7
      striderhiryu ha commentato
      Modifica di un commento
      Sparare nei videogiochi è un pò come sparare sulla Croce Rossa!

    • AlextheLioNet
      #8
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      Anche secondo me si tratta di richieste assurde. I videogiochi si possono assimilare a grandi linee alle fiction... in diversi casi si potrebbero considerare "fiction interattive a scopo ludico". Le limitazioni alla fruizione di questi prodotti regolamentate dalla normativa vigente bastano e avanzano. Si suppone che l'utente legalmente adulto che gioca ad un fps bellico sia in grado di distinguere la realtà dalla fiction... se poi questa distinzione fosse al di fuori della sua portata, il videogioco violento e non in linea con le leggi internazionali sui crimini di guerra sarebbe realmente ultimo dei problemi...

    • Dirk The Daring
      #9
      Dirk The Daring ha commentato
      Modifica di un commento
      Perché mi sa tanto di ennesima polemica inutile e sterile, come è stato per quella buffonata della peta di poco tempo fa?

    • AlextheLioNet
      #10
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da Dirk The Daring
      Perché mi sa tanto di ennesima polemica inutile e sterile, come è stato per quella buffonata della peta di poco tempo fa?
      Quoto! Con tutta la carne al fuoco reale che c'è al mondo è paradossale che la Croce Rossa si preoccupi di quella virtuale...

    • ethan
      #11
      ethan ha commentato
      Modifica di un commento
      Notizia ciclica. Ormai ci siamo abituati.
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