Per la scorsa generazione di macchine adesso non manca più nessuno: hanno tutti compiuto dieci anni!

In realtà, ci riferiamo solo all'edizione americana, dato che quella europea arrivò con un cospicuo ritardo che non fece altro che penalizzare pesantemente le vendite nel Vecchio Continente.

Col senno di poi, possiamo definire il Gamecube come la piattaforma meno fortunata dell'homegaming targato Nintendo. Ha chiuso i giochi piazzando 21 milioni di unità, riuscendo a fare molto meglio della disastrosa Dreamcast ma peggio del debuttante Xbox, con una PS2 che gli è rimasta davanti con oltre cento milioni di console di vantaggio.

Le ragioni del fallimento sono molteplici: c'è chi dà la colpa a titoli di lancio non così accattivanti, altri sostengono che il look della macchina fosse troppo "giocattoloso", altri ancora pensano che mancasse qualche idea distintiva come per la Wii. In effetti, il Gamecube è molto più ordinario di un Nintendo 64, con un pad palesemente mutuato dal Dual Shock della Sony ma privato di alcuni pulsanti, per non parlare di una croce direzionale dalle pessime prestazioni. Anche i dischi rappresentavano un handicap, dato che come al solito Nintendo ha scelto un formato personalizzato da 1.3 GB che ha reso ben presto necessario lo swap disk nei titoli più robusti.

Ciononostante, sono molteplici i titoli che hanno fatto breccia nel cuore dei videogiocatori, come gli splendidi episodi di Zelda e Metroid, Resident Evil 4, Eternal Darkness, i Pikmin e altri ancora. L'opinione generale è che la media qualitativa dei titoli sia superiore ai rivali, anche se forse si annoverano meno prodotti AAA che altrove. Purtroppo, alcuni generi erano pesantemente sguarniti come i racing games, o complessivamente poco forniti come i giochi di ruolo ed anche la categoria d'elezione delle macchine Nintendo, i platform, sono stavolta piuttosto adombrati.

Ciò non le ha impedito, tuttavia, di essere amatissima da tanti. Auguroni!