Il fatto che buona parte del potere decisionale sia in mano ad Ubisoft non potrà che fare del bene al film, che altrimenti rischia di diventare un banale action d'ambientazione storica... In genere i film makers cercano di andare incontro ai gusti del pubblico generalista per evitare che i tie-in restino produzioni rivolte ad un pubblico troppo limitato, giocatori o amanti del tema trattato dal film (avventure, film storici, film sui templari etc...). Del resto le produzioni di videogiochi e film sono due settori totalmente diversi e a volte è meglio che ognuno faccia il suo mestiere, dividendosi equamente i compiti.Le atmosfere dei giochi della serie sono molto adatte per un film, girare alcune scene evocative nella nebbia o ricostruire le città storiche potrebbe rendere molto bene al cinema. Speriamo che alla fine esca fuori un bel prodotto godibile, come il recente Prince of Persia, che, pur con i suoi limiti da "film per famiglie" era realizzato con molta cura...

Fra l'altro è indicativo che già Dreamworks, Universal e Warner Bros. avesserò trattato con Ubisoft per un film sulla serie Assassin's Creed... salvo poi rinunciare a causa dell'"intransigenza" del publisher francese. Come dice Fabio, è teoricamente positivo che vi siano delle forti pressioni per garantire la fedeltà allo spirito dei giochi... ma è anche vero che il film sarà pur sempre un compromesso tra i desiderata del publisher francese e quelli del produttore cinematografico. A quanto pare il prendere o lasciare di Ubisoft crea delle difficoltà a Sony Pictures Entertainent... che pur aveva accettato le stringenti clausole poste dalla casa transalpina.

E se cancellano il film potrebbe essere un ottima notizia Una pataccata di meno...