Anche i programmatori hanno condizioni di lavoro disumane
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- Pubblicato: 19-07-2011, 11:04
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Anche i programmatori hanno condizioni di lavoro disumane
La Gameloft è un publisher francese che ha conosciuto un boom finanziario di pari passo con quello degli smartphone, suo mercato d'elezione. Con il tempo, però, si è espansa anche alle console, facendosi notare negativamente negli ultimi tempi col pessimo Asphalt per 3DS, largamente sotto le aspettative. Potrebbe esserci una ragione.
La denuncia che arriva dalla lontana Nuova Zelanda è di un ex-coder alle dipendenze dei francesi che ha raccontato alle autorità giudiziarie di come la Gameloft stressasse lui ed i suoi colleghi imponendo ritmi di lavoro paurosi. Si lavorava 14 ore al giorno per settimane filate con l'inganno, dato che i responsabili del gruppo parlavano di termini di scadenza di fatto inesistenti.
Tutto ciò va contro la legge neozelandese, ma soprattutto non porta buoni frutti e la drastica caduta della qualità dei prodotti Gameloft ne è l'evidenza.
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#1P.Min ha commentato19-07-2011, 17:24Modifica di un commentola notizia non mi è nuova, ho un amico che lavora per una software house su giochi per Iphone ed è stressato psicologicamente anche peggio... li fanno lavorare notte e giorno.
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#2Bert ha commentato19-07-2011, 18:27Modifica di un commentoConfermo, fare il semplice programmatore non paga se non si è manager di se stessi. All'imprenditore rimangono comunque diverse migliaia di euro per un lavoro, anche tolte le tasse, mentre al povero schiavo che ne capisce di web e binario appena un migliaio se gli va bene, ma dipende molto dal contratto, quando c'è! Senza contare, poi, tutte le rotture di palle dei clienti decerebrati che non ne capiscono una beamata mazza di niente e chiamano ad ogni ora della giornata, domeniche incluse, ma guai a scontentarli eh, se no Quello a chi volete che scassi poi? Sapete, prima gli schiavi erano quei poveri cristi rompiballe dei call center, ora lo sono anche i fighetti con le lauree brevi in informatica, bisogna stabilire però se sia meglio fare lo schiavetto in una software house e rischiare la salute psichica o starsene a spasso... Secondo me è molto meglio darsi da fare con l'agricoltura, anche se alla fine non ci guadagni una ceppa lo stesso...Ultima modifica di Bert; 19-07-2011, 18:36.
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#3Robbey ha commentato19-07-2011, 19:36Modifica di un commentoNon è umano farli lavorare cosi tanto solo per creare dei giochi, chi troppo vuole nulla stringe, se li fanno lavorare meno ore ma le sfruttano correttamente posson venir fuori dei bei giochi, con la lentezza a volte si può ottenere molto
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#4Super Fabio Bros ha commentato20-07-2011, 00:39Modifica di un commentoQuando i produttori di videogiochi capiranno che "più tempo sta in sviluppo un gioco meglio è"? Meglio un ottimo prodotto ogni tot anni che tantissimi giochi di scarso valore ogni anno. Io al modello GameLoft preferisco senza dubbio quello Blizzard...
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