Euthanasia (LINK) è uno sparatutto 3D per PC realizzato da Serygala tramite FPS Creator e distribuito gratuitamente dal 28 Settembre scorso.
La notizia non confermata di una futura versione retail del suddetto titolo (probabilmente "estrapolata" dall'annuncio di un remake, effettivamente postato dall'autore nel sito ufficiale) ha scatenato l'ennesima polemica politica incentrata sulla supposta "pericolosità ideologica" dell'"amorale" medium videoludico.
La nuova levata di scudi non dipende dal titolo in sè, essenzialmente un 3D shooter caratterizzato da tematiche orrorifiche calate in un setting cupo, tetro e deprimente perfettamente in linea con l'"incubo di morte" vissuto dal protagonista.
La vera peculiarità dello sparatutto, infatti, è tutta nell'"antefatto".
Il protagonista è un ex militare che, dopo aver subito un terribile incidente e perso l'uso delle gambe, tenta il suicidio per poi venire ricoverato in stato comatoso in un ospedale psichiatrico.
Quì esce dal coma e, dietro sua espressa richiesta mirata a far cessare le terribili sofferenze che lo tormentano, viene aiutato da un medico a passare a miglior vita simulando un suicidio.
Solo a questo punto inizia il gioco vero e proprio, con il giocatore che "vivrà in prima persona" gli ultimi incubi del protagonista.
Euthanasia è ora oggetto di vibranti proteste e attacchi da parte di diversi esponenti del panorama politico italiano.
Paola Binetti, deputata dell’UdC, ha chiesto di vietare la vendita del titolo ai minorenni considerando che prodotti come questo sono << videogiochi violenti che hanno come obiettivo quello di introdurre la cultura della morte facendo leva sui consumatori sempre più giovani di videogiochi. >>
Il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, ha definito Euthanasia << figlio di una subdola operazione di marketing che tende a propagandare una cultura pro eutanasia in maniera pericolosa. >>
Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige (Movimento italiano genitori), ha così commentato la notizia: << Il punto veramente importante e critico nella questione videogiochi riguarda la vendita. Attualmente questo aspetto non è in alcun modo regolamentato e un bambino può acquistare liberamente anche i videogame dai contenuti non adatti alla sua età, che dovrebbero essere, pertanto, riservati esclusivamente a utenti maggiorenni. [E' preoccupante la] scarsa attività di comunicazione svolta in merito; poco consapevoli sono ad oggi i bambini e i ragazzi sulla necessità di un corretto uso del medium, poco informati i genitori su potenzialità e rischi dei videogame, poco sensibilizzati i venditori che non si preoccupano di rispettare il codice di classificazione Pegi non essendo vincolante. Per risolvere questi problemi si rendono così necessarie due azioni concrete: l'approvazione di una norma che regolamenti la vendita di videogiochi e il sostegno ad attività di comunicazione e informazione rivolte ai bambini e ai genitori. >>
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Polemiche intorno allo sparatutto 3D Euthanasia - Nuovo caso politico-videoludico
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- Pubblicato: 12-07-2011, 16:03
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Polemiche intorno allo sparatutto 3D Euthanasia - Nuovo caso politico-videoludico
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E' una polemica anche sterile, perchè in realtà pare che l'argomento dell'eutanasia sia solo un espediente narrativo usato dall'autore (uno sviluppatore indipendente: il gioco non è commerciale ma è scaricabile dal web) di un gioco che non è altro che un normalissimo FPS. Anzi, il gioco ritrae gli incubi successivi alla morte del protagonista, quindi l'intento non sarebbe neppure quello di incitare all'eutanasia, semmai il contrario (più probabilmente, l'autore non voleva schierarsi ma ha scelto questo argomento semplicemente nella speranza di ottenere qualche download in più...).
Non commento neppure le parole della Binetti, evidentemente ignorante in fatto di videogiochi (soprattutto ignorante del fatto che non sono destinati soltanto ai bambini).
Fa riflettere il fatto che in America hanno da poco approvato una legge che liberalizza i giochi anche violenti, in nome della libertà di espressione, con la motivazione che "lo Stato non può sostituirsi ai genitori nel decidere a quali contenuti i propri figli possono accedere e a quali no”, e qui invece nascono ancora queste polemiche...
1) L'espediente del titolo e dell'antefatto è PURAMENTE per fare pubblicità attraverso la polemica, e sinceramente queste cose non mi piacciono. Infatti dalla trama poteva benissimo suicidarsi e basta, sta cosa dell'eutanasia sembra proprio messa li solo per far scena. Se un gioco deve farsi notare lo faccia per caratteristiche sue non tirando in ballo delicate questioni politico/sociali.
2) Perchè bisogna sempre tirare in ballo Chiesa, Vaticato, laicità ecc? Mi sembra che i commenti siano stati fatti da due esponenti politici (e nemmeno di partiti filo-cristiani) e il presidente del moige.
Assolutamente d'accordo con entrambi i punti.
L'incipit narrativo di Euthanasia è evidentemente mirato a distinguere il titolo in un panorama affollatissimo.
Un plot basato sugli incubi del protagonista in coma non avrebbe cambiato granchè le carte in tavola a livello di ambientazioni, atmosfera e gameplay vero e proprio... ma avrebbe in ogni modo negato al first-person shooter quel quid che lo rende in qualche modo "peculiare".
Alla fine il tutto si riduce a due sole parole: pubblicità e visibilità reciproche... per l'autore de gioco e per i politici / benpensanti "scandalizzati". Ovvio che questi ultimi sanno benissimo che le loro dichiarazioni non fanno altro che aumentare la visibilità di Euthanasia... ma, dal momento che ritengono che la "crociata" giovi alla loro visibilità, non hanno alcuna remora a creare un bell'intorbidamento mediatico di stampo moraleggiante nel quale è spesso possibile fare un po' di pesca.
(Satan Inside mode: on)
Quotone col sangue, ma fai un grave errore: le cose da bruciare sono di più! D'altronde la fortuna è che si trovano sempre a Roma, alcune fuori e alcune dentro al Vaticano.
(Satan Inside mode: off)
Ovviamente è una polemica del menga montata ad arte, quello che fa specie è che trovano sempre qualche politico deficiente pronto ad abboccare all'amo come il tonno più rincoglionito del mediterraneo. Videogiochi da contrastare, videogiochi da finanziare (a proposito, bello vero Gioventù RibBelle uscito il 2 giugno, eh? L'abbiamo giocato tutti, no?), scie chimiche da combattere, va bene ogni fregnaccia: c'è sempre qualche parlamentare minus habens che ci spende sempre tempo e fatica (seh, vabbeh) nella speranza di accaparrarsi visibilità sui giornali, tanto anche a far figure da cioccolataio ormai non ci si rimette più nulla, via due battutacce e dopo tre mesi la gente s'è già scordata... ok, basta, rimetto a cuccia l'anarchico che c'è in me prima di non dormire stanotte, già fa caldo porcodue
2) Il fatto è che in Italia NON si può parlare di eutanasia, perchè è forte la componente cristiana in tutti gli ambiti, poco da fare...Chissà perchè in Olanda nessuno si scandalizzerebbe per questo gioco, e non è che la non gliene frega a nessuno della vita umana...la verità è che qui c'è tanta ipocrisia...
Inoltre, il PEGI cosa esiste a fare? Mi sa che Maria Rita Munizzi non ha nemmeno idea di cosa sia...Ma soprattutto i genitori che cappero ci stanno a fare? Diciamo la verità, il moige ha fatto più danni che altro, se potessero brucerebbero libri, dvd, cd ed altri media...
La verità è che polemiche del genere lasciano il tempo che trovano, e non lasciano spazio per un confronto costruttivo nei confronti di un dilemma morale così importante...
Precisamente! Alex mi ha tolto le parole di bocca. Badate bene che non sto criticando nè la violenza, nè il sensazionale nè nulla. Giocavo a Carmageddon (1 e 2) di nascosto quando avevo 12 anni e mi diverto con il sadico Mad World. Non è questo il punto. Il punto è che l'argomento eutanasia è messo li SOLO per fare polemica, non c'entra con il gameplay e sembra anche abbastanza inutile ai fini della trama. Poi addirittura usarlo come titolo è clamoroso. E discutendo facciamo il gioco di questi furbi che tireranno fuori un gioco totalmente anonimo ma che si è fatto ottima (e squallidissima) pubblicità. Tutto il mio appoggio ai poveri sviluppatori "normali" che non vedono una lira con giochi migliori...
Ad ogni modo, le polemiche nei riguardi di questi giochi sono inutili: basta appiccicare il bollino VM18 (o bollini simili) ed ecco che magicamente la cosa si risolve da sè...