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La console più venduta di questa generazione ha una platea di utenti estremamente variegata. Da una parte ci sono i giocatori "di una volta", quelli che non ci hanno pensato un minuto prima di fiondarsi in negozio ed aggiudicarsi la Wii, qualunque cosa fosse, dall'altra invece sono arrivati i controversi "casual gamers", profani del videogioco attratti dalla facilità di utilizzo della macchina, più una terza categoria di giocatori che hanno ponderato il valore del motion controller e hanno optato per l'acquisto.

Per una lunga lista di ragioni, l'offerta ludica per la Wii non ha rispettato la totalità dei suoi utenti. E' vero che per ogni genere esistono alcuni titoli, ma è altrettanto vero che tante categorie latitano in quantità e qualità, una situazione insolita per una macchina di una tale penetrazione. Ciò che abbonda sono sicuramente casual games, party games, fitness games e rhythm games, ma a meno di non essere malati di feste, discoteche e palestra, e magari molto giovani, sta cominciando ad essere difficile accontentarsi di quanto la Wii offra.

Particolarmente furibondo è il popolo americano che si è organizzato nel forum di un importante sito per letteralmente assediare Nintendo con telefonate, email e lettere. L'operazione si chiamerà Rainfall proprio per via della pioggia di proteste in arrivo e l'obiettivo sarà quello di spingere la casa giapponese a porre più attenzione sulla fascia di giocatori "vecchio stampo", disinteressata alla componente modaiola della Wii che si sente tradita dalla politica commerciale di Nintendo, estremamente diversa da quella del passato.

In realtà, il movimento dell'operazione Rainfall è disposto anche ad accontentarsi di alcune importazioni: Pandora's Tower, The Last Story e Xenoblade Chronicles. Si tratta di tre giochi di ruolo e gli ultimi due dovrebbero arrivare in Europa, ma per The Last Story non esistono date ufficiali, soltanto un generico 2012. Si tratta di alcuni fra i giochi più apprezzati degli ultimi due anni, ma sono rimasti confinati in territorio nipponico.

Le compagnie hanno da tempo moderato il loro impegno sulla Wii dopo che molti giochi orientati alla fascia "classica" di giocatori hanno conosciuto performance disastrose sul mercato, come il recente Conduit 2 che ha totalizzato appena 50mila copie vendute su una base di 87 milioni di Wii nel mondo. Insomma, una situazione che sta facendo ritenere alle software house che non valga forse nemmeno la pena di pagare i costi per la localizzazione dei testi dal giapponese.

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