in pratica dice che fanno giochi "SPAZZATURA"
come dagli torto ?

Già... dice proprio quello che sto sostenendo io da parecchio tempo! Capirai che genio e insegna pure al politecnico di pacland!

Iwatani ha detto una verità inataccabile, spero solo che il mercato videoludico non crolli

Il punto di vista di Iwatani sarebbe sostanzialmente condivisibile se non si focalizzasse sui titoli iOS ed Android. Pretendere che dei titoli venduti per pochi euro via digital delivering facciano ancora parlare di sè tra 10 anni mi sembra francamente eccessivo. In linea di massima sono sicuramente titoli usa e getta, ma il relativo prezzo è commisurato alla loro natura.

Il ragionamento di Iwatani ha tuttavia senso se riferito ai titoli retail venduti a prezzo pieno. Questi, infatti, possono anche limitarsi a buon prodotto di immediato consumo, ma non dovrebbero comunque negarsi la possibilità di andare ben oltre l'intrattenimento più immediato e offrire viceversa in un congruo numero di casi quei livelli qualitativi "superiori" che tante volte vengono richiesti da determinate fasce d'utenza per poi essere di fatto concretizzati in pochi titoli.

Quello che dice è giustissimo ma continuando a leggere dice anche che un programmatore dovrebbe sbattersene del guadagno e programmare per creare qualcosa di innovativo, in un certo senso è giustissimo, ma con le tempistiche di oggi un programmatore nel tempo che fa ? Campa d'aria ? Alla fine questa situazione non è altro che un serpente che si morde la coda.....

calcolate che lui ha creato PAC MAN e per questo è ricordato da tutti
probabilmente a i suoi tempi era cosi ma oggi le cose sono diverse
certo non devono pensare SOLO al guadagno ma anche alla "gloria"
secondo me il suo punto è questo :

Programmatori NON create giochi per 10 minuti di intrattenimento e poi basta , create giochi che saranno ricordati nel tempo

questo fa si che questi ultimi saranno , per forza, di qualità ( e con un notevole sforzo da parte dei programmatori stessi ... ovvio )

almeno io il suo discorso l'ho interpretato cosi

E' come parlare di televisione in generale ed equiparare film, talk show, televendite.Nell'ampio mercato dei videogiochi ci sono degli strati (come le cipolle, diceva Shrek) che recentemente lo hanno allargato. Fitness, party e dance games sono una cosa, i giochi per smartphone un'altra e il genere classico un'altra ancora e vanno analizzate separatamente.Sono categorie talmente distanti che ha poco senso metterle nello stesso calderone. Party games e giochi per smartphone non vogliono entrare certo nella storia, sono prodotti estremamente commerciali e di livello spesso molto umile che, tra l'altro, vengono largamente ignorati dalla stampa specializzata videoludica, il che lascia intendere che sono indirizzati alla fascia "ignorante" del pubblico, quella che non s'informa e non approfondisce. Gente che vuole giusto giocare dieci minuti, insomma, e per loro va bene così.Penso che le parole espresse da questo storico designer siano semplicemente quelle di una persona stizzita dall'attuale andazzo delle cose, della spazzatura capitanata da Wii e Apple che così hanno creato le loro fortune negli ultimi anni. Come dargli torto? Penso che molti, me compreso, condividano lo stesso stato d'animo.In generale, però, penso che l'esplosione casual sia qualcosa che si ridimensionerà molto in futuro, anzi, già le app per telefono e i casual games hanno conosciuto una contrazione. Se qualcosa è di bassa qualità può ingannare una volta, forse due, ma poi il pubblico impara e ci sarà bisogno di prodotti di maggiore rilievo. Poi diciamola tutta: quanta robaccia usciva a inizio anni Ottanta in sala giochi e su console? Parecchia e se qualcuno se la ricorda è perché ha fatto storicamente pena...

Iwatani ha ragione, ma solo in parte. Difatti è più che naturale che su iOS ed Android appaiano giochetti più che trascurabili, che molto probabilmente non saranno ricordati fra 10 anni...Il motivo è semplice: i giochi su smartphone e co. vengono venduti a prezzi molto più bassi rispetto a quelli su console (anche perchè chi acquisterebbe un gioco a 40-50 euro?), e quindi per forza di cosa la maggior parte di essi sono perlopiù scacciapensieri, anche perchè spesso sono sviluppati da poche persone o addirittura da un solo programmatore!Il fatto che questi giochini costino spesso anche meno di 1$/euro comporta un effetto secondario non indifferente: se il giochino in questione è comunque più che decente, molte persone saranno propense all'acquisto, sicure del fatto che "tanto è solo un euro"! Angry Birds è di sicuro l'esempio più emblematico, in questo senso...

Angry Birds ??
il CLONE del clone del clone del clone del clone ?

a bhe si vero

Non ho mica detto che è originale!

volevo solo sottolineare che è sicuramente un prodotto con ZERO impegno da parte di chi lo ha fatto e in questo IWATANI ha solo ragione

No, dai, proprio ZERO impegno, no...diciamo che è da ammirare almeno tecnicamente (la gestione della fisica è più che buona!)! Che poi in poco tempo diventi una rottura di scatole, beh, quello è un altro paio di maniche...

Inoltre, non per fare l'avvocato del diavolo, ma Iwatani, oltre a Pacman, cosa ha fatto?
T

Insomma, mi pare tanto di sentire quei "grandi vecchi" che si lamentano dei giovani e della società attuale...

effettivamente

Tutti i programmatori vorrebbero che il loro prodotto venisse ricordato per anni, non è facile ripetere il successo di personaggi come Pacman, Sonic, Mario o giochi come Doom.
Penso che anche lui, mentre mangiava quella famosa pizza, (da cui è nato Pacman) avrebbe creduto che il suo personaggio potesse diventare un'icona dei video-games.
Ha volte piccole idee, (piccoli giochi)possono diventare successi incredibili.
Mi sembra strano che questo pensiero venga detto propio da Iwatani, creatore di Pacman.

p.s.Mi sembra di ricordare che Doom inizialmente era un giochino scaricabile da PC da tutti.

Si se non ricordo male era uno shareware dato assieme ad altri giochi presenti in un dischetto regalato con una rivista, se si voleva il gioco completo bastava contattare il programmatore , mollargli pochi dollari ed arrivava a casa il gioco completo

Dello stesso periodo di Pac-Man un poco noto Libble Rabble, che è una sorta di Qix della Taito più complesso, poi è stato una figura chiave nell'ideazione di Ridge Racer e Time Crisis sempre per Namco, oltre ad aver partecipato in molte riedizioni di Pac-Man, inclusi i platform della serie World.

Oltre a questi giochi ha creato pochi anni fa Pac-Man Championship edition, che è uno dei migliori giochi mai creati!

Pochi... ma buoni ^__^

La critica al mercato casual mobile è da condividere solo in parte, perchè anche in quel settore possono venire fuori idee interessanti o titoli che, per quanto usa e getta, potrebbero essere ricordati in futuro per una idea geniale.