
Di solito, a prescindere dal campo in cui opera, quando un'azienda presenta un nuovo prodotto le sue azioni in borsa ottengono una variazione positiva, spesso un boom. Quando Nintendo ha presentato la Wii U, però, ha dovuto registrare un -5% circa per due giorni consecutivi.
Iwata, presidente della Nintendo, ha ammesso che c'è stato qualche errore di marketing che ha creato confusione fra il pubblico meno attento. Per molti, infatti, la Wii U sembrava essere semplicemente il controller, dato che la console è rimasta nell'ombra per tutta la durata della presentazione.
Iwata ha detto che l'intenzione era quella di focalizzare l'attenzione solo sul Wiipad, dato che la "scatolina bianca" con l'hardware non ha nulla di rivoluzionario, somigliando del resto molto all'attuale Wii. Senza mostrarla, però, c'è stato questo controproducente effetto "mistero" che è costato caro in borsa.
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Ovvio che la combinazione di poca concretezza e taglio tendenzialmente fuorviante nella conferenza hanno penalizzato la Nintendo e inciso sull'andamento del relativo titolo in Borsa.
D'altra parte è anche vero che la grande N non poteva non sfruttare la grande visibilità garantita dalla vetrina dell'E3 per presentare la sua nuova console... pur scendendo a compromessi sui contenuti della conferenza e sbilanciandosi verso il controller (l'elemento più caratterizzante del nuovo hardware) a discapito del "resto".