Le soluzioni sarebbero molte, indubbiamente, tra dieta, palestra o semplicemente preferire la montagna, ma i più casalinghi potrebbero continuare a scegliere un po' di movimento dalla comodità del proprio salotto.
Exerbeat è l'ennesimo fitness-game per la Wii, curato da Namco Bandai ed ispirato alle attività che si svolgono nelle migliori palestre nipponiche. Sono disponibili molte discipline che si avvantaggeranno tanto del Wiimote quanto della Balance Board, ma per bruciare le calorie tutto sarà scandito da passi di ballo che faranno bene alla tonicità dei vostri muscoletti. O almeno nelle intenzioni.
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<< Con oltre 150 divertenti attività di fitness che comprendono una gran varietà di categorie come la danza, le arti marziali, e originali e bizzarri mini game del genere party game,saranno moltissime le scelte a disposizione dei giocatori di tutte le età e abilità per mantenersi in forma. ExerBeat include anche esercizi che sono compatibili con la Wii Balance Board (venduta separatamente) e il Wii MotionPlus per espandere ulteriormente il range di opzioni di gameplay. Il gioco supporta uno o due giocatori simultaneamente con l’opzione di giocare con due Wii Remotes (uno per ciascuna mano) oppure uno solo nella mano destra o nella mano sinistra. >>
(dal comunicato ufficiale Namco -annuncio datato a fine gennaio-)
Va detto che questa categoria di vg possono sì sortire anche buoni effetti sulla forma fisica, ma è necessario un utilizzo regolare e corretto del prodotto.
Senz'altro il genere si sta facendo sempre più sofisticato e poliedrico nei contenuti (vedi anche EA Sports Active Fitness), ma i capostipiti sono e restano gli ottimi Wii Fit e Wii Fit Plus... praticamente gli equivalenti di Street Fighter II: The World Warrior e Street Fighter II′: Hyper Fighting nel settore dei fitness games.
Non stupisce, poi, che la Namco punti su un nuovo esponente della categoria, visto che un titolo come Zumba Fitness (Wii) ha venduto 1,3 milioni di unità (attualmente risulta settimo nella classifica mondiale)... e questo a dispetto dell'inflazione di prodotti analoghi.
La scelta della casa giapponese, dunque, deriva dalla concreta possibilità di una buona risposta del pubblico a fronte di un investimento tutto sommato modesto.