Qualche lamentela sulla condizione odierna della Wii dev'essere arrivata anche ai vertici Nintendo (evidentemente leggono RH) che, tramite il celebre Satoru Iwata, fanno ammenda.

Nonostante i ragguardevoli numeri che disegnano il panorama complessivo dell'homegaming, la Nintendo ha conosciuto un drastico ridimensionamento dei profitti negli ultimi due anni ed un -66% nell'ultimo semestre, in virtù di un numero inferiore di console vendute, una stasi quasi assoluta del servizio Wiiware ed una quantità sensibilmente inferiore di giochi acquistati dal pubblico.

Iwata ammette di aver lasciato l'utenza Wii troppo dipendente da Nintendo e che sarebbero stati necessari maggiori accordi con le terze parti. In un certo senso, un po' quanto accadde con N64 e Gamecube, un vecchio problema che sulla Wii è risultato secondario per l'ottima performance sul mercato della console.

"Rimpiangiamo di non esserci legati a qualcun'altro aldifuori della compagnia per vendere la Wii, avrebbe potuto avere un destino differente. Ora stiamo attenti a non basarci troppo su noi stessi, e vedrete quello che intendo in futuro con 3DS e Wii".

Le dichiarazioni sono comunque piuttosto ambigue, dato che Iwata non ha specificato a cosa si stesse riferendo, se al marketing della console oppure ad accordi per la produzione di giochi.

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